La corsa del pianeta Terra verso la più completa distruzione aumenta di buon passo ogni settimana, con sommo giubilo degli spiriti irrequieti i quali, vedendo la fine avvicinarsi, possono almeno consolarsi al pensiero di portare con sé dall’altra parte il resto dei parassiti che ci hanno condannato. Frattanto, in attesa dunque della prossima calamità naturale in voga nelle vostre zone o magari di una bella pioggia di missili sui vostri tetti, Pagan Storm Webzine si fa trovare pronta pure questa settimana ed inizia le danze in punta di piedi con due ripescaggi fuori programma, aventi le fattezze della “Hymn Of The Ancient Misanthropic Spirit Of The Forest” la quale apriva (anche) lo storico esordio dei Lord Belial di nome “Kiss The Goat” e la “Summoning The Rain” che invece fa terra bruciata ogni volta che si rimette nel lettore il grande “Autumn Aurora” dei Drudkh. Col ghiaccio rotto e la platea reclamante altro sangue, tocca al 2022 tirare fuori le zanne e piazzare tre cariche in vista dell’autunno che sta già prendendo forma. Mentre i lettoni Skyforger si sono limitati ad un singolo mica male intitolato “Lec, Eglīte”, che trovate nascosto nelle retrovie, a farci contare i giorni che ci separano dalle release date sono state soprattutto le odi alla solitudine di Coldworld e Cavernous Gate: sehnsucht teutonica a fiumi insomma, con “Walz” che devasta il subconscio di ogni astante in preparazione al 30 settembre in cui verrà messo sul mercato “Isolation”, seguita dai soffocanti rallentamenti della “The Artefact” i quali anticipano alla grande l’interessante debut “Voices From A Fathomless Realm”. Cercate poi di sfruttare la sosta di metà percorso al meglio che potete, perché da qui in avanti si apre dinnanzi a noi la galleria degli anniversari lunga questa settimana ben metà tracklist e piena di lieti ricordi, a cominciare da una doppietta la quale ci riporta dritti dritti al 2002. Vent’anni fa giustappunto vedevano la luce sia “The Most Ancient Ones” degli ucraini Hate Forest sia “Terror Propaganda” degli svedesi Craft, e a chi c’era dentro già allora va il nostro applauso anche solo per essere sopravvissuto; gli altri si facciano prima le ossa su “The Elders” e “The Silence Thereafter”, dopodiché corrano a cercare riparo in vista dell’obbligato ascolto completo. Rinvenuta invece dall’aureo 2007 e piazzata nel bel mezzo della diabolica cinquina a diluire cotanta cattiveria, la magica “Souvenirs D’Un Autre Monde” ci ricorda poi dei quindici anni compiuti dall’omonimo esordio dei francesi Alcest, prima che le orde sudamericane ed i briganti yankees calino sul terreno di guerra per l’assalto conclusivo. I cultori del misticismo da discount dei tardi Eighties non faticheranno certo a riconoscere “Nightmare”, hit pluri-coverizzata da chiunque abbia voluto rendere omaggio ai gloriosi Sarcófago e alla pietra miliare del disagio “I.N.R.I” pubblicata trentacinque estati fa; ed in tema di disagio, un pensiero va sempre al nostro amico Blake Judd e alla sua cerchia nei Nachtmystium la cui propensione al caos gli ha fatto tirare fuori un decennio addietro il clamoroso “Silencing Machine”, di cui rinverdiamo una title-track che le band preferite di chi lo critica si potrebbero giusto sognare…
Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!
1. Lord Belial – “Hymn Of The Ancient Misanthropic Spirit Of The Forest” (from “Kiss The Goat (Sic Transit Gloria Mundi)”, No Fashion Records 1995)
2. Drudkh – “Summoning The Rain” (from “Autumn Aurora”, Supernal Music 2004)
3. Skyforger – “Lec, Eglīte” (from “Lec, Eglīte” (Single), Autoprodotto 2022)
4. Hate Forest – “The Elders” (from “The Most Ancient Ones”, Supernal Music 2002)
5. ColdWorld – “Walz” (from “Isolation”, Eisenwald Tonschmiede 2022)
6. Alcest – “Souvenirs D’Un Autre Monde” (from “Souvenirs D’Un Autre Monde”, Prophecy Productions 2007)
7. Cavernous Gate – “The Artefact” (from “Voices From A Fathomless Realm”, Lupus Lounge Records 2022)
8. Sarcófago – “Nightmare” (from “I.N.R.I”, Cogumelo Records 1987)
9. Craft – “The Silence Thereafter” (from “Terror Propaganda (Second Black Metal Attack)”, Selbstmord Services 2002)
10. Nachtmystium – “Silencing Machine” (from “Silencing Machine”, Century Media Records 2012)
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– Michele “Ordog” Finelli–
