Weekly Playlist N.33 (2019)

 

E dopo tante peripezie, anche questo bollente mese di agosto sta iniziando a tirare gli ultimi respiri non senza averci regalato un’inaspettata dose di ottima musica – un nuovo novero di dischi che sarà nostro piacere continuare a farvi scoprire tra poco o pochissimo (o un po’ di più) su queste pagine.
Per questo giovedì, invece, vista anche la completa assenza negli ultimi giorni degli anniversari sui quali tanto ci piace blaterare, non possiamo fare altro che imbastire la playlist a partire da una corposa serie di annunci discografici da tenere in particolare a mente se volete farvi trovare pronti dal potenziale meglio del meglio quando arriverà l’autunno; ovviamente, nessuna di queste uscite promesse in arrivo ha fatto scalpore tanto quanto il prossimo rientro in pista degli inossidabili Blut Aus Nord, chiamati ancora una volta a dare prova della loro classe e soprattutto inventiva con il nuovo Hallucinogen” in programma per l’11 ottobre. Stando a comunicati e réclame di sorta, il tredicesimo capitolo della peculiare saga dei visionari teoretici francesi potrebbe stupire anche più del solito perché costituirà una netta cesura con le asperità claustrofobiche e industriali del recente passato in favore di una direzione definita più ariosa, persino più “melodica e progressiva”; complice anche il fatto di avervi fatto ascoltare di recente diverso materiale dagli ultimi anni della band, il vostro confuso ma incuriosito staff ha resettato tutto ed è arrivato per l’occasione fino al 1996 e al lontano Memoria Vetusta I: Fathers Of The Icy Age” per poi schiaffare in apertura un pezzo da novanta come “Slaughterday (The Heathen Blood Of Ours)” e godersene l’epico impatto. Vindsval e compagni non saranno di certo i soli a tornare con un monicker dal passato-presente (e si spera futuro) illustre, poiché il 27 settembre arriverà anche True North”, ultima opera firmata Borknagar (anch’essi rivoluzionati, ma nei ranghi) dacui i norvegesi ci fanno assaggiare la qui inclusa “The Fire That Burns”. Se invece le chitarre pulite non sono propriamente il vostro debole e la voce del buon Vortex vi fa tornare alla mente spiacevoli ricordi a tema Dimmu Borgir, allora i simpatici Aegrus potrebbero essere una valida alternativa, sempre a partire dall’11 ottobre grazie al loro terzo full-length In Manus Satanas”: che siate o meno familiari con il lavoro dei giovani finlandesi, anche un solo ascolto al rifferama portato avanti nel singolo “Nemesis” potrebbe essere sufficiente ad irretirvi nella loro tela di filo spinato arrugginito (prodotta da niente-popò-di-meno-che la nostra amata conoscena Trollhorn, che ormai si diletta sempre più frequentemente dietro alla consolle per gruppi connazionali, e che non stiamo nemmeno a presentarvi). Meno diretti alla giugulare ma comunque da non farsi sfuggire, specie se siete fan di quello a cui in ambito Black Metal e limitrofi ha saputo contribuire la signorina Audrey Sylvain (tra Peste Noire, Amesoeurs e collaborazioni minori), sono gli Asphodèle: progetto nuovo di zecca comprendente anche Spellbound degli Aorlhac e qualche amico ospite degli Au Champ Des Morts il cui debutto Jour Pâles” uscirà il primo di novembre e comprenderà la già disponibile “Gueules Crasses”.
Di novità in novità, oltre alle gustose anticipazioni del prossimo autunno, la raccolta di pezzi proposta oggi ne offre anche un paio dalla Fortezza Europa forse ad oggi passate un pelo inosservate: la Polonia si è fatta sentire sul serio anche grazie a Kosmicide”, sophomore record dei Deus Mortem da cui ci spariamo la versatile “The Destroyer”, mentre i paesaggi mozzafiato della Svezia hanno trovato un discreto commento musicale grazie ai Wormwood e al nuovo Nattarvet” di cui ritroviamo la valida “I Bottenlös Ävja”.
Dopo questa enorme carrellata di nuovo materiale, restano giusto quattro slot disponibili e tutti da occupare con qualcosa di più datato che però non ha mai abbandonato per troppo tempo le casse della redazione. Qualcosa come ad esempio l’opera prima dei Wolfhetan, Entrückung”, sganciata sul mondo nell’ormai lontano 2006: sperando che il terzo attesissimo album arrivi finalmente prima o poi, l’esordio dei tedeschi continua ad ammaliare i suoi (forse pochi ma decisamente buoni) adepti con brani complessi e camaleontici quali “Sturmwind” qui incluso. Desiderate invece qualche prodotto di casa nostra, magari anch’esso sconosciuto ai più per via della sua stravaganza musicale e soprattutto estetica? Non servono allora altri motivi per permetterci di sottoporvi l’ascolto di “The Ancient Punisher”, tratta dal debut album The King Of Angels In The Abyss” dei torinesi Tronus Abyss datato 1998; chiunque sia questo antico punitore (chi scrive è indeciso tra il fonico addetto al mixing e il disegnatore autore dell’artwork), la singolarità di questa piccola perla italica eccessivamente dimenticata e negata restituisce in realtà egregiamente i segni del suo tempo-spazio, nonché l’attitudine di orgogliosa autoproduzione e del più totale fai da te, e potrebbe essere senza dubbio motivo di riscoperta od orgoglio locale (per qualcuno di voi, e del Theo a cui piace molto). Chi non ha poi mai celato l’amore per la propria patria e per il suo patrimonio folkloristico sono i Månegarm, il cui indimenticato sesto lavoro Nattväsen” compierà dieci anni tra qualche mese; nell’attesa di festeggiarne l’anniversario in maniera più consona e regolare, lo staff non ha comunque saputo resistere al richiamo di una “Vetrarmegin” oggi schierata in quasi-chiusura (proprio dopo la prestazione dello stesso signor Grawsiö come ospite anche nel pezzo dei Wormwood). A chiudere realmente la playlist dopo la solita prova di forza degli svedesi abbiamo invece, per contrasto, un bel commiato acustico firmato Sol Invictus ed intitolato “In The West”, dal classico dei britannici (e del suo genere) Death Of The West”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Blut Aus Nord“Slaughterday (The Heathen Blood Of Ours)” (from Memoria Vetusta I: Fathers Of The Icy Age”, Impure Creations Records 1996)

2. Wolfhetan“Sturmwind” (from Entrückung”, Irminsul Records 2006)

3. Borknagar“The Fire That Burns” (from True North”, Century Media Records 2019)

4. Aegrus“Nemesis” (from In Manus Satanas”, Saturnal Records 2019)

5. Tronus Abyss“The Ancient Punisher” (from The King Of Angels In The Abyss”, Pagan Moon Records 1998)

6. Deus Mortem“The Destroyer” (from Kosmicide”, Terratur Possessions 2019)

7. Asphodèle“Gueules Crasses” (from Jour Pâles”, Les Acteurs De L’Ombre Productions 2019)

8. Wormwood“I Bottenlös Ävja” (from Nattarvet”, Black Lodge Records 2019)

9. Månegarm“Vetrarmegin” (from Nattväsen”, Regain Records 2009)

10. Sol Invictus“In The West” (from Death Of The West”, Tursa Records 1994)

Michele “Ordog” Finelli

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