Weekly Playlist N.34 (2018)

 

Speriamo siate pronti ad una caterva di aggiornamenti mischiati ad ottima musica perché dopo lo speciale della scorsa settimana e un altro in arrivo (…!) oggi ci dedichiamo ad un appuntamento regolare. Tanti gli aggiornamenti, che incominciamo a sciorinare con un nuovo pezzo dei norvegesi Vreid in apertura, intitolato “One Hundred Years” (probabilmente l’ultimo in anteprima ora dell’uscita del nuovo full “Lifehunger”), ma anche con qualcos’altro dall’anno in corso: i finlandesi Paara che sono ingiustamente passati un po’ sotto il radar anche da queste parti. Motivo per rimediare fin da subito con “Hurmeen Hauta” dal loro secondo e ottimo full-length che si intitola “Riitti” e che è uscito a febbraio per ViciSolum Productions.
Le ultime notizie ci portano invece in tavola dei pezzi grossi che non necessitano di presentazioni, e le due più importanti sono anche correlate: Saor e Alcest; il nuovo album degli scozzesi uscirà a febbraio 2019 per Avantgarde Music e si intitolerà “Forgotten Paths” (maggiori info qui) e su uno dei suoi brani vi canterà proprio Neige come ospite – a sua volta ufficialmente alle prese con la scrittura di un nuovo disco per gli Alcest (che potete giurarci piomberà negli stereo durante il 2019). Mentre attendiamo la doppietta ce li ascoltiamo entrambi in fila con “Aura” e “Percées De Lumière”. Un altro ritorno che giungerà prima o dopo è quello dei norvegesi Slagmaur che questa settimana hanno dato qualche incomprensibile info (qui), scusandosi per il livello di utilizzo dell’inglese – il ché fa loro onore, riguardo il loro (possibile) ultimo full-length. Nel frattempo ci peschiamo “The Drummer Of Tedworth” da “Thill Smiths Terror” dell’anno scorso.
Anche i tedeschi Secrets Of The Moon sono alle prese con la produzione di un nuovo album da qualche tempo, e anche se la macchina guidata da Arioch (da non confondere con quell’altro Arioch noto anche come Mortuus!) ha ormai preso una direzione un po’ diversa nell’ultimo “Sun” prendiamo una deviazione momentanea per recuperare “Versus” dal 2006.
Il resto della playlist è composto da variopinti ascolti dello staff, il più recente dei quali è il debut degli irlandesi Mortichnia (“Heir To Scoria And Ash” di cui vi avevamo parlato per bene qui alla sua uscita nel 2016) che rispolveriamo con “Searing Impulse”. Seguono in ordine cronologico decrescente: Paysage D’Hiver che chiudono tutto con il gelo di “Ewig Leuchten Die Sterne” (2013) e la meno nota coppia Darkwoods My Betrothed + Sorhin dai late 90’s.
I primi finlandesi, i secondi svedesi, passati entrambi veramente un po’ troppo in sordina alle orecchie meno curiose nel marasma generale del rigoglioso periodo, hanno tuttavia regalato delle vere e proprie perle degne di essere accostate a più di un disco con la denominazione di “classico” per vari ed ottimi motivi. Ve li facciamo scoprire qualora conoscenza non fosse già stata fatta con, rispettivamente, “Without Ceremony And Bell Toll” dal grandioso “Witch-Hunts” del 1999 (di un’ancora davvero gloriosa Spinefarm) e “Tills Döden Er Alla Tar” dal debut “I Det Glimrande Mörkrets Djup” (1997), che ruberà inevitabilmente il cuore ad ogni svedesista che si rispetti. Prego.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Vreid“One Hundred Years” (from Lifehunger”, Season Of Mist Records 2018)

2. Paara“Hurmeen Hauta” (from Riitti”, ViciSolum Productions 2018)

3. Alcest“Percées De Lumière” (from Écailles De Lune”, Prophecy Productions 2010)

4. Saor“Aura” (from Aura”, Northern Silence Productions 2014)

5. Mortichnia“Searing Impulse” (from Heir To Scoria And Ash”, Apocalyptic Witchcraft Records 2016)

6. Slagmaur“The Drummer Of Tedworth” (from Thill Smitts Terror”, Osmose Productions 2017)

7. Secrets Of The Moon“Versus” (from Antithesis”, Prophecy Productions 2006)

8. Sorhin“Tills Döden Er Alla Tar” (from I Det Glimrande Mörkrets Djup”, Near Dark Productions 1997)

9. Darkwoods My Betrothed“Without Ceremony And Bell Toll” (from Witch-Hunts”, Spinefarm Records 1999)

10. Paysage D’Hiver“Ewig Leuchten Die Sterne” (from Das Tor”, Kunsthall Produktionen 2013)

Matteo “Theo” Damiani

 

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