Weekly Playlist N.38 (2019)

 

Chiamatela se volete ingenuità o entusiasmo giovanile, ma sta di fatto scritto bianco su nero che agli scribacchini che animano questo sito viene sempre da ridere quando qualche illuminato blatera di come il Metallo Nero non sia più quello di una volta e di quanto il cosiddetto ricambio generazionale (ormai doppio) non abbia prodotto alcunché di significativo: ve lo dimostra,  se avete orecchie e anima per ascoltare, la playlist che vi accingete a far partire; quasi un moderno Samhain atto a celebrare la fine dell’estate e l’arrivo sul mondo dei (nuovi) demoni del freddo. E della morte.
Prima di calarci in questa tregenda quasi interamente contemporanea (avete sentito bene: solo e soltanto novità) è però giusto soffermarsi sul “vecchietto” del gruppo, l’elemento più anziano ma in questo caso non meno splendido che tra un furto di dentiera e l’altro rimane comunque un punto di riferimento per i compari più giovani, specialmente quando arriva a compiere venti anni di vita e s’intitola Neonism”: il secondo album dei norvegesi Solefald è rappresentato questo giovedì come anniversario singolo in prima posizione, stile falsa partenza, ed è appunto l’unico intruso in questo ritrovo di baldi giovini(ssimi), ma si distingue comunque per la sua freschezza incredibile trascorse due decadi dalla sua pubblicazione e inaugura la selezione prestando la sua stessa opener “Fluorescent (The Total Orchestra)”.
Oltrepassato questo notevole quanto ingannevole inizio di playlist non c’è che l’imbarazzo della scelta tra le miriadi di opzioni che questo periodo ci sta offrendo, ma ci pensa la nuovissima recensione uscita giusto martedì a farci propendere intanto per i tedeschi Impavida ed il loro (trionfale) ritorno su questa terra, Antipode”, come disco della settimana; ad un paio di mesi dalla sua pubblicazione, la seconda opera della deviata creatura tedesca continua ad ammaliare gli indagatori dell’orrore in musica e per darvi ulteriore prova della sua consistenza malata, senza mettervi in fuga come l’ultima volta, ecco i quattro minuti (non meno da incubo) racchiusi in “Corpse Devourer”.
Ancor più recente è la vera e propria invasione dall’Est Europa che ha visto due nomi giovani ma già altisonanti quali White Ward e Sur Austru rilasciare all’unisono, in data 20 settembre, due lavori dalla qualità pari se non superiore al meritato e crescente riscontro mediatico ottenuto da entrambi: gli ucraini con Love Exchange Failure” (da cui ascoltiamo la meravigliosa “Poisonous Flowers Of Violence”) hanno rinforzato la propria posizione tra gli act più interessanti in assoluto nel panorama, mentre i debuttanti/veterani romeni hanno infilato in Meteahna Timpurilor” tutta la classe di cui sono capaci sfornando pezzi del calibro di “Mistuind”.
Gli amanti dell’ortodossia con giudizio, forse leggermente avversi ai giochi di prestigio di questa strana coppia, troveranno comunque un validissimo ripiego nella ferina “Abraxas Mirrors”: traccia che segna finalmente la ricomparsa dei The Deathtrip con formazione rimaneggiata e tanta voglia di farsi notare in mezzo all’affollata concorrenza. Demon Solar Totem”, sophomore record del progetto attualmente sospeso tra Inghilterra e Norvegia, sarà disponibile integralmente a partire dal 15 novembre e dalle premesse potrebbe benissimo essere un altro episodio memorabile di questa annata che non smette di stupire. E proprio mentre il ritrovato Kvohst ci fa di nuovo sentire la sua voce diabolica, dopo circa dieci anni dall’ultima volta, il suo ex-compagno nei Dødheimsgard Vicotnik riscuote i consensi ricevuti da Gjengangere I Hjertets Mørke”, EP d’esordio del suo nuovo quasi-super-gruppo all norwegian Dold Vorde Ens Navn; certamente farebbe piacere a tutti risentire presto all’opera la fenomenale band madre poc’anzi citata, ma nell’attesa di aggiornamenti dalla terra dei fiordi la caratura e l’interesse del mini-album in questione e della ivi compresa “Blodets Hvisken” non lasceranno di certo spazio ad inutili sospiri.
I prodotti solo in apparenza minori continuano a tenere banco oggi anche grazie ad un paio di ricercatissimi split-album, nei quali troviamo dei nuovi leoni da tenere d’occhio d’ora in avanti chiamati Dagorath ed i pressoché dati per morti Thy Serpent: la compagine polacca con cui partiamo, giunta agli onori della cronaca dopo un’apparentemente incendiaria esibizione in supporto ai Mgła, sarà impegnata in un’ammucchiata con tre gruppi anch’essi sotto l’egida dell’ottima Under The Sign Of Garazel Productions, e per confermare le buone impressioni crescenti attorno a loro non c’è nulla di meglio di una discreta bomba come “W Hołdzie Kroczącemu W Blasku Miesiąca…”; la brigata finlandese capeggiata da zio Tenetz ha invece condiviso i solchi del viniletto con gli americani Ash Pool, regalandoci dopo vent’anni un brano micidiale intitolato “Impaled By A Thousand Shadows” che non ha ovviamente tardato a comparire sulle nostre pagine anche in occasione dell’approfondimento in colonna.
Un ennesimo nome fresco di debutto ma proveniente questa volta dalla Svezia è quello degli Ehlder, la cui opera prima Nordabetraktelse” si preannuncia interessante, sarà ascoltabile dal 18 ottobre e conterrà la non meno singolare “Tagen” inclusa in playlist. Insomma, mica male per un genere vecchio di trent’anni ed ormai senza nulla da dire. Ma prima di darvi appuntamento a giovedì prossimo, per non farci mancare proprio nulla, è impossibile non parlare di Hallucinogen”, il full-length nuovo di zecca dei francesi Blut Aus Nord previsto per l’11 ottobre ma già diffuso da Vindsval dopo lo scherzetto di qualche buontempone. Comunque finisca questa immancabile bagarre, i fan del versatile act d’Oltralpe ora possono iniziare a godersi un’ennesima presenza fissa nelle top di fine anno, graziata dalla corposa “Nomos Nebuleam” che per oggi chiude le ostilità, la playlist, ma battezza un nuovo viaggio…

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Solefald“Fluorescent (The Total Orchestra)” (from Neonism”, Avantgarde Music 1999)

2. White Ward“Poisonous Flowers Of Violence” (from Love Exchange Failure”, Debemur Morti Productions 2019)

3. Ehlder“Tagen” (from Nordabetraktelse”, Nordvis Produktion 2019)

4. Dagorath“W Hołdzie Kroczącemu W Blasku Miesiąca…” (from Under The White Flame (Split)”, Under The Sign Of Garazel Productions 2019)

5. Impavida“Corpse Devourer” (from Antipode”, Ván Records 2019)

6. Thy Serpent“Impaled By A Thousand Shadows” (from Thy Serpent / Ash Pool (Split)”, Kvlt Records 2019)

7. Sur Austru“Mistuind” (from Meteahna Timpurilor”, Avantgarde Music 2019)

8. The Deathtrip“Abraxas Mirrors” (from Demon Solar Totem”, Svart Records 2019)

9. Dold Vorde Ens Navn“Blodets Hvisken” (from Gjengangere I Hjertets Mørke (EP)”, Soulseller Records 2019)

10. Blut Aus Nord“Nomos Nebuleam” (from Hallucinogen”, Debemur Morti Productions 2019)

Michele “Ordog” Finelli

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