Weekly Playlist N.10 (2020)

 

Scene di non troppo ordinaria follia sono ormai all’ordine del giorno in tutti i centri urbani, animati soltanto da qualche sopravvissuto che sgattaiola per i vicoli mentre la maggior parte della popolazione deperisce all’interno delle proprie abitazioni, rendendo finalmente realtà la gentrificazione a lungo vagheggiata da tutori dell’ordine e magnati dell’intrattenimento domestico.
Eppure, vedere le nostre città semideserte dona anche una sensazione di pace che ci piacerebbe innegabilmente provare più spesso; sarebbe dunque un vero peccato se la pubblicazione del nuovo lavoro dei Fellwarden arrivasse (come presumibilmente farà) a quarantena già terminata, troppo tardi per sedersi alla finestra ed ascoltarlo perdendosi con lo sguardo all’orizzonte. Il duo inglese (molto più di un divertissement dell’intero nucleo fondante dei Fen) non ci ha infatti ancora rivelato nulla di quello che sarà il seguito del riuscitissimo Oathbearer”, pubblicato nel 2017 e da noi
caldamente consigliato in più occasioni: motivo per cui, in totale controtendenza rispetto ai più assennati appelli che infestano il web, vi invitiamo a sfidare l’autorità in nome della grande musica, piazzarvi sulla panchina meno esposta ed assaporare la quiete attorno a voi con “Sun Of Ending” nelle orecchie.
E se trovate che gli sconfinati paesaggi bucolici narrati dagli albionici mal si adattino a ciò che sta invece accadendo dentro alle case degli italiani, in cui la convivenza forzata riporta alla luce acredini e contrasti come nei migliori casi di cabin fever, è una fortunata circostanza che Pagan Storm Webzine si schieri sempre a favore di qualunque cosa porti scompiglio, malevolenza e casino nella vita di tutti i giorni – se dunque la persona a cui pensavate di voler bene ad un tratto vi sembra insopportabile, allora lasciate che siano i Chotzä di “Dräck Am Schtäckä” a suggerirvi cosa fare. Occhio però a non lasciare alcuna traccia del misfatto, dato che una gita a totali spese dello stato nel più vicino penitenziario potrebbe precludervi non solo l’ascolto dell’intero Tüüfuswärk” non appena uscirà, a fine mese, ma anche la vostra presenza allo show che gli svizzeri terranno (si spera)
il 14 maggio allo Slaughter di Paderno Dugnano: e potete giurarci, questi scoppiati dal vivo devono essere adorabili.
A proposito di concerti e (s)concerti, di recente anche la vostra homepage di Facebook si dev’essere senz’altro trasformata in un continuo necrologio di tour annullati per ovvie ragioni: sappiate allora che in tutto questo l’efficienza norvegese ha trionfato su qualunque virus cinese, poiché il Northern Alliance Tour di Taake e Kampfar è stato prontamente rimandato a gennaio 2021 salvando così non una ma entrambe le due date italiane di Milano e Bologna. Certamente tale evolversi degli eventi allunga di molto l’attesa per questa tellurica true Norwegian double feature, ma per ora è quantomeno giusto rallegrarsi riprendendo il primo capitolo dell’indimenticabile Over Bjoergvin Graater Himmerik” insieme a “Skavank” dal sempre clamoroso Profan”, poi il resto verrà da sé.
Il maggior tempo libero regalatoci dall’attuale stato delle cose può però essere utilizzato anche -se non soprattutto- per spolverare materiale dalle mensole, partendo in questo caso con l’avventurarsi nei meandri più reconditi dei sempre fecondi tardi anni Novanta, passando al setaccio i piccoli tesori silenziosamente custoditi da quel periodo che vi illudevate di conoscere tanto bene. A questo scopo, lo staff è ben lieto di distruggere ogni vostra certezza a cadenza settimanale ed è questa volta andato a rivangare due diverse incarnazioni del sound melodico al tempo tanto in voga, la prima deliziosamente svedese mentre la seconda atta a ricordarci che pure in Finlandia c’erano i vichinghi – e che non erano davvero niente male: ecco quindi che ad aprire la playlist troviamo le meteore Midvinter, autori nel 1997 del loro unico full-length At The Sight Of The Apocalypse Dragon” e del gran pezzo “Moonbound” con cui ve li ripresentiamo oggi, nonché i più longevi Darkwoods My Betrothed che un anno prima incidevano il loro secondo album Autumn Roars Thunder” inclusivo del variegato inno “King’s Gray Shadow”. Mancava giusto la Norvegia all’appello, corretto: motivo per cui ad attendervi al varco senza troppi preamboli ci sono i Satyricon armati del loro controverso Rebel Extravaganza”, dei dieci minuti di “Tied In Bronze Chains”, e di tutte le peggiori intenzioni possibili. E potete anche fuggire verso sud inseguiti dal duo più alla moda della scena di ieri, oggi e domani, ma anche in Francia non è che la musica cambi molto se a suonarla sono i Deathspell Omega, campioni d’incassi l’anno scorso grazie a The Furnaces Of Palingenesia”. Tutti lo chiedono e tutti lo vogliono, ma alla fine sono effettivamente in pochi a reggere onde d’urto come “Renegade Ashes” senza accasciarsi all’angolo della strada come i cani morenti che sono; e a sbucare da un vicolo per intascarsi cellulare e portafogli dei caduti rifilando anche qualche pedata a chi ancora si muove è nientemeno che il nostro compaesano Algol, del quale la redazione ripropone il semisepolto progetto Hiems facendovi ascoltare “I” dal sophomore record del 2009: Worship Or Die”.
Ormai però si è fatto tardi e stasera c’è pure l’ennesimo flashmob a tinte patriottiche (davvero basta una pandemia per far riscoprire tricolore ed inno nazionale?), ma per fortuna l’unico anniversario di oggi è qui a ricordarci l’uso più corretto di balconi e finestre. Sell your soul to evil, sell your soul to death e giù verso l’asfalto sorridenti – ci grugniva addosso un esplicativo Kvarforth a metà di “Claws Of Perdition” nel 2004; e anche se per oggi non sono le celebri parole di Patrick Bateman a congedarci dall’ascolto della playlist, l’uscita di IV – The Eerie Cold” degli svedesi Shining resta comunque una delle pochissime cose che ha senso festeggiare in questi tempi pazzi.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Midvinter“Moonbound” (from At The Sight Of The Apocalypse Dragon”, Black Diamond Productions 1997)

2. Darkwoods My Betrothed“King’s Gray Shadow” (from Autumn Roars Thunder”, Solistitium Records 1996)

3. Kampfar“Skavank” (from Profan”, Indie Recordings 2015)

4. Chotzä“Dräck Am Schtäckä” (from Tüüfuswärk”, Northern Fog Records 2020)

5. Satyricon“Tied In Bronze Chains” (from Rebel Extravaganza”, Moonfog Productions 1999)

6. Deathspell Omega“Renegade Ashes” (from The Furnaces Of Palingenesia”, Norma Evangelium Diaboli 2019)

7. Hiems“I” (from Worship Or Die”, Moribound Records 2009)

8. Shining“Claws Of Perdition” (from IV – The Eerie Cold”, Avantgarde Music 2005)

9. Taake“Over Bjoergvin Graater Himmerik I” (from Over Bjoergvin Graater Himmerik”, Wounded Love Records 2002)

10. Fellwarden“Sun Of Ending” (from Oathbearer”, Eisenwald Tonschmiede 2017)

Michele “Ordog” Finelli

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