Weekly Playlist N.29 (2022)

 

Come da miglior tradizione per quanto concerne il nostro nerissimo settore di competenza, basta una minima flessione delle temperature per farci risalire il bisogno di musica oscura, persino dopo un’estate narcolettica e piatta come quella alla quale siamo appena sopravvissuti.
Attualmente, oltretutto, non potremmo essere più lieti della caterva di anteprime piovutaci in testa, data la speculare scarsità di anniversari a cui fare i migliori auguri durante le ultime due settimane. Due sole infatti le grandi opere ricordate in questi giorni per i motivi prettamente anagrafici, lontane sì nell’asse spazio-temporale eppure accomunate dal bisogno fisiologico dei loro padri di spostare qualche metro più in là i paletti della creatività nell’estremo, specialità in cui nel tempo hanno eccelso tanto i norreni Solefald così come i transalpini Blut Aus Nord: se difatti i primi nel 1997 aprivano la loro sfavillante carriera con una delle loro prove più celebri ed indimenticabili, ossia quel The Linear Scaffold” che conteneva una cosetta quale “Countryside Bohemians” ma di cui dovreste rimembrare a memoria ormai ogni passaggio, nel 2012 era invece la truppa di Vindsval a chiudere un percorso durato ben oltre un anno e culminante negli scenari ultraterreni di 777 – Cosmosophy”, specie nella suo diciassettesima e penultima epitome.
Quindici gelidi inverni separano dunque questi due importantissimi platter ad oggi entrambi venerati dagli estimatori delle più tetre avanguardie, e tuttavia nessuno dei due gruppi avrebbe potuto sorgere da nient’altro se non dal fumo tossico seguito alle appena precedenti detonazioni di terrorismo sonico, tra cui vi fu nel ’95 uno sconvolgente EP pioneristico ieri e tremendamente attuale oggi, non certo solo per le ordalie catturate sui suoi tre movimenti da una formazione all-star come se ne son viste poche nel genere. Con l’infinita conoscenza virtuale a portata di mano in molti sapranno già i nomi dei quattro cavalieri dell’apocalisse ribattezzatisi Zyklon-B e sentiti in azione su Blood Must Be Shed”, ma non è improbabile che anche gli espertoni di Norvegia e dintorni necessitino di un ripassino a ritmo di “Warfare”: autentico manifesto della vocazione incendiaria quanto del sincretismo tra Emperor e Dødheimsgard gestito a meraviglia da questi artiglieri scandinavi.
La doppietta di ricorrenze accompagnata da un così amaro contorno preparato sulle mensole della redazione non è certo sufficiente a levare dagli stomaci l’appetito per altra carne morta, e se stavolta la carcassa è un pochino meno stagionata allora tanto di guadagnato, non è vero? Come d’obbligo la sezione di playlist dedicata alle novità non può che aprirsi con l’invito a tenere d’occhio il calendario e rinfrescarvi la memoria riguardo le prime bombette autunnali previste per fine mese, magari mentre vi rifate le orecchie con la “Kingdom” che quei miti degli Enslaved hanno regalato ai fan; perché in fondo un semplice singolo dei fantasisti norvegesi vale un album dell’80% della concorrenza, col restante 20% ovviamente rappresentato anche dalle altre combriccole che trovate ora elencate qui sotto e tra poco a tutto volume nelle vostre cuffie. Ottobre ad esempio ha già schierato le forche caudine grazie ai piccantissimi esordi di Ateiggär e Daeva, i quali ci attendono sogghignanti facendo rimbombare le rispettive preview “Die Nacht Droht Fyschter Mir” ed “Arena At Dis”; agli svizzeri volanti bastano in realtà i trionfi ottenuti in altre battaglie per non farci veder l’ora di assaporare Tyrannemord” non appena sarà il 28, mentre invece la milizia a stelle e strisce al debutto il 14 deve lavorare ai fianchi per guadagnare l’attenzione dei grezzoni stufi dei ripuliti Deströyer 666, ed ai quali è consigliato pertanto un giro a bordo di Through Sheer Will And Black Magic”. In uscita invece il 21 e lontani sia dall’occultismo alchemico dei primi sia dal fantasy intriso di emoglobina dei secondi, i Wesenwille dall’Olanda chiudono la fila mettendo sul tavolo nient’altro che il nero totale dove si confondono tecnica ed atmosfera, disciolte nei nove minuti di “Revelation Of The Construct” in anticipazione all’intero III: The Great Light Above”. Il minutaggio crescente non toglie però spazio all’ultima novità vera e propria, quella di un ritorno su cui è legittimo avere tutti i dubbi e di una title-track che ciononostante si è meritata sin da subito la presenza in scaletta. Soltanto il 9 di dicembre sapremo come hanno reagito al temuto effetto Season Of Mist gli australiani Woods Of Desolation, e qualsiasi sia il risultato noi avremo comunque una gran bella copertina ed una traccia omonima assai toccante, anche solo per aver riascoltato il misterioso D. all’opera. Insomma anche in questo difficile autunno-inverno ci sarà da tenere le orecchie aperte e le bare scoperchiate, nella speranza che gli album di cui vi abbiamo parlato oggi come in altri giovedì tengano il passo ai migliori tra quelli già sul mercato. Quali? Dovreste saperlo, ma nel frattempo cercate sulle vostre piattaforme (sia mai che vi comprate un disco, infingardi) cose come Deathspell OmegaThe Long Defeat” oppure White WardFalse Light”: in fondo è appena finita l’estate, quindi ci sta essere un po’ disorientati.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Solefald“Countryside Bohemians” (from The Linear Scaffold”, Avantgarde Music 1997)

2. Ateiggär“Die Nacht Droht Fyschter Mir” (from Tyrannemord”, Eisenwald Tonschmiede 2022)

3. Daeva“Arena At Dis” (from Through Sheer Will And Black Magic”, 20 Buck Spin Records 2022)

4. Enslaved“Kingdom” (from Kingdom” (Single), Nuclear Blast Records 2022)

5. Deathspell Omega“Eadem, Sed Aliter” (from The Long Defeat”, Norma Evangelium Diaboli 2022)

6. Wesenwille“Revelation Of The Construct” (from III: The Great Light Above”, Les Acteurs De L’Ombre Productions 2022)

7. Blut Aus Nord“Epitome XVII” (from 777 – Cosmosophy”, Debemur Morti Productions 2012)

8. Woods Of Desolation“The Falling Tide” (from The Falling Tide”, Season Of Mist Records 2022)

9. Zyklon-B – “Warfare” (from Blood Must Be Shed”, Malicious Records 1995)

10. White Ward“False Light” (from False Light”, Debemur Morti Productions 2022)

Michele “Ordog” Finelli

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