Weekly Playlist N.34 (2022)

 

Per quanto possa contare nel grande schema delle cose terrene, va detto che negli ultimi giorni c’è stato un bell’avvicendamento di conferme discografiche atte quasi a sopperire al continuo vivacchiare di questi oscuri lidi sonici negli ultimi tempi, con Høstsol, Satanic Warmaster ed altri nomi per lo meno di spicco a fissare release date per i rispettivi parti. Chiaro che per la maggior parte di essi si parla ormai di 2023, motivo per cui anche l’appuntamento di oggi, almeno nella sua declinazione più informativa, tratta di tre frammenti d’anteprima del prossimo anno su cui è necessario, se non vitale, tenere tuttavia alta l’attenzione a cominciare, manco dovremmo specificarlo, dal comeback rigorosamente dopo tre anni di (relativo) silenzio degli immarcescibili Enslaved. Annunciato a suon del qui introduttivo singolo “Congelia”, il prossimo Heimdal” sarà nelle nostre avide mani a partire dal terzo dì di marzo per portarci in un altro di quei nove e più mondi che i norvegesi solcano dall’inizio di tutto, e che nelle loro infinite contraddizioni e complessità sono senz’altro meglio di quello in cui tocca di vivere a noi. A variare l’offerta saranno inoltre in campo già da gennaio gli ellenici Thy Darkened Shade, fuori il 10 col secondo ricettacolo di incubi Liber Lvcifer II: Mahapralaya” del quale già possiamo subodorare lo zolfo nell’antipasto “Into Eerie Catacombs”, oppure i finlandesi …And Oceans che con le molteplici sfumature di “Likt Törnen Genom Kött” terminano il classico ciclo seasonofmistiano di tre anteprime prima di pubblicare, loro invece il 15, l’intero As In Gardens, So In Tombs”. Tris di singoli contemporanei chiama tris di classici del passato, o anche solo di album che non possiamo non avere nel cuore dopo gli anni spesici sopra; e difatti ecco che sin da subito dopo i capifila norvegesi saltano fuori due perle datate 1997 di nome Songs Of Moors & Misty Fields” e Far Beneath The Sun”; e poco importa se avete un debole per quei quieti paesaggi dipinti dagli Empyrium o magari siete più tipi da chitarre distorte e gole raschiate come i Malignant Eternal, perché tanto sia per “Mourners” che per “Prelude To Inferno?” il tasto skip è momentaneamente disabilitato. A cotanto splendore seguono, di cinque anni sul calendario ma di molte meno miglia di distanza sull’atlante, quei bravi picciotti dei Nazgûl i quali nel 2002 dimostrano che, se certi suoni te li senti dentro dalla nascita, allora la provenienza è solo un dato insignificante: lo fecero donando all’Italia il De Expugnatione Elfmuth” ancora oggi tra i più fulgidi capolavori del genere a queste latitudini, scrigno di meraviglie del calibro di “Legio Draconorum Orkian” che qualunque appassionato nostrano dovrebbe saper apprezzare. Ancora voglia di Scandinavia? Basta attendere un attimino e ci si trova tra due recuperi scelti più a sentimento, incastrati nel ventennio che intercorre tra “raunijaR”, traccia omonima dell’ottimo lavoro messo in commercio nel 2015 dai norreni Helheim, e la ferale “En Sång Från En Pestbesmittad Grav” con cui nell’anno di grazia 1995 si apriva il debutto degli svedesi Nåstrond Toteslaut”, già ampiamente consigliati su queste pagine virtuali ma sempre meritevoli di un ripasso. A questo punto, per farvi un dispettino ma anche per chiudere la partita col giusto tono mortifero che tanto piace a noialtri sprizzagioia, non mancano che i due dischi della settimana messi l’uno accanto all’altro agli sgoccioli di questa playlist, e che senz’altro avrete recuperato anche solo per far contento chi ci mette l’impegno di farci pure le recensioni sopra. “Memento, Homo…” dei Gevurah e “Dødens Aperitiff” dei Kampfar sono i titoli dei rispettivi pezzoni, mentre per quelli dei full da cui sono estratti basta tirare fuori la testa dal buco, o dai dibattiti su Metallica e Pantera nel 2022.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Enslaved“Congelia” (from Heimdal”, Nuclear Blast Records 2023)

2. Empyrium“Mourners” (from Songs Of Moors & Misty Fields”, Prophecy Productions 1997)

3. Malignant Eternal“Prelude To Inferno?” (from Far Beneath The Sun”, Napalm Records 1997)

4. Thy Darkened Shade“Into Eerie Catacombs” (from Liber Lvcifer II: Mahapralaya”, World Terror Committee 2023)

5. …And Oceans“Likt Törnen Genom Kött” (from As In Gardens, So In Tombs”, Season Of Mist Records 2023)

6. Nazgûl“Legio Draconorum Orkian” (from De Expugnatione Elfmuth”, Elegy Music 2002)

7. Helheim“raunijaR” (from raunijaR”, Dark Essence Records 2015)

8. Nåstrond“En Sång Från En Pestbesmittad Grav” (from Toteslaut”, Napalm Records 1995)

9. Gevurah“Memento, Homo…” (from Gehinnom”, Profound Lore Records 2022)

10. Kampfar“Dødens Aperitiff” (from Til Klovers Takt”, Indie Recordings 2022)

Michele “Ordog” Finelli

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