Weekly Playlist N.23 (2020)

 

Una cosa del genere l’avevamo già sperimentata un paio di giovedì fa, e così anche questa volta la redazione di Pagan Storm Webzine si è divertita a riempire i tanti spazietti vuoti in playlist con piccole fissazioni personali più o meno recenti, ma di sicuro tutte meritevoli della maggior esposizione concessaci.
Prima di darci dentro con i numerosi ascolti dello staff occorre però segnalare il disco della settimana corrente, nello scritto monografico incentrato come previsto sulle gesta degli islandesi Árstíðir Lífsins in Saga Á Tveim Tungum II: Eigi Fjǫll Né Firðir”: ne abbiamo parlato e ne riparleremo ancora (sabato!), e se qualche furbacchione pensa di smarcarsi dai tentacolari nove brani allora non ha fatto i conti con l’attuale playlist o con “Gamalt Ríki Faðmar Þá Grænu Ok Svǫrtu Hringi Lífs Ok Aldrslita”, di sicuro uno dei migliori.
Ad un’opera dunque adeguatamente magnificata da noi umili scribacchini fa seguito invece un’uscita risalente a febbraio ed assai meno promossa da queste parti, ossia l’esordio su full-length dell’omonimo progetto solista del veterano finlandese Werwolf (Satanic Warmaster, qui accompagnato dalle tastiere niente meno che di Trollhorn e V-Khaoz): come facile aspettarsi da un musicista di tanta esperienza, Devil Crisis” è l’ennesimo centro colpito in nome della madrepatria e i cultori di quelle sonorità grezze ma eleganti avranno da divertirsi assai con “Chi No Namida”, in particolare quelli col vizio del retrogaming a tema vampiresco e l’orecchio abbastanza fino. Ci sarà però molto meno da sorridere il 28 agosto, quando il trovatore Rome ci farà sentire il suo nuovo disco The Lone Furrow”. L’amaro antipasto servito con “Ächtung, Baby!”, in cui il lussemburghese viene raggiunto da un sodale tanto inaspettato quanto affine di nome Alan Averill, mette in chiaro che anche questo infausto 2020 avrà un commento musicale e testuale di rara bellezza, come già lo ebbe il 2019 grazie a Le Ceneri Di Heliodoro”.
Una volta spentosi l’ultimo accordo del pezzo, chiunque preferisca farsi guidare da queste parole anziché dall’ordine d’apparizione delle tracce potrà dare inizio ad una carrellata a base di Black Metal il più crudo e diretto possibile, senza negarsi di tanto in tanto qualche episodio di classe sopraffina come piace a noi; e a proposito di classe, chi scrive ricorda ancora la scoperta dei norvegesi Windir come uno dei suoi primi ed indimenticabili passi nel mondo sommerso di questa musica, motivo per cui la sezione strumentale che domina la seconda metà di “Likbør” (dal debutto Sóknardalr” edito nel 1997, per quelli capitati qui mentre cercavano la ricetta del tiramisù) rimane sempre un bel sentire anche dopo svariati anni. La foga espressa in quel semplice giro di chitarra dalla costruzione ai limiti del legale lascia subito il posto alla cattiveria pura e strisciante dei Craft, sempre sul pezzo a ricordarci il lato più ortodosso della faccenda con album di assoluta godibilità tipo l’esplicativo Terror Propaganda” del 2002, del quale abbiamo oggi scelto “False Orders Begone”. A volte però è la Svezia a lustrare le scarpe al Belpaese, che ogni tanto sfrutta la propria vicinanza geofisica con l’Europa settentrionale per produrre roba bella trucida: è il caso degli ottimi Tenebrae In Perpetuum, realtà non certo nuova su queste pagine emersa dalle Alpi con lavori per nulla trascurabili in efferatezza sonora tra cui spicca L’Eterno Maligno Silenzio” (e da cui per oggi abbiamo pescato “Il Morto Cthulhu Aspetta Sognando”, così da far contenti nerd nostalgici e i lovecraftiani incalliti in un colpo solo). Dalla Trento del 2009 passiamo ora alla Catania del 1989, allo scopo di far girare un po’ anche noi il nome storico degli Schizo e di far arrivare a chi ancora non lo conoscesse l’esordio “Main Frame Collapse”, sul quale poco c’è da dire e molto c’è da ascoltare – soprattutto nella trascinante title-track. Tempo di tornare su territori meno accidentati con la consueta dose di epica pagana che sembra venire particolarmente bene ai gruppi della Germania continentale sotto Einheit Produktionen, e che a questo giro viene fornita dai non troppo noti Andras nella forma di “Return To Black Hill”, inclusa nel full del 2008 Iron Way”. A chiudere infine la sconquassante sarabanda di recuperi in itinere c’è persino un piccolo rimando alla playlist di sette giorni fa, dove tutti insieme lamentavamo una volta ancora l’incomprensibile addio alle scene degli svedesi Dråpsnatt; è quindi nostro assoluto piacere introdurvi agli Skymningssagor, che tanto ci avevano fatto sperare all’apparizione, da potenziale progetto parallelo a ripiego di Narstrand concepito nel 2013 e con all’attivo per ora un unico Demo costituito da brano singolo (e purtroppo esclusivamente digitale) dal titolo “Och Fåglarna De Tiga”. Non giudicate troppo in fretta, bensì date un ascolto o due alla traccia in questione e se ciò che sentite vi aggrada provate voi stessi a reperire ulteriori informazioni su questo nebuloso quanto aggressivo progetto apparentemente altrettanto disperso, utilizzando almeno una volta nella vita il web nel modo in cui dovrebbe essere sempre fatto.
Non ci è però concesso mettere fine alle ostilità senza almeno un anniversario da ricordare, ruolo assolto per questo giovedì dai Lantlôs di Herbst, qui alla sua prima indimenticabile collaborazione con il celeberrimo Neige. Siccome risale esattamente a dieci anni fa l’arrivo sul mercato del sophomore record della creatura tedesca, ossia quel .Neon” che fu tra le prime cose a farci parlare dell’ormai sdoganato Blackgaze, noi vi salutiamo dedicando le stupende pennellate di colore fuoriuscite dal finale di playlist per cortesia di “These Nights Were Ours” a tutti coloro che reputano tale stile troppo distante dai canoni di estremismo sonoro a cui tutti noi siamo legati.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Windir“Likbør” (from Sóknardalr”, Head Not Found Records 1997)

2. Craft“False Orders Begone” (from Terror Propaganda (Second Black Metal Attack)”, Selbstmord Services 2002)

3. Rome“Ächtung, Baby!” (from The Lone Furrow”, Trisol Music Group 2020)

4. Tenebrae In Perpetuum“Il Morto Cthulhu Aspetta Sognando” (from L’Eterno Maligno Silenzio”, Debemur Morti Productions 2009)

5. Schizo“Main Frame Collapse” (from Main Frame Collapse”, Crime Records 1989)

6. Andras“Return To Black Hill” (from Iron Way”, Einheit Produktionen 2008)

7. The True Werwolf“Chi No Namida” (from Devil Crisis”, Werewolf Records 2020)

8. Árstíðir Lífsins“Gamalt Ríki Faðmar Þá Grænu Ok Svǫrtu Hringi Lífs Ok Aldrslita” (from Saga Á Tveim Tungum II: Eigi Fjǫll Né Firðir”, Ván Records 2020)

9. Skymningssagor“Och Fåglarna De Tiga” (from Och Fåglarna De Tiga (Demo)”, Autoprodotto 2014)

10. Lantlôs“These Nights Were Ours” (from .Neon”, Lupus Lounge Records 2010)

Michele “Ordog” Finelli

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