Weekly Playlist N.23 (2019)

 

Giugno è ormai qui, e già vi vedo prossimi ad ammassarvi sulle spiagge più in con l’intenzione di accantonare gli ascolti più estremi e fingere apprezzamento per il consueto tormentone estivo di quest’anno, nella speranza di non essere esclusi dalla vostra comitiva di presunti amici normali; il solo pensiero di tale scempio umano e sociale, unito ad un sole che ha solamente appena cominciato a bombardare l’asfalto cocente delle nostre città, si sposa benissimo con quello che è stato eletto disco del mese per questo maggio; una distopica discesa verso il terreno (e dettagliatissimo) Inferno dei viventi offerta dai traghettatori francesi Deathspell Omega ed intitolata The Furnaces Of Palingenesia”, della quale vi è stato fornito un resoconto dettagliato grazie alla nuova nonché ultima recensione di questa stagione di dischi della settimana, giusto martedì. Poteva quindi mancare un assaggio con l’inserimento in playlist di “The Fires Of Frustration”? No, e sempre dalla scuderia della rinomatamente taciturna Norma Evangelium Diaboli è uscito fuori a cannone Algleymi”, colossale rientro in pista dei Misþyrming ed altra punta di diamante tra le uscite del mese scorso: pare che il sophomore album degli islandesi stia facendo parlare parecchio di sé in giro, e nella speranza che arrivi nei lettori delle persone più giuste (ovvero quelle che ci seguono con interesse, nemmeno a dirlo) affidiamo ora al potere propagandistico di questa raccolta “Allt Sem Eitt Sinn Blómstraði”.
A fare la parte di quelli di cui parleremo meglio tra un po’ sono stati invece i Batushka di Krzysztof Drabikowski, il cui Panihida” ha comunque ricevuto commenti degni del migliore cabaret internettiano (seriamente, le battute sui Batushka “Of Fire” riservatele per i poveri sventurati che ancora fanno caso al vostro umorismo da quattro soldi); quindi, per zittire questi geni incompresi della comicità, non c’è nulla di meglio delle pennellate corali contenute in “Pesn’ II”. Qualcuno potrebbe però giustamente obbiettare di aver già sentito la seconda traccia di Panihida” due settimane fa nell’ultima colonna domenicale, ed è proprio per venire incontro a questa legittima critica che abbiamo incluso nel programma di oggi anche “Alkahest – In Schall Und Rauch Zerflossen”, pezzo con cui gli elvetici Kvelgeyst hanno presentato il loro debutto Alkahest”: se siete alla ricerca della nuova promessa del prolifico sottobosco estremo svizzero non scordatevi di dar loro un ascolto, visto che il disco è uscito giusto ieri.
Torniamo poi in Polonia per rammentarvi dell’imminente pubblicazione (21 giugno) del nuovo full-length degli Stworz, Mój Kraj Nazywa Się Śmierć”, andando però indietro nel tempo fino al 2014 per recuperare Cóż Po Zyznych Ziemiach​.​.​.” e la quasi danzereccia “Mój Kraj”; subito dopo, come novità dai lidi più naturalistici abbiamo anche un po’ di Italia, ben rappresentata dalla one-man band Svirnath e dalla title-track dell’album di quest’anno Dalle Rive Del Curone”.
Terminata la consueta raffica di aggiornamenti, non rimane che godersi i ben quattro anniversari di codesta playlist, uno più bello dell’altro e composti da tre veri e propri juggernaut datati 1999 più una postilla di dieci minuti risalente a dieci anni fa esatti; e se tale minutaggio vi sembra già eccessivo potete sempre ripiegare sulla riverita “She Painted Fire Across The Skyline”, opera tripartita di altri diciotto minuti complessivi con cui due decenni fa gli statunitensi Agalloch aprivano il loro già eccellente esordio Pale Folklore”. Alla quiete delle foreste del Pacific North-West al cui immaginario la band era da sempre legata, si oppone quasi beffardo l’interiore incubo meccanico narrato dai norvegesi Dødheimsgard nel disturbante capolavoro 666 International” le cui sonorità cibernetiche rendono “Sonar Bliss” un brano parecchio semplicemente impossibile da dimenticare – lo odiate o lo amiate. Qualcosa di maggiormente canonico (per forza di cose), ma non certo meno interessante o originale quando preso nella sua interezza, lo si può trovare invece in Srontgorrth (Die Macht Erfaßte Das Meine Wie Die Angst Das Blut Der Anderen)”, l’ormai ventenne secondo full-length dei tedeschi Nagelfar: sarà anche un quarto d’ora, ma provate ad ascoltare gli intrecci melodici di “Kapitel Zwei (Der Sommer – Die Existenz Jenseits Der Tore)” e poi ditemi se non vale la pena di riprenderselo in mano. Spostiamo infine gli orologi al 2009 per l’ultimo pezzo del giorno: la corposa “Whispers In The Breeze” che ci ricorda dei dieci anni trascorsi dalla pubblicazione di Eternity”, unica testimonianza lasciataci dal solitario scozzese Andy Marshall sotto l’ormai defunto (o trasmutato?) monicker Askival che più d’uno potrebbe giustamente definire la prima effettiva incarnazione del suo successivamente riverito lavoro (nuovamente) iniziato anni dopo a nome Àrsaidh con “Roots” e presto proseguito nonché sdoganato a nome Saor

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Agalloch“She Painted Fire Across The Skyline” (from Pale Folklore”, The End Records 1999)

2. Deathspell Omega“The Fires Of Frustration” (from The Furnaces Of Palingenesia”, Norma Evangelium Diaboli 2019)

3. Dødheimsgard“Sonar Bliss” (from 666 International”, Moonfog Productions 1999)

4. Kvelgeyst“Alkahest – In Schall Und Rauch Zerflossen” (from Alkahest”, Vendetta Records 2019)

5. Stworz“Mój Kraj” (from Cóż Po Zyznych Ziemiach​.​.​.”, Werewolf Promotion 2014)

6. Svirnath“Dalle Rive Del Curone” (from Dalle Rive Del Curone”, Naturmacht Productions 2019)

7. Misþyrming“Allt Sem Eitt Sinn Blómstraði” (from Algleymi”, Norma Evangelium Diaboli 2019)

8. Batushka“Pesn’ II” (from Panihida”, Autoprodotto 2019)

9. Nagelfar“Kapitel Zwei (Der Sommer – Die Existenz Jenseits Der Tore)” (from Srontgorrth (Die Macht Erfaßte Das Meine Wie Die Angst Das Blut Der Anderen)”, Kettenhund Records 1999)

10. Askival“Whispers In The Breeze” (from Eternity”, Darker Than Black Records 2009)

Michele “Ordog” Finelli

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