Weekly Playlist N.37 (2021)

 

Allergico com’è ad ogni tipo di polemica che non scaturisca dall’incapacità di qualche strumentista troppo esaltato dall’imbonitore di turno, lo staff di Pagan Storm Webzine lascia volentieri ad altri il compito di decidere se sia più eticamente corretto vedere i concerti da alzati oppure seduti, e anzi non vede l’ora di una settantanovesima ondata per togliersi del tutto il pensiero e tornare a disquisire di musica suonata coi quattro folli che ancora ci prestano attenzione. Del resto, in un plot twist prevedibile ma oltremodo gradito, la collezione autunno-inverno si prospetta come la più ricca dell’anno in corso, ma prima di passarne in rassegna gli ultimi ritrovati la redazione propone due antipastini alla norvegese che male non possono certo fare, ma che anzi potrebbero portare bene ad una terra dei fiordi sulla quale nutriamo grandi speranze nel periodo fra ottobre e novembre: in attesa di quel paio di dischetti per ora osservati col binocolo, noi vi passiamo intanto i turbolenti Malignant Eternal di “The Reaper”, estratta dal secondo full-length del 1997 Far Beneath The Sun”, e poco più indietro i Perished pure loro col proprio sophomore, il Seid” del 2003 ricordato con la poco poco enslavediana “Dance Of The Elves”. Rapido e per niente indolore, l’uno-due introduttivo lascia spazio ad un poker di novità precipitatesi in soccorso del vostro tempo libero, a partire da un’accoppiata sui generis che movimenterà il fine settimana di qualunque discepolo uscendo tra non più di ventiquattro ore. Gli estimatori del fomentus teutonicus che non intendono accontentarsi dei Waldgeflüster si segnino in fretta il nome dei Surturs Lohe, perché la title-track del nuovo Wielandstahl” si ricorda persino in un mese nel quale di roba bella ce n’è stata eccome; se invece è l’introspezione condita da fuliggine d’oltretomba ciò che andate cercando allora beccatevi i Vortex Of End dalla Francia, piombati nel calendario con l’annuncio del quarto album Abhorrent Fervor” ed il rilascio del mefitico singolo “Sovereign Wrath”. Tra questi, Aorlhac e chi sapete voi, durante settembre non sono insomma mancate le scosse da Oltralpe né d’altra parte mancheranno successivamente, con gli Hegemon lì a spiarci in attesa di mollare il bottino l’8 di ottobre senza tuttavia lesinare troppo in gestione dell’hype: dovesse servire un terzo motivo per aspettare col fiato sospeso Sidereus Nuncius”, i cinque di Montpellier ce lo forniscono sotto le fattezze di “Heimarménè”, ultima chiamata prima che il treno lasci la stazione. Il 29 dello stesso mese torneranno infine a trovarci i marpioni finnici Havukruunu, la cui fanbase rimasta fedele dopo certi spiacevoli ribaltoni sarà omaggiata di una raccolta di vecchie composizioni rimesse a nuovo in arrangiamenti e registrazione, intitolata Kuu Erkylän Yllä” e presentata in anteprima sempre dalla titolo-traccia. Or quindi, di rimedi alla fame chimica delle vostre orecchie ne avete già parecchi, ma siamo certi che tra di voi qualche scriteriato abbia voglia di farsi venire gli occhi rossi e gonfi leggendo i nostri giri di parole opinabili e parziali quanto si vuole, ma pensati unicamente per filtrare solo il meglio offerto dalle profondità del panorama estremo. Giusto un paio di giorni fa abbiamo mandato in stampa un bell’esempio del nostro marginale ma solido contributo alla causa, mentre gli uffici di Darkest Past si sono divisi tra laconico silenzio sulle due ricorrenze targate 2001 e sacrosanta esaltazione per quelle del 2011. Culto del nuovo oppure singolare casualità, meglio affrettarsi a rendere il giusto merito ai Solefald di Pills Against The Ageless Ills” e ai Finntroll dello storico Jaktens Tid”, lavori che dopo vent’anni e destini diametralmente opposti mantengono il fascino di sempre grazie alla dinoccolata “Anti-City Strategy” e alla botta su “Krigsmjöd”; dieci anni e non sentirli invece per Bulloni Granate Bastoni” dei Frangar e Bluostar” dei Fyrnask, opere che in così poco tempo si sono imposte a tal punto da rendere possibili delle trattazioni esaustive vergate dalle nostre dita callose, e da riscorrere mentre la playlist odierna si esaurisce sulla bordata “Nero Settembre” e sulle note ipnotizzanti, manco a dirlo, dell’omonima “Bluostar”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Malignant Eternal“The Reaper” (from Far Beneath The Sun”, Napalm Records 1997)

2. Hegemon“Heimarménè” (from Sidereus Nuncius”, Les Acteurs De L’Ombre Productions 2021)

3. Perished“Dance Of The Elves” (from Seid”, Displeased Records 2003)

4. Surturs Lohe“Wielandstahl” (from Wielandstahl”, Einheit Produktionen 2021)

5. Solefald“Anti-City Strategy” (from Pills Against The Ageless Ills”, Century Media Records 2001)

6. Vortex Of End“Sovereign Wrath” (from Abhorrent Fervor”, Osmose Productions 2021)

7. Finntroll“Krigsmjöd” (from Jaktens Tid”, Spikefarm Records 2001)

8. Frangar“Nero Settembre” (from Bulloni Granate Bastoni”, Lo-Fi Creatures Records 2011)

9. Havukruunu“Kuu Erkylän Yllä” (from Kuu Erkylän Yllä”, Naturmacht Productions 2021)

10. Fyrnask“Bluostar” (from Bluostar”, Temple Of Torturous Records 2011)

Michele “Ordog” Finelli

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