Weekly Playlist N.08 (2019)

 

Ci auguriamo che vi siate ricordati di passare in sartoria a ritirare lo smoking, perché stavolta Pagan Storm Webzine ha fatto le cose davvero in grande. Con uno star power da capogiro dovuto a cinque (e dico cinque) anniversari, senza però scordare qualche degnissima anteprima e un atteso ritorno sui palchi italiani, questo gran galà di stelle di ieri e di oggi farà impallidire anche le celebrità hollywoodiane fresche di cerimonia degli Oscar.
A fare per primi il loro ingresso sul red carpet, giusto per partire leggerini, sono due vere leggende della storica scena norvegese, richiamate questa settimana per festeggiare il venticinquennale esatto dei loro iconici dischi d’esordio. Che propendiate più per gli ancora attivissimi ed ispirati Enslaved oppure viviate nel ricordo dei classici composti dagli Emperor e celebrati nelle loro ambite e ormai poco esclusive riproposizioni dal vivo, poco importa: Vikingligr Veldi” e In The Nightside Eclipse” restano oggi come allora degli autentici capolavori, dischi rari per cui il termine non è usato a sproposito, e perciò ad aprire la playlist abbiamo proprio in fila “Miðgarðs Eldar” e “Towards The Pantheon”. Con un leggero ritardo di circa cinque anni irrompono sul posto anche i connazionali Immortal, per portare un pò di sano headbanging in questa adunata d’élite grazie al loro quasi rockeggiante At The Heart Of Winter”, il quale sfoggia altrettanto benissimo i suoi venti anni esatti. Certamente oggi si potrebbe parlare di come zio Abbath non provochi più slavine con i suoi epici riff ma bensì con le sue epiche ruzzolate, ma la magnificenza di pezzi come “Solarfall” è abbastanza per ammortizzarne qualsiasi caduta (di stile e non). L’atmosfera si sta forse facendo troppo rilassata, con vecchie glorie del business intente a rimembrare i tempi d’oro? Allora è tempo di movimentare leggermente la situazione con due uscite gemelle, ovvero rilasciate lo stesso identico giorno di dieci anni fa (23 febbraio 2009) ma radicalmente diverse nella loro sfrontata originalità: scegliete voi se annegare nel pessimismo cosmico inseguendo il faro del finale di “Jesus Saves!” o se vagare tra gli astri sulle note di “…The Meditant”, a patto che facciate gli auguri di buon decimo compleanno sia a Maranatha” degli svedesi Funeral Mist sia a Memoria Vetusta II: Dialogue With The Stars” dei francesi Blut Aus Nord.
Accantoniamo per qualche istante l’area VIP del ricevimento per passare in rassegna anche delle nuove leve; nomi forse meno blasonati ma sicuramente agguerriti, e che alla fin fine tengono in piedi questo enorme circo virato in nero che ci piace chiamare Black Metal.
Sono proprio le variopinte stravaganze sonore e visive il punto forte di un brano come “Seeker’s Reflection”, enigmatica anteprima dall’esordio dei finlandesi Waste Of Space Orchestra, in arrivo il 5 aprile a nome Syntheosis”. Basta dare una scorsa al pedigree dei vari componenti di codesta nuova creatura, composta da letteralmente tutta la gente coinvolta in Oranssi Pazuzu e Dark Buddha Rising, per prevedere un lavoro sicuramente fuori dagli schemi della razionalità umana; quindi siete avvertiti. A riportare un briciolo di ortodossia ci sono invece gli statunitensi Vanum, novelli autori del nuovissimo full-length Ageless Fire”, che vi presentiamo oggi con l’intensa “Under The Banner Of Death”. Chiudiamo la digressione sulle cosiddette nuove proposte anche con le nere tonalità di “Crimson Stars”, traccia scelta dai lanciatissimi islandesi Sinmara per introdurre al pubblico il prossimo disco Hvísl Stjarnanna”, disponibile dall’8 marzo.
A proposito invce del più o meno gentil sesso, vi consigliamo di tenere in casa le vostre ragazze (o i vostri ragazzi, aggiungerebbe a ragion veduta Hoest) a fine maggio, perché il buon Niklas Kvarforth sta tornando in città: più precisamente a Verona e Bologna. Dopo quasi tre anni, i chiacchierati Shining (quelli buoni, di Svezia) torneranno ad esibirsi in Italia in occasione di un nuovo tour in cui non solo si prospettano set più lunghi, sociopatia, cotillon e ricchi premi, ma anche la presentazione in Italia -finalmente- dell’ultimo nato “X: Varg Utan Flock” dell’anno scorso: motivo per cui sul finire della playlist trovate “Eradication Of The Condition”, dal fortunato spartiacque del 2005 IV – The Eerie Cold”.
Ma lasciare la sala durante i titoli di coda è sempre una mossa rischiosa, dato che ci si può perdere certamente lungaggini inutili ma anche deliziosi ed inaspettati colpi di coda, come ad esempio un finale da lacrimoni assicurati. Ok, sappiamo benissimo che i veri metallari come voi non piangono, ma se non siete corsi a prendere un kleenex ascoltando “Ma Il Vento Ricordò Il Mio Nome…”, estratta dal terzo full-length dei nostrani Blaze Of Sorrow, Echi”, come finale della raccolta di oggi, vi esortiamo a farvi qualche domanda sulla vostra vita sociale ormai defunta.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Enslaved“Miðgarðs Eldar” (from Vikingligr Veldi”, Deathlike Silence Productions 1994)

2. Emperor“Towards The Pantheon” (from In The Nightside Eclipse”, Candlelight Records 1994)

3. Waste Of Space Orchestra“Seeker’s Reflection” (from Syntheosis”, Svart Records 2019)

4. Funeral Mist“Jesus Saves!” (from Maranatha”, Norma Evangelium Diaboli 2009)

5. Vanum“Under The Banner Of Death” (from Ageless Fire”, Profound Lore Records 2019)

6. Blut Aus Nord“…The Meditant” (from Memoria Vetusta II: Dialogue With The Stars”, Candlelight Records 2009)

7. Sinmara“Crimson Stars” (from Hvísl Stjarnanna”, Ván Records 2019)

8. Immortal“Solarfall” (from At The Heart Of Winter”, Osmose Productions 1999)

9. Shining“Eradication Of The Condition” (from IV – The Eerie Cold”, Avantgarde Music 2005)

10. Blaze Of Sorrow“Ma Il Vento Ricordò Il Mio Nome…” (from Echi”, Sun & Moon Records 2012)

Michele “Ordog” Finelli

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