Weekly Playlist N.29 (2019)

 

Una delle cose più terrificanti dei mesi estivi è che, con le città svuotate e l’ozio che si fa sentire, si finisce spesso a rimuginare su cosa stiamo facendo delle nostre vite auspicando al più presto il ritorno di settembre e del tran tran quotidiano a tenerci impegnati (e di cui a sua volta ci stuferemo assai presto). Nel frattempo ognuno si arrangia come può: i vostri diligenti redattori continuano senza sosta a mandare in stampa articoli come quello che state leggendo, mentre i musicisti di cui tanto ci piace parlare e che tanto ci piace ascoltare si trovano costretti a ritirare fuori dall’armadio dei progetti di cui si erano perse le traccie da parecchio tempo.
Ha tenuto banco in questi giorni lo strano caso dei Mortem, ieri progetto abortito a fine anni Ottanta ed oggi, senza nemmeno cambi di line-up, all star band prossima alla pubblicazione del debutto Ravnsvart” (27 settembre); diciamo che il non proprio travolgente successo del Death Metal in terra norvegese può aver convinto Sverd e Vold a spostarsi dopo trent’anni di inattività su territori più consoni alla nostra testata virtuale, ma prima di fare i maliziosi come vostro solito vi invitiamo a dare un ascolto alla title-track già rilasciata e prontamente inclusa in playlist. La Norvegia sarà anche tornata a dare spettacolo, ma il supposto Belpaese ha risposto a tono risputando fuori dalla tossica Taranto l’antico culto Funeral Oration, dalla cui caratura sospettavamo un ritorno meritevole ma non l’aura pestilenziale emanata da “L’Abisso”: le quotazioni dell’imminente comeback Eliphas Love”, atteso dai seguaci per quasi tre decadi e in arrivo il 16 agosto, stanno subendo un’impennata notevole.
Oltre a produrre musica di tale malevola fattura, i simpatici abitanti del Mezzogiorno italico sono anche in procinto di godersi un evento abbastanza raro quale una discesa dei Marduk al di sotto di Milano, e nemmeno a Roma, prevista per questo sabato al Rock And Bol Metal Fest di Bolotana. Mentre l’esercito sta già approntando l’evacuazione dei civili per l’arrivo degli svedesi per la prima volta in Sardegna, lo staff stavolta si concentra sul loro lato più oscuro facendovi ascoltare uno dei migliori lentoni riempipista della loro discografia, ovverosia la maestosa “Temple Of Decay” da Serpent Sermon”.
Dopo anche solo tre brani di questo livello per i più vari motivi la carne al fuoco sembra già tanta, quindi chiudiamo l’argomento attualità per darvi in pasto ben cinque tra le meraviglie che occupano le orecchie e le mensole dei vostri scrivani di fiducia, salvandole dal reggaeton a tema Black Metal che evidentemente il mondo là fuori (compreso qualche Giuda tra di voi) trova pure divertente: a dare il via alla rassegna abbiamo eloquentemente i Mortifera, al tempo duo transalpino che con “Ciel Brouillé” (dall’immancabile esordio del 2004 Vastiia Tenebrd Mortifera”) si rivelava e si rivela assai capace di restituire attraverso la musica la tristezza atavica delle lyrics firmate Charles Baudelaire anche tramite le urla di un giovanissimo Neige ancora molto lontano dai riflettori della ribalta. Se agli orrori della quotidianità narrati dal poeta maledetto francese e musicate dai questi suoi interpreti preferite invece quelli che popolano i recessi più profondi del cosmo, i dieci minuti di “Aeons Of Magick” dei Sirius potrebbero essere una bella scoperta/stangata oppure un invito a riascoltarsi di nuovo l’omonimo e misconosciuto esordio dei portoghesi. Dalla penisola iberica saltiamo in tutta velocità a quella scandinava per ricordarvi che, nonostante la strabordante prova di quest’anno, non c’è alcun motivo di tralasciare il back catalogue di un gruppo maturato benissimo come i Kampfar, specialmente quando vanta un disco ancora oggi micidiale come Djevelmakt” ed una camaleontica “De Dødes Fane”. Sempre dalla sacra terra dei fiordi torniamo a volgere lo sguardo verso il cielo, attirati dai misteri che ci siamo illusi di scoprire mezzo secolo fa; che crediate o meno alla storia dell’allunaggio non importa, almeno finché avete i Mysticum come modelli di vita e In The Streams Of Inferno” come soundtrack dei momenti migliori della vostra esistenza. Puntare sull’usato garantito non è comunque nel DNA di Pagan Storm Webzine e lo sapete, quindi piuttosto che il leggendario esordio degli oggi salutisti norvegesi abbiamo pescato il seguito del 2014 Planet Satan” e la trivella che risponde al titolo di “Far”. Chi ci segue sa però anche che per noi è estremamente difficile non includere in playlist almeno un prodotto della fertile Finlandia, e stavolta l’assolutamente involontaria tradizione viene onorata proprio agli sgoccioli della selezione con l’inserimento dei deviati Horna con “Merkuriana”, dal doppio Sanojesi Äärelle” datato 2008.
Le stilettate inferte dal sadico Shatraug, forse tra le più catchy ma riuscite della sua carriera in questo caso, non sono altro che un’ultima bolgia dantesca prima dei due anniversari ricorsi questa settimana, due diversi requiem per il secondo millennio – musicalmente forse meno estremi ma dal carico emotivo difficilmente replicabile: a battezzare con sidro e scatenati guitar solos la raccolta di oggi vi sono i compianti Mithotyn, i quali proprio venti anni fa partivano meritatamente alla volta del Valhalla congedandosi ai mortali e senza guardarsi indietro col terzo centro Gathered Around The Oaken Table”, introdotto e rappresentato da “Lord Of Ironhead”. A dare il cambio a quegli svedesi quello stesso anno come oggi furono gli elvetici Samael, appena tornati da un trip in mezzo agli astri ed intenzionati a narrare le meraviglie della galassia stavolta con la flemma più quieta e catchy del fresco ventenne Eternal”, di cui recuperiamo in playlist l’ipnotizzante “Infra Galaxia”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Mithotyn“Lord Of Ironhead” (from Gathered Around The Oaken Table”, Invasion Records 1999)

2. Mortem“Ravnsvart” (from Ravnsvart”, Peaceville Records 2019)

3. Marduk“Temple Of Decay” (from Serpent Sermon”, Century Media Records 2012)

4. Mortifera“Ciel Brouillé” (from Vastiia Tenebrd Mortifera”, GoatowaRex 2004)

5. Funeral Oration“L’Abisso” (from Eliphas Love”, Avantgarde Music 2019)

6. Samael“Infra Galaxia” (from Eternal”, Century Media Records 1999)

7. Sirius“Aeons Of Magick” (from Aeons Of Magick”, Nocturnal Art Productions 2000)

8. Kampfar“De Dødes Fane” (from Djevelmakt”, Indie Recordings 2014)

9. Mysticum“Far” (from Planet Satan”, Peaceville Records 2014)

10. Horna“Merkuriana” (from Sanojesi Äärelle”, Debemur Morti Productions 2008)

Michele “Ordog” Finelli

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