Column N.24 – Tenebrae In Perpetuum & Sur Austru (2019)

 

Un secondo brano in anteprima da “Anorexia Obscura”, nuovo album del ritorno a sorpresa targato Tenebrae In Perpetuum dopo dieci anni di silenzio e assolutamente prossimo a congelare l’estate Black Metal tra poco meno di due settimane, non poteva di certo mancare di essere incluso in una colonna domenicale sebbene la concorrenza da qualche tempo a questa parte appaia più spietata che mai e nonostante l’innegabile enorme affollamento di pezzi estratti e disponibili all’ascolto anticipato da dischi il cui arrivo si prospetta tanto atteso quanto imminente.
Se avete letto quanto detto in occasione dello spiraglio che “Dissonanze Mentali” ha aperto sul disco un mese fa non vi è bisogno di aggiungere poi molto, e “Oscillazione Ipnotica Profonda” dovrebbe essere soltanto (si fa davvero per dire) una gradita conferma sia stilisticamente che qualitativamente parlando: Black Metal deviato, oscuro, tonante, gelido come se ne sente di rado e dai tratti dissonanti conditi ed esacerbati da malatissima (in questo specifico caso dosatissima) elettronica che -con pochi e selezionati rintocchi- va a scandagliare i recessi più sinistri del pensiero e della mente rendendo la musica che ne fuoriesce ancora più distaccata e inumana; grezza e scarna strutturalmente ma capace di rapire fin dal primo ascolto in ipnotica linearità, sia quando rallenta al parossismo in fiumi di vocals sgraziate e malate che quando aggredisce con le ritmiche estreme, impreziosita come non bastasse da un non trascurabile gusto melodico volontarimente sommerso nel coacervo di let-ring disarmonici -eppure- sempre perfettamente inquadrati, taglienti, ma dotati di profondità che vi renderà l’arrivo del quarto full-length del duo italiano ancora più palpabile e vicino. Se siete rimasti affascinati dall’evoluzione mostrata in “Dissonanze Mentali”, “Oscillazione Ipnotica Profonda” non farà che aumentare la vostra curiosità e attesa per l’album.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Dissonanze Mentali
2. “Anorexia Obscura”
3. “Oscillazione Ipnotica Profonda”
4. “L’Epoca Oscura Del Caos”
5. “Nero, Oscuro Concetto Di Assoluto”
6. “Criogenia Letale”
7. “Silicio Freddo”
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Chi, come il sottoscritto e gran parte di cho scrive su queste pagine, ha ricevuto un duro colpo all’improvvisa ed imprevista morte di Gabriel “Negru” Mafa dei Negură Bunget nel 2017, in quanto estimatore della preziosa creatura artistica transilvana, può finalmente tornare ad abbozzare un sorriso in direzione Romania: non solo quel terzo, finale e apparentemente destinato a rimanere incompiuto, capitolo dell’ambiziosa trilogia della band verrà pubblicato presto o tardi in quanto -apparentemente e praticamente- già pronto a suo tempo e con direttive ben precise per le poche parti mancanti, appannaggio comunque dei musicisti sopravvissuti (le registrazioni erano state già effettivamente quasi tutte terminate prima della morte del mastermind e batterista, nonché la musica completamente scritta stando agli aggiornamenti social dell’inizio 2017); ma -e forse soprattutto- i rimanenti membri dell’ultima line-up del gruppo hanno dato vita ai Sur Austru lo scorso anno proprio per poter proseguire il loro viaggio tramite un nuovo inizio. L’unico a non figurare ufficialmente all’appello della fenice è il fu secondo chitarrista, Adrian Neagoe, ma avevamo già avuto modo di introdurre la nuova band capitanata da Tibor Kati lo scorso anno quando vennero per la prima volta in Italia per una manciata di date commemorative dello scomparso Negru e di presentazione del nuovo progetto.
Da quel momento, il disco di debutto che era in lavorazione è stato completato e prodotto: “Metahna Timpurilor” uscirà ufficialmente il 20 settembre per Avantgarde Music. Chi ci segue bene sa che la neonata creatura transilvana non poteva trovare casa migliore e per darne prova il gruppo ha scelto di invitarci nel suo mondo con quella che è -a tutti gli effetti- l’introduzione al disco; “De Dincolo De Munte” è la chiave da inserire nel portone che sigilla il nuovo microcosmo della band e nonostante si riveli già un antipasto assolutamente interessante vi possiamo anticipare che svela solo una minimissima (per non dire irrisoria) parte del potenziale e delle sfaccettature con cui i Nostri hanno scelto di ornare il loro Black Metal atmosferico -fatto di atmosfera vera (occorre dirlo di questi tempi, che non si tratta soltanto di una prevedibile dilatazione di tempi e ritmi)- come c’era da aspettarsi parzialmente sperimentale e assolutamente folkloristico; quel folklore arcano e antico che i Negură Bunget hanno sempre avuto a cuore durante il loro viaggio e che i Sur Austru portano avanti oggi (insieme ai Dordeduh che, oltre a non dovervi mai dimenticare, sono per tutta coincidenza proprio al momento in studio a finalizzare le registrazioni del loro secondo e attesissimo full-length) come fosse una torcia la cui preziosa fiamma è da preservare accesa e guida per coloro con sensibilità incline alla magia che questa illumina. Ciliegina sulla torta è l’approccio decisamente più doomish della neonata band che riprende sicuramente proprio il discorso interrotto ma lo fa da subito con una personalità ed un taglio a sé invidiabili, sorprendendo già nei sei minuti di “De Dincolo De Munte” (che suonano quasi come una piacevole introduzione che lascia presagire altro) e che vi delizierà ancor di più nel resto dell’album. Per ora, ad ogni modo, non vi sveliamo altro che non sia il primo passo di questo nuovo viaggio che vi aspetta.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “De Dincolo De Munte”
2. “Puhoaielor”
3. “Mistuind”
4. “Bradul Cerbului”
5. “Jale”
6. “Dor Austru”
7. “In Timp Vernal”
8. “Jabracie”
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Matteo “Theo” Damiani

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