Column N.11 – Primordial & Ungfell (2018)

 

Non una sorpresa il terzo rientro in colonna per gli irlandesi Primordial in sé, vista l’incredibile qualità con cui ci omaggiano ad ogni giro di novità. Questa settimana ci rendono partecipi in anteprima anche della title-track del loro nuovo e anticipato full-length “Exile Amongst The Ruins”, ormai in arrivo tra una decina di giorni per Metal Blade Records. E se “Stolen Years” e “To Hell Or The Hangman” prima di lei ci avevano lasciati stupiti per le loro particolarità, a tratti persino aliene a ciò che ci si aspetta da un vero e proprio singolo dei Primordial, “Exile Amongst The Ruins” ripareggia in qualche modo il conto risultando -pur lontanissima dall’essere prevedibile o prevista anch’essa nella maniera più assoluta- quantomeno già un poco più inquadrabile in un ipotetico canone da parte della band. Andamento Doom, intelligenza lirica, trasporto emozionale di altissimo livello e la grande classe che come al solito non può mancare nelle composizioni dei cinque da Dublino. Anche il video (come vi anticipavamo nella playlist di giovedì, e che potete guardare qui) è di raffinata bellezza nel mostrare una prospettiva diversa e fin troppo spesso dimenticata, o direttamente inconsiderata, delle esistenze in tempo di guerra. Il risultato finale è al solito di difficile descrizione, in un crescendo d’intensità che necessita di qualche ascolto, facendo ormai abbandonare le speranze per un singolone “blood and thunder” adatto alla sua più basilare funzione. Ma in fondo i Primordial ci tengono ad essere inadatti e a fare le cose a modo loro. Ci tengono ad indagare ciò che accade loro attorno, non importa se tramite il passato o il più attuale presente. E non conosco anima viva che li vorrebbe sentir fare qualcos’altro.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Nail Their Tongues”
2. “To Hell Or The Hangman”
3. “Where Lie The Gods”
4.
Exile Amongst The Ruins”
5. “Upon Our Spiritual Deathbed”

6. “Stolen Years”
7. “Sunken Lungs”
8. “Last Call”

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Tornano anche gli svizzeri Ungfell con un’altra meraviglia in serbo per noi, ufficialmente in rilascio il 23 marzo, ovvero settimana prossima, tramite Eisenwald. Vi abbiamo già anticipato più di qualche cosa su “Mythen, Mären, Pestilenz” nel giro dell’ultimo mese e proprio ieri abbiamo pubblicato un’approfondita intervista con Menetekel (se ve la siete persa la trovate subito qui), oltre ad avervi fatti scalpitare per l’uscita del disco con quella “De Türst Und S Wüetisheer” incolonnata in anteprima ormai un po’ di settimane fa. Da qualche giorno non è più da sola, perché a fare il paio ci pensa “Die Hexenbrut Zu Nirgendheim” che porta sul tavolo stregoneria, magia nera e roghi in musica con altri sei minuti di travolgente carica frontale ricca di “urla e blast-beat”, per citare lo stesso il menestrello elvetico; ma si limitasse a questo non si troverebbe qui. Si può infatti aggiungere varietà di perdizione esplosiva, folklore e gusto classico in quantità desiderabile alla formula, con atmosfera magica q.b. e il risultato non cambia: vittoria sicura. Potete provare a scappare, ma non potete nascondervi dalla furia delirante della caccia stregata degli Ungfell.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Raubnest Ufm Uetliberg”
2. “De Türst Und S Wüetisheer”
3. “Oberlandmystik”
4. “
Bluetmatt”
5. “Die Heidenburg”
6. “De Fluech Vom Toggeli”

7. “Die Hexenbrut Zu Nirgendheim”
8. “Guggisberglied”
9. “Der Ritter Von Lasarraz”
10. “Raserei Des Unholds”
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Matteo “Theo” Damiani

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