Column N.11 – The Great Old Ones & Mesarthim (2016)

 

Colpiscono ancora, conquistando più che meritatamente il secondo spazio di una colonna settimanale, i francesi The Great Old Ones.
Solo qualche settimana fa parlavamo di “The Shadow Over Innsmouth”, primo brillante estratto in anteprima di ciò che riserverà il terzo ed atteso full-length dei transalpini (in uscita il prossimo 27 gennaio 2017 tramite Season Of Mist Records): “EOD – A Tale Of Dark Legacy”. Oggi abbiamo il piacere di ascoltare un secondo brano rilasciato nel corso della settimana, decisamente più lento ed introspettivo se paragonato alla furia di chi l’ha preceduto; troviamo sommesse viole in apertura e l’andamento è più sludgy e paludoso, con produzione cristallina e potente a valorizzare una misteriosa composizione snodantesi tra picchi emotivi Doom e distorte accelerazioni progressive sulle cui metriche i testi in lingua d’Albione si stagliano finalmente comprensibili a chiunque. In attesa di poter ascoltare tutto il nuovo lavoro, l’atmosfera triste degli undici minuti di “Mare Infinitum” svelano fin d’ora la grandissima classe con cui la nuova fatica dei The Great Old Ones giungerà verso la sua conclusione.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Searching For R. Olmstead (Introduction)”
2. “The Shadow Over Innsmouth”
3. When The Stars Align
4. “The Ritual”
5. “Wanderings”
6. “In Screams And Flames”
7. “Mare Infinitum”
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/

L’ennesima nuova uscita degli australiani Mesarthim è a totale sorpresa, esclusivamente autoprodotto e (per ora) digitale. “The Great Filter” è il nuovo EP dei figli delle stelle, rilasciato proprio ieri, che si compone di un’unica gargantuesca traccia da ventidue minuti abbondanti in cui il nostro innominato duo si cimenta ancora una volta in un discreto cambio di stile quando non addirittura di genere. Dal Synth-Pop sporcato di grammatica estetica Black Metal in “Isolate” al Black atmosferico dalle tinte cosmiche ed elettroniche di “Absence” (“.- -… … . -. -.-. .”, se preferite), passando per l’ambient elettronico dei lavori minori, arriviamo al riffing stoppato e netto della nuova incarnazione, dalle intuizioni complesse -realizzazione contrariamente di facile fruizione- e melodie catchy allo stesso tempo, in cui si respira un’atmosfera epica ed orchestrale (il paragone con il mondo delle colonne sonore, siano giochi o cinematografia, è lampante) grazie a svariati accorgimenti sinfonici ed una struttura rifuggente la forma canzone nella maniera più definitiva. Anche sotto il mero piano stilistico, l’unico parallelo ravvisabile è con -…., sesto brano del citato nuovo full-length uscito qualche mese fa.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “The Great Filter”
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/

Matteo “Theo” Damiani

Precedente Pagan Storm News: 02/12 - 08/12 Successivo I Concerti della Settimana: 12/12 - 18/12