Weekly Playlist N.40 (2018)

 

Dopo una rassegna di pezzi provenienti per lo più dal passato nell’ultima puntata, la playlist odierna si butta a capofitto nelle novità più succulente del momento. Sono infatti parecchi i ritorni in grande stile avvicendatisi negli ultimi sette giorni, due dei quali già approfonditi in occasione dell’ultima colonna domenicale. Dell’imminente nuovo EP “Resilient” dei redivivi statunitensi Nachtmystium abbiamo già parlato anche qui nelle playlist, quindi poche ciance e via con un altro giro del singolo “Silver Lanterns”. Chi di ciance ne ha in effetti dette davvero poche sono stati i finlandesi Sargeist, che quatti come ratti giovedì scorso hanno rilasciato a sorpresa un nuovo full-length intitolato “Unbound“, da cui abbiamo pescato l’arrembante “The Bosom Of Wisdom & Madness”. Ma il nome che forse più di tutti attendevamo al varco era ovviamente quello del kommando più pazzoide di Francia. Tra videoclip dal sapore ormai holliwoodiano e scorribande in quel di Kiev con gli amichetti di Militant Zone, Famine ha trovato finalmente il tempo per un nuovo album dei suoi Peste Noire. Ancora nessun dettaglio del disco che arriverà non oltre dicembre sembra essere stato rivelato, ma in compenso l’inquilino della chaise-dyable ci ha concesso l’ascolto dell’inedito “Aux Armes” per la gioia dei blackster (anche quelli) dal saluto facile. Ma i Peste Noire non sono gli unici francesi con nuovo materiale in uscita e visioni politiche lor modo radicali, tanto che settimana scorsa i Baise Ma Hache hanno pubblicato ufficialmente “F.E.R.T.”, il loro quarto disco. E siccome noi italiani in certe cose non siamo per niente da meno, ecco dunque “Furia Francese” dove il gruppo transalpino viene raggiunto dietro il microfono da un certo Colonnello. Il frontman dei Frangar non è tuttavia l’unica voce italiana che ascolteremo in questa playlist, poiché una delle più oscure entità del Black Metal nostrano sembra in procinto di tornare alla luce contro ogni aspettativa. Si tratta dei Funeral Oration, il cui come-back album “Eliphas Love” è stato annunciato per il prossimo anno, un’attesa nemmeno così eccessiva visto che il gruppo non dava segni di vita solo dal 1996; anno di rilascio del loro primo ed a breve penultimo full-length “Sursum Luna” che ci apprezziamo con la lunga title-track.
Mentre gongolate all’idea di tanta nuova musica provate anche a buttare un occhio al menù laterale (qui sopra a destra) della nostra home… Potreste notare una certa copertina fare capolino un paio di volte. “Lifehunger” dei norvegesi Vreid, come avrete notato, ha avuto a dir poco successo in redazione, tanto che è stato eletto martedì disco della settimana corrente (dopo la nomina di disco del mese di settembre), con una recensione atta a sviscerarne le molteplici sfaccettature. Se quello che cercate è il Black Metal più gagliardo e d’impatto, “Sokrates Must Die” sarà probabilmente la vostra traccia preferita dell’album (e di questa playlist).
Se invece avete un debole per sonorità più strambe non dovreste perdervi gli anniversari di questa settimana, perché un paio di debutti abbastanza stellari sono a quanto pare usciti già tre lustri fa. E non ho scelto la parola “stellari” a caso, dato che uno di loro è il primo full-length degli svizzeri Darkspace. Chi li conosce sa a cosa andrà incontro, mentre chi fosse ancora ignaro del loro operato si goda un viaggio tra gli orrori dell’universo sulle note della traccia di apertura “Dark 1.1”. Ma anche le foreste della Norvegia non sono certo i luoghi più raccomandabili in cui trovarsi, come ci confermano gli Ásmegin del 2003 nel loro primo opus “Hin Vordende Sod & Sø” : con i suoi violini stregati e i suoi intrecci vocali, “Til Rondefolkets Herskab” è da sola il manifesto di una gemma ancora oggi nascosta del Folk nordico. Come vuole ormai la tradizione, chiudiamo questa playlist con una doppietta di ascolti recentemente venuti giù dalle mensole dei nostri redattori: dal recente passato giunge la malinconica “In The Gutter Of This Spring” dei tedeschi Empyrium, contenuta nel loro quinto ed ultimo album “The Turn Of The Tides” del 2014; se invece preferite un po di sana violenza rivestita da svolazzi di tastiera, i finlandesi Barathrum sapranno certamente accontentarvi con “I Am Very Possessed”, dritta dritta dal loro sesto diabolico parto “Okkult” del 2000.
Un’altra selezione di dieci brani (tutti del nuovo millennio, vorrei far notare) si appresta così a finire nelle vostre cuffie, nella speranza che possa farvi trovare qualcosa che faccia al caso vostro. Qualora non fosse così, armatevi di pazienza e attendete altri sette giorni. O magari anche meno se siete lettori assidui di queste pagine.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Nachtmystium“Silver Lanterns” (from Resilient (EP)”, Prophecy Productions 2018)

2. Funeral Oration“Sursum Luna (Funesta Trilogia)” (from Sursum Luna”, Avantgarde Music 1996)

3. Darkspace“Dark 1.1” (from Dark Space I”, Haunter Of The Dark Records 2003)

4. Ásmegin“Til Rondefolkets Herskab” (from Hin Vordende Sod & Sø”, Napalm Records 2003)

5. Peste Noire“Aux Armes” (from Aux Armes (Single)”, La Mesnie Herlequin 2018)

6. Vreid“Sokrates Must Die” (from Lifehunger”, Season Of Mist Records 2018)

7. Baise Ma Hache“Furia Francese” (from F.E.R.T.”, Hammerbolt Productions 2018)

8. Sargeist“The Bosom Of Wisdom And Madness” (from Unbound”, World Terror Committee 2018)

9. Empyrium“In The Gutter Of This Spring” (from The Turn Of The Tides”, Prophecy Productions 2014)

10. Barathrum“I Am Very Possessed” (from Okkult”, Spinefarm Records 2000)

Michele “Ordog” Finelli

 

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