Weekly Playlist N.07 (2023)

 

Non bastassero dispute territoriali riguardanti isolette nel Pacifico e pianure dell’Est Europa, provvedimenti disciplinari verso plantigradi leggermente alterati e altre questioni di vitale importanza a seminare discordia in una razza umana sempre più prossima al collasso, lo scorso venerdì ci ha pure sbattuto in faccia le oscene tinte gialle dell’album su cui i metallari bisticceranno da qui a un mesetto buono. Vi vediamo anche a voi, tentati d’infuocare la tastiera del vostro device a colpi di opinioni non richieste su brani che nemmeno un decimo di chi ne ciancia ha mai udito, e vi compatiamo; tuttavia la soluzione l’avete avuta in quello stesso giorno sciagurato, incartata dall’enigmatico artwork scelto dai Dødheimsgard per celare il loro ritorno sugli scaffali dei negozi dopo giusto otto anni. Vi stia soddisfacendo o meno un lavoro in ogni caso difficile, e soprattutto finemente pensato com’è il loro nuovo Black Medium Current”, oggi la rassegna di novità comincia proprio coi norvegesi allo scopo di chiarire fin da subito l’estraneità di Pagan Storm Webzine al resto degli outlet digitali analoghi per materiale trattato, ma che mai si sognerebbero di aprire una playlist (bi)settimanale con l’imponente “Abyss Perihelion Transit”. A far compagnia ai veterani norreni nel bombastico aprile che la Scandinavia sta passando abbiamo poi gli svedesi Blodtår, a ventiquattro ore dal rilascio del debut Det Förtegna Förflutna” la cui serietà è già ipotecata dal singolo “En Krona Av Is”, insieme a quei Sól Án Varma dei quali, nonostante l’impressionante pedigree islandese, si sta parlando poco e niente anche alla luce del settimo movimento della loro opera magna qui incluso in scaletta: alla fine ci sta, le mode cambiano e pure chi compone grandi cose finisce sovrastato dal ruminare del pubblico bue. Lo sa bene il sempre più sparuto manipolo di soggetti che nel 2023 si ostinano ad ascoltare Folk Metal di quantomeno decente fattura, e proprio a loro dedichiamo la “Kob'” chiamata a presentare ai fan l’omonimo come-back degli Arkona russi. Li abbiamo attesi speranzosi tra pandemie e guerre, ed ora che finalmente ci sono una data (16 giugno) e un luogo (qualsiasi impianto stereo il cui proprietario abbia un minimo di gusto) non resta allora che da assaporare la dolce attesa.
Corsi e ricorsi storici ci riportano poi alla mente come dal medesimo 2018 che aveva visto il rilascio del precedente, splendido Khram” si sia teletrasportato anche il buon Niklas Kvarforth, non accompagnato stavolta dai suoi Shining (almeno, non per il momento…) ma dalla nuova cricca di scoppiati Høstsol con cui rovinarci gennaio e di conseguenza il resto dell’annata; la stagione corrente de La Gente Deve Sapere è stata dunque (s)battezzata proprio dai funerei rintocchi di Länge Leve Döden”, litania di pura morte analizzata in ogni morboso particolare sulle note della conclusiva “Parallellt Dubbelliv”.
Gli affezionati alla nostra piccola attività di propagazione delle piaghe acustiche nuove di zecca sanno che questa ci ha però mantenuti anche questa settimana nella Finlandia già parzialmente toccata dai quattro disgraziati di cui sopra per via dell’impegno di un progetto, per quanto possibile e per i più svariati motivi, ancora meno accomodante: siamo tuttavia certi che nessuno nei ranghi si sia troppo scomposto (anzi, gli algoritmi dicono tutto il contrario in barba a chissà quale presunta scomodità) di fronte alla trattazione pubblicata un paio di giorni fa sull’ancora fresco What Once Was… Shall Be Again”, che però oggi lascia il posto alle rimembranze del 2013 e di un Tahdon Riemuvoitto” il quale mostrò una volta ancora l’enorme classe del monicker Goatmoon persino alle prese con un reparto acustico tanto pronunciato da invadere il finale di “For Our Blood And Native Soil”, rendendola un altro piccolo gioiello in quello scrigno oramai decennale.
Se però si parla di EP o uscite alterne pensate come occasioni per staccare la corrente elettrica ed usciti molto meglio di quanto fosse lecito aspettarsi, allora la corona rimane fissa sui testoni dei connazionali Finntroll grazie all’iconico Visor Om Slutet”: manifesto edito vent’anni or sono ma che anche solo per la magia che trasuda un pezzo come “Den Sista Runans Dans” rimarrà scolpito nella memoria di noi tutti; così come è rimasto agganciato ai nostri incubi reconditi Nightwing” della corazzata svedese Marduk, sinfonia dal venticinquennale fascino orchestrata da demoni e vampiri su cui, a suon di bordate senza pietà e soffocanti rallentamenti come la rivelatoria “Dreams Of Blood And Iron”, Morgan Håkansson e compagni hanno costruito una carriera. La palma di release maggiormente attempata di questo giovedì se la accaparrano tuttavia i Satyricon col demo del ’93 intitolato The Forest Is My Throne” e la sua traccia omonima, preludio ai mitici capolavori consegnati alla Storia dai norvegesi che, giustamente, giocano di contrasto all’ultimo capitolo della scaletta odierna: non soltanto il più recente degli anniversari ma un disco che nel suo piccolo ha trascinato il pianeta Black Metal un passo in avanti nel futuro, a cominciare dall’Italia in cui è stato concepito. La supernova attesa dagli umani descritti nel testo della sublime “Droni” era difatti esplosa una decade fa, al passaggio nei cieli di U.M.A.'” e alla discesa dall’esosfera dei Progenie Terrestre Pura, venuti a donarci due (o anche tre) dei migliori lavori degli anni ’10 e prontamente ripartiti in cerca di galassie sconosciute ancora da mettere in musica; noialtri terremo gli occhi fissi in alto, aspettando un segno o magari un suono proveniente dallo spazio profondo.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Dødheimsgard“Abyss Perihelion Transit” (from Black Medium Current”, Peaceville Records 2023)

2. Satyricon“The Forest Is My Throne” (from The Forest Is My Throne” (Demo), Autoprodotto 1993)

3. Finntroll“Den Sista Runans Dans” (from Visor Om Slutet” (EP), Spinefarm Records 2003)

4. Goatmoon“For Our Blood And Native Soil” (from Tahdon Riemuvoitto” (EP), Werewolf Records 2013)

5. Blodtår“En Krona Av Is” (from Det Förtegna Förflutna”, Nordvis Produktionen 2023)

6. Marduk“Dreams Of Blood And Iron” (from Nightwing”, Osmose Productions 1998)

7. Sól Án Varma“Afrigði VII” (from Sól Án Varma”, Ván Records 2023)

8. Arkona“Kob'” (from Kob'”, Napalm Records 2023)

9. Høstsol“Parallellt Dubbelliv” (from Länge Leve Döden”, Avantgarde Music 2023)

10. Progenie Terrestre Pura“Droni” (from U.M.A.'”, Avantgarde Music 2013)

Michele “Ordog” Finelli

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