Weekly Playlist N.09 (2019)

 

Al fine di bilanciare il greatest hits fin troppo celebrativo offertovi una settimana fa (non vi ci abituate!), oggi i brani selezionati riguardano in special modo le novità discografiche – partendo ovviamente da quanto ascoltato domenica scorsa in occasione dell’ultima colonna. Chi l’ha letta saprà quindi dove andremo a parare per rompere un po’ il ghiaccio, mentre chi l’ha bypassata in toto avrà come compito a casa l’obbligo di imparare a memoria, dividere in sillabe e tradurre il seguente periodo: Så Kom Mørket Og Tog Mig På Ordet En Sort Sky Af Minder I Afgørende Stunder Frosset Fast I Mit Indre Jeg Håber Det Forsvinder Med Lyset At Dø Eller Blive Fri”. Con questo poema spacciato per titolo è stato rilasciato durante febbraio, l’esordio su full-length dei danesi Morild, da cui oggi recuperiamo la conclusiva “At Dø Eller Blive Fri”. Mi rendo perfettamente conto che esordire con un tale titolo, un tale artwork ed una tale proposta musicale non è esattamente il modo migliore per mettervi a vostro agio, ma state tranquilli: giusto ieri è uscito un nuovissimo articolo a sorpresa che probabilmente vi aiuterà ad apprezzarne anche i pregi, oltre che le stravaganze. Riassestiamoci ora su binari meno accidentati con i loro ben più rinomati compagni di colonna, attesissimi dopo la pubblicazione del loro nuovo e promettente singolo. Per il gaudio di più di un redattore, con le sferzate della nuova “Sveablotet” gli svedesi Månegarm aumentano di parecchio l’attesa per il loro prossimo Fornaldarsagor”, nei negozi dal 26 aprile. Febbraio però è stato una vera festa per gli amanti della nostra musica (come abbiamo dimostrato), producendo non solo una notevole quantità di opere di gran valore ma anche solo interessanti abbastanza da prestarvi orecchio. Tra queste vi è senza dubbio Citizenship Of The Abyss”, debutto dei polacchi Owls Woods Graves in cui troviamo The Fall (Medico Peste e live performer con i Mgła) intenti a farci scatenare con un tossico Black & Roll dalle tinte fortemente Punk che emerge prepotentemente nella title-track. E se amate andare alla ricerca di atri nuovi progetti che vedono coinvolti i vostri musicisti preferiti, il 26 aprile potrebbe portarvi qualche altra bella novità oltre ai già citati Månegarm, specialmente se stravedete per Chaos Moon e Beketh Nexëhmü: non prima e non dopo sarà infatti pubblicato Slit Throat Requiem”, debutto dei neonati Gardsghastr anticipata dal singolo “Of Crimson Eyes”.
In chiusura della playlist troviamo invece un act ben più celebre, che ultimamente sta facendo parlare parecchio di sé: tra nuovi innesti in line-up e defezioni ben poco marginali, vi ricordiamo che il nuovo disco dei norvegesi Borknagar è stato ormai completato. Mentre noialtri rimaniamo in attesa per ulteriori aggiornamenti, ecco allora il vocione dell’ormai ex-vocalist Andreas Hedlund che spicca in “The Black Canvas”: pezzo proveniente dal platter del 2001 Empiricism”.
Ovviamente anche questa settimana ha visto alcuni grandi album spegnere diverse candeline, tra cui una coppia (più o meno) teutonica all’insegna dell’oscurità più spietata. Qualora vi steste chiedendo da dove provengano quei riff lancinanti in apertura della playlist, l’invito è di andare a riscoprirvi Elixir Of Sorrow”, quinto capitolo giusto appena quindicenne della discografia dei tedeschi e compianti Lunar Aurora. Siccome è risaputo che anche ai bavaresi più oscuri piace divertirsi, per festeggiare tale ricorrenza ci spariamo i dodici minuti di “Augenblick”. Sono invece passati venticinque anni da Ceremony Of Opposites”, vero e proprio monolite di minimalismo con cui gli svizzeri Samael hanno inaugurato la loro campagna di conquista ed annientamento dell’universo: a spezzarvi definitivamente la schiena arriva dunque il cavallo di battaglia “Baphomet’s Throne”.
Ne volete ancora? Benissimo, perché abbiamo ancora un tris di ascolti della redazione tutto europeo e tutto da scoprire. Partiamo dalla Svezia, in cui ancora si percepisce il dolore psicofisico che ha dato vita ad una formazione come quella degli indimenticabili Dråpsnatt, per il cui allontanamento dalle scene il nostro Caldix sta ancora versando -giustamente- lacrime, e che abbiamo deciso di omaggiare nell’odierna selezione con la bellissima “Förruttnelsens Hypostaser”, estratta dal full-length del 2012 Skelepht”.
La lista di desaparecidos però è sempre in aggiornamento, inglobando gruppi ufficialmente sciolti come gli svedesi ma anche meteore venute e andate in un batter di ciglia, categoria in cui compaiono anche i Drautran. Riscoprire realtà nemmeno troppo datate ma comunque dimenticate come questi tedeschi sembra sempre un azzardo, ma l’ascolto di “Styrt Ned I Mælstraumen”, seguita magari dall’intero, unico lavoro maggiore della band Throne Of The Depths” (a.D. 2007), riuscirà a convincervi del contrario. Chi non si è fermato e ha continuato invece a rilasciare opere di altissima qualità sono i polacchi Cultes Des Ghoules, da tempo saldamente nelle grazie di Pagan Storm Webzine grazie anche ad alcune recenti e magnifiche release. Stavolta però si arriva fino al 2013, anno di uscita del già ottimo Henbane, …Or Sonic Compendium Of The Black Arts”, da cui vi proponiamo per la playlist di oggi “Festival Of Devotion”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Lunar Aurora“Augenblick” (from Elixir Of Sorrow”, The Oath Records 2004)

2. Morild“At Dø Eller Blive Fri” (from Så Kom Mørket…”, Indisciplinarian Records 2019)

3. Dråpsnatt“Förruttnelsens Hypostaser” (from Skelepht”, Frostscald Records 2012)

4. Månegarm“Sveablotet” (from Fornaldarsagor”, Napalm Records 2019)

5. Drautran“Styrt Ned I Mælstraumen” (from Throne Of The Depths”, Prophecy Productions 2007)

6. Cultes Des Ghoules“Festival Of Devotion” (from Henbane, …Or Sonic Compendium Of The Black Arts”, Under The Sign Of Garazel Productions 2013)

7. Owls Woods Graves“Citizenship Of The Abyss” (from Citizenship Of The Abyss”, Malignant Voices Productions 2019)

8. Gardsghastr“Of Crimson Eyes” (from Slit Throat Requiem”, Profound Lore Records 2019)

9. Samael“Baphomet’s Throne” (from Ceremony Of Opposites”, Century Media Records 1994)

10. Borknagar“The Black Canvas” (from Empiricism”, Century Media Records 2001)

Michele “Ordog” Finelli

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