Weekly Playlist N.37 (2020)

 

A consultare fino allo scorso weekend il nostro calendario ufficiale delle uscite, qualche anima prava avrebbe benissimo potuto ipotizzare un leggero calo dopo un settembre deflagrante ed un ottobre a dir poco aureo (per quel che si prospetta, almeno). Poi però in redazione è arrivata prima una misteriosa foto minatoria spedita dagli Akhlys e recante in calce la data 14 dicembre, e poi addirittura la title-track di quello che dal 6 novembre sarà conosciuto come il nuovo album dei Beltez: siamo forse degni di chiedere altro? Basta dare un’occhiata anche svogliata a quella che ormai si spaccia per critica Black Metal in Italia -come nel resto del mondo- per capire che non è proprio il caso, ma del resto il bello di questo genere è sempre stato il suo pasteggiare sulle maldestre miserie dell’umanità, vuoi per esorcizzarle oppure per esaltarle; e di miseria psicologica, cognitiva e relazionale ne troviamo a bizzeffe sia in “Tides Of Oneiric Darkness”, dal fetido secondo parto (primo effettivo –BlackMetal) degli statunitensi The Dreaming I”, sia nell’ultimo monito lanciatoci dai tedeschi ed intitolato “A Grey Chill And A Whisper” e di cui possiamo ascoltare la title-track in anteprima. Si tratta di due ritorni che da soli basterebbero probabilmente a rendere maestosa qualsiasi playlist al mondo, ma siamo fieri di annunciare che pure questa settimana c’è materiale fresco sufficiente per metà dei loculi approntati dagli scavafosse di Pagan Storm Webzine, sempre pronti a sporcarsi le mani, la morale e soprattutto la coscienza pur di dare forma ai vostri incubi in decibel: è ad esempio sul mercato da pochi giorni ma sta comunque già lasciando un’ottima impressione di sé Where The Word Acquires Eternity”, un altro saggio della bravura degli ucraini Khors nella composizione di canzoni eleganti le quali però non rinunciano a qualche scatto di nostalgica iracondia, come ad esempio la traccia di chiusura “Beneath The Keen Edge Of Time”. Per domani è invece fissata la release date dell’esordio del progetto francese Crépuscule D’Hiver, il cui lungo titolo Par​-​Delà Noireglaces Et Brumes​-​Sinistres” riesce a non far sembrare poi così bislacca l’idea di scegliere gli undici trionfali minuti di “Le Souffle De La Guerre” come anteprima, né tantomeno di farci un video apposito. Andiamo avanti con le one-man band in rampa di lancio e assicuriamo la gentile clientela che nessuna donna è stata malmenata durante la preparazione della presente raccolta: i Leviathan che state ascoltando sono difatti quelli svedesi, facenti capo a Phycon ed intenti a rovesciare sul pianeta l’oscurità imperante in Förmörkelse”, sophomore record in arrivo il 12 ottobre e dal quale vi è pervenuta l’opener “Avgrundens Återsken”. La conclusione della quarta carrellata consecutiva di gran bei rumori editi nel 2020 giunge infine al termine con la riproposizione di “Yggdrasil”, tratta dalla più recente scampagnata dei Forndom nei boschi del grande nord trasposta nei solchi di Faþir”.
Le novità saranno anche finite, ma la quantità di musica eccezionale sotto le stelle non si è certo esaurita e vi farà ballare tutti quanti facendovi scordare gli affanni ed il logorio della vita moderna; e per riempire la pista come nemmeno i Boney M a fine anni ’70 abbiamo i loro sicuri estimatori Hate Forest a dare ulteriore lustro alla bandiera ucraina. Avendovi già introdotti all’ultimo full-length dei Khors, per stavolta anche noi redattori risaliamo al passato scomodo di un artista manco fossimo degli aristocratici studenti di sociologia, rispolverando il debutto del 2001 The Most Ancient Ones” in cui lo stesso Khaoth incontrato poc’anzi programmava la frastornante batteria elettronica che potete sentire in “To The Thickets And Swamps”.
Le ginocchiate nel bassoventre equamente distribuite dai bravi ragazzi di Kharkiv non sono però che l’antipasto per la tripletta da knockout istantaneo composta da ricorrenze clamorose, e celebrante tre band altrettanto clamorose nonostante le loro identità decisamente speculari. Il percorso di tre passi nel delirio inizia nell’Irlanda del 1995, dove degli ancora imberbi Primordial coniugavano in maniera assai perspicace il suono estremo del periodo alle nascenti tendenze etene grazie all’aspra opera prima Imrama”, il cui soundscape trova eccellente compendio in “Let The Sun Set On Life Forever”. Passano dieci anni esatti, ed ecco che da una Scandinavia data per finita escono due manifesti delle differenti attitudini possibili verso il genere e l’arte in generale: fedeli alla linea da una parte, rinnovarsi o morire dall’altra. Bastano l’eloquentissimo titolo di Fuck The Universe” ed i tre minuti scarsi di “Terni Exustæ: Queen Reaper” per comprendere come si pongano in merito gli svedesi Craft, per i quali riff al fulmicotone e grida demoniache non sono giustamente mai passati di moda. Chi di mode invece ne ha viste tante e ha fatto faville contrapponendosi a quasi tutte sono i norvegesi Arcturus, che con Sideshow Symphonies” davano un’altra volta lezioni di Black Metal o similia spaziale a chiunque si avventurasse in quel filone tanto progressivo e visionario quanto ancora poco frequentato, probabilmente stregato dalla voce ultraterrene di ICS Vortex e dalle iconiche tastiere del genio Sverd nel classico “Shipwrecked Frontier Pioneer” che chiude i giochi e la playlist di oggi.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Hate Forest“To The Thickets And Swamps” (from The Most Ancient Ones”, Supernal Music 2001)

2. Beltez“A Grey Chill And A Whisper” (from A Grey Chill And A Whisper”, Avantgarde Music 2020)

3. Primordial“Let The Sun Set On Life Forever” (from Imrama”, Cacophonous Records 1995)

4. Crépuscule D’Hiver“Le Souffle De La Guerre” (from Par​-​Delà Noireglaces Et Brumes​-​Sinistres”, Les Acteurs De L’Ombre Productions 2020)

5. Forndom“Yggdrasil” (from Faþir”, Nordvis Produktion 2020)

6. Craft“Terni Exustæ: Queen Reaper” (from Fuck The Universe”, Carnal Records 2005)

7. Khors“Beneath The Keen Edge Of Time” (from Where The Word Acquires Eternity”, Ashen Dominion Records 2020)

8. Leviathan“Avgrundens Återsken” (from Förmörkelse”, Nebular Carcoma Records 2020)

9. Akhlys“Tides Of Oneiric Darkness” (from The Dreaming I”, Debemur Morti Productions 2015)

10. Arcturus“Shipwrecked Frontier Pioneer” (from Sideshow Symphonies”, Season Of Mist Records 2005)

Michele “Ordog” Finelli

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