Weekly Playlist N.27 (2020)

 

L’implacabile canicola estiva non accenna a darci tregua, ma la sua aggressività è la stessa di un animale braccato: accorciando il ritardo accumulato dalla precedente puntata, il reportage dedicato a quanto di meglio arrivato durante giugno ha difatti evidenziato l’ottima riuscita di alcuni lavori dalla cifra stilistica più saldamente legata al freddo, all’isolamento psico-fisico e a tutte le altre belle cose che ci fanno amare questa musica anche dopo anni di ascolti.
Com’è giusto probabilmente che sia sono stati gli inglesi Fellwarden a primeggiare grazie alla magnificenza del loro Wreathed In Mourncloud”, ribadita in questa sede dalla maestosa traccia omonima, mentre una seconda posizione qualitativamente a dir poco ravvicinata se l’è presa l’ermetico-elvetico Wintherr pubblicando Im Wald”, indicato dagli esperti come punto più alto mai raggiunto dalla sua creatura Paysage D’Hiver ed oggi celebrato dalla presenza de “Le Rêve Lucide”. Vietato scordarsi poi degli Aversio Humanitatis, entità abbastanza giovane ma già di primo piano nel non troppo affollato panorama iberico giunta al suo sophomore proprio lo scorso mese: con le sue chitarre intrise di fuliggine e con macigni tipo “The Presence In The Mist” in scaletta, Behold The Silent Dwellers” farà sicuramente faville tra gli amanti delle stortezze sonore, altrimenti non si spiega il suo inserimento nella rassegna dello scorso weekend. No?
Questo per quanto riguarda giugno, ma come saprete qualcuno di molto in alto ha di recente allungato lo stato di emergenza nazionale fino a fine anno. Scelta a nostro parere del tutto condivisibile, visto che non solo la Finlandia ha confermato il ritorno degli Impaled Nazarene a dar manforte ai compagni di ventura Finntroll, ma pure la Norvegia ha finalmente ufficializzato il giorno tanto atteso: il prossimo 2 ottobre vedrà infatti la venuta di Utgard”, l’ultima creazione dei sublimi Enslaved anticipata da un nuovissimo singolo intitolato “Jettegryta”, che trovate in chiusura di playlist a spiegarvi in cinque minuti perché dovreste davvero essere felici di ascoltare questa gente. Accanto alla sempre affidabile vecchia guardia d’élite l’autunno promette anche esordi infuocati come Det Besegrade Lifvet”, prima prova degli svedesi Lifvsleda prevista per l’11 settembre e che, in piena opposizione ai veterani norreni prima menzionati, apre la selezione odierna con le fiammate di “Intet”.
Non appena placatasi la furia dell’imberbe duo nordico, le mosche non solo pasteggiano coi corpi lasciati sul campo ma introducono anche la letale quaterna di consigli redazionali che siete invitati a seguire per migliorare il vostro rapporto con voi stessi e con gli altri: se vi sentite stressati e siete sul punto di aggredire fisicamente il primo che passa, allora chiudete gli occhi e purgate il vostro spirito con un uno-due tedesco perfetto per alleggerire la tensione: i compianti Lunar Aurora e Nagelfar faranno da corretto sottofondo ai vostri pensieri di morte violenta prima con la morbosa “Der Tag” (Zyklus”, 2004) e poi con la stordente “Fäden Des Schicksals” (Virus West”, 2001). Mentre però questi due nomi non dovrebbero certo suonare nuovi ai lettori più fedeli, la chicca ve la offriamo citando gli Avzhia, band messicana di cui si ricorda un full-length uscito addirittura nel 1996 e parecchio al passo coi tempi, quantomeno considerata la provenienza, intitolato Dark Emperors” e da cui oggi ascoltiamo “Empire”. Non è invece una novità la meraviglia provata dai redattori di fronte ad una qualsiasi pubblicazione griffata October Falls, nel 2020 tanto quanto nel 2008. Per questa ragione lo stupendo spaccato di poesia finnica che state ascoltando altro non è che la terza parte del secondo album in studio The Womb Of Primordial Nature”, ma probabilmente già lo sapevate – proprio come saprete che ieri abbiamo fatto gli auguri all’EP che, venticinque anni fa esatti, diede inizio alla carriera dei norvegesi Carpathian Forest. Through Chasm, Caves And Titan Woods” rimane un’uscita fondamentale a prescindere da quanto combinato dai suoi autori negli anni a venire, ed il malessere di cui è impregnata “Journey Through The Cold Moors Of Svarttjern” suona ancora oggi più autentico che mai nel marasma della playlist odierna.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Lifvsleda“Intet” (from Det Besegrade Lifvet”, Shadow Records 2020)

2. Lunar Aurora“Der Tag” (from Zyklus”, Cold Dimensions Records 2004)

3. Paysage D’Hiver“Le Rêve Lucide” (from Im Wald”, Kunsthall Produktionen 2020)

4. Nagelfar“Fäden Des Schicksals” (from Virus West”, Ars Metalli Records 2001)

5. Fellwarden“Wreathed In Mourncloud” (from Wreathed In Mourncloud”, Eisenwald Tonschmiede 2020)

6. Avzhia“Empire” (from Dark Emperors”, Storm Productions 1996)

7. Carpathian Forest“Journey Through The Cold Moors Of Svarttjern” (from Through Chasm, Caves And Titan Woods” (EP), Avantgarde Music 1995)

8. October Falls“III” (from The Womb Of Primordial Nature”, Debemur Morti Productions 2008)

9. Aversio Humanitatis“The Presence In The Mist” (from Behold The Silent Dwellers”, Debemur Morti Productions 2020)

10. Enslaved“Jettegryta” (from Utgard”, Nuclear Blast Records 2020)

Michele “Ordog” Finelli

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