Weekly Playlist N.04 (2019)

 

Come tutti sappiamo, tra gli appassionati dei generi che trattiamo da queste parti non è mai mancato un occhio di riguardo verso tutto ciò che proviene dal Nord Europa. Così tanto che quei luoghi e la loro cultura, specialmente se antica e il più possibile lontana dalla contemporaneità, per molti versi si sono da gradualmente appropriati non solo della musica, ma spesso e volentieri anche dell’iconografia ad essa abbinata (si tratti del bagaglio storicamente più trasversale delle rune, o all’universo fictional di elmi o corni da cui bere la vostra camomilla spacciata per sidro). Non che in tutto ciò vi sia poi qualcosa di sbagliato (basti vedere la home page della notoriamente intoccabile Pagan Storm Webzine), ma è qualche volta interessante notare come paesi molto meno “sfruttati” in questo senso raccontino in realtà un passato magari meno spirituale ma spesso e volentieri ben più tormentato rispetto a Svezia, Norvegia e territori limitrofi. Che ne dite quindi, giusto per non allontanarci troppo da casa in questi giorni di freddo imperioso, di Spagna e Francia? Tra sanguinose guerre di religione e sommosse popolari culminate in regimi ancora più opprimenti a lasciare segni evidenti in superficie anche senza finire in età preistoriche, lo stimolo a scrivere musica incentrata su orrori e bontà del passato non manca di certo e ve lo dimostrano i primi due brani della playlist di oggi, ovviamente cantati in idioma (quasi) nazionale. Tocca infatti al duo Neofolk iberico Àrnica, che con la loro “Cabeza De Lobo” (dall’omonimo disco del 2017) hanno il compito di creare una sorta d’introduzione drammaticamente intensa all’odierna carrellata di brani, la quale esplode con la forza dirompente e dissacrante del nostro beniamino Famine. Dubito vi siate scordati quanto sia valido Peste Noire Split Peste Noire”, ultima marachella sonora dei transalpini commessa lo scorso dicembre, ma in tal malaugurato caso credo bastino i quattro minuti al fulmicotone di “Songe Viking” per rinfrescarvi la memoria. L’excursus sul meglio del recentissimo passato continua con un’altra non-troppo-vecchia conoscenza della redazione, ossia i britannici Fellwarden. Non saranno sfrontati e malevoli quanto i Peste Noire, ma ciò non ha impedito alla loro unica release Oathbearer” di essere eletta disco del mese nel giugno del 2017 o di raccogliere i dovuti onori in sede di recensione, trainata da pezzi maestosi come la qui presente “Wayfarer Eternal”. Se alle sonnacchiose brughiere albioniche preferite invece le sferzate di gelo canadesi, non avete che da avanzare di due brani e ricevere una scarica di energia grazie ai Sorcier Des Glaces, che oggi portano la loro “Rites Of The Black Moon” dal full-length del 2016 North”.
Chiudiamo questo giro di ascolti della redazione con un piccolo classico della Svezia più melodica di metà anni ’90, con tanto di copertina blu come vuole l’usanza: con la loro esaltante “Path With Endless Horizons”, anche i Lord Belial debuttano finalmente nelle playlist, ricordandoci la caratura della loro opera del 1997: Enter The Moonlight Gate”.
Dopo un tale giro di riscaldamento, è finalmente ora di buttarsi sulle novità arrivate da ogni fronte in settimana, tra cui un inaspettato ma graditissimo ritorno dei Metsatöll. Il singolo “Katk Kutsariks”, title-track del platter in arrivo il 23 febbraio, ha già trovato ampio riscontro nell’ultima colonna domenicale, quindi qui ci limitiamo a dire che dopo cinque anni è bello risentire il vocione di Markus Teeäär, supportato dai sempre ottimi suoni alla faccia di chi giustifica come “autoproduzione” una cloaca di frequenze sballate. Dunque a febbraio, come se non bastasse il bengodi già annunciato, avremo anche gli estoni invitati alla festa; un vertiginoso rialzo rispetto ad un gennaio non certo pieno (numericamente) di uscite degne di attenzione. Ma come potrete leggere nel prossimo articolo sul meglio del mese ormai finito, qualcosa di notevole si è mosso anche questa volta, tra cui un nome importante del Neofolk europeo di cui abbiamo già parlato e di cui parleremo ancora. Quindi, se riuscite a vivere anche senza chitarre distorte ed urla belluine, non esitate a dare un ascolto al nuovo full-length del lussemburghese Rome, Le Ceneri Di Heliodoro”, da cui sono state estratte le toccanti note di “Uropia O Morte”. Chi invece ha già lo sguardo rivolto a marzo alla ricerca di nuovi nomi si segni quello dei debuttanti Nusquama. Questi sfuggenti olandesi esordiranno infatti il 22 marzo con Horizon Ontheemt” e, nell’attesa, ci ascoltiamo l’anteprima “Vuurslag”.
Dopo una botta di anticipazioni dall’immediato futuro, chiudiamo la playlist con un paio di anniversari decisamente d’annata, partendo dalla Svezia e da uno dei personaggi più singolari della scena nazionale. A due anni dalla scomparsa del piccolo-grande It e a venticinque esatti dall’uscita di A Journey In Darkness”, indimenticato debutto dei suoi Ophthalamia, era doveroso includerne la title-track nel lotto di brani che state ascoltando. A porre il fantomatico e blasfemo sigillo su di esso sono sono invece gli ungheresi Tormentor, attesissimi in quel di Parma per lo Stige Fest del 9 febbraio. E se anche voi non state più nella pelle vi consigliamo di riprendere nel frattempo in mano il leggendario demo (o più propriamente debutto…) Anno Domini”, le cui seminali note sono appena divenute trentenni due giorni fa. Il marciume di quel nastro fa la sua figura ancora oggi in qualunque formato ve lo ascoltiate, specialmente quando abbinato alla velocità fuori controllo dell’“Apocalypse” che trovate in nona posizione.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Àrnica“Cabeza De Lobo” (from Cabeza De Lobo”, Equilibrium Music 2017)

2. Peste Noire“Songe Viking” (from Peste Noire Split Peste Noire”, La Mesnie Herlequin 2018)

3. Fellwarden“Wayfarer Eternal” (from Oathbearer”, Eisenwald Tonschmiede 2017)

4. Metsatöll“Katk Kutsariks” (from Katk Kutsariks”, 2019)

5. Sorcier Des Glaces“Rites Of The Black Moon” (from North”, Obscure Abhorrence Productions 2016)

6. Rome“Uropia O Morte” (from Le Ceneri Di Heliodoro”, Trisol Music Group 2019)

7. Nusquama“Vuurslag” (from Horizon Ontheemt”, Eisenwald Tonschmiede 2019)

8. Ophthalamia“Journey In Darkness” (from A Journey In Darkness”, Avantgarde Music 1994)

9. Tormentor“Apocalypse” (from Anno Domini”, Autoprodotto 1989)

10. Lord Belial“Path With Endless Horizons” (from Enter The Moonlight Gate”, No Fashion Records 1997)

Michele “Ordog” Finelli

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