Weekly Playlist N.19 (2020)

 

Che si tratti di album troppo belli per essere veri o festival troppo belli per essere italiani, l’adorazione che Pagan Storm Webzine prova per una larga fetta di panorama finlandese è diventata ormai proverbiale. Logico quindi che il rilascio rigorosamente integrale sull’internet di A Fall Of An Epoch” sia stata per lo staff la vera svolta degli ultimi giorni, con buona pace della riapertura dei negozi di dischi che ci rivedranno nei prossimi; le cinque mastodontiche tracce contenute nel ritorno degli October Falls dopo sette anni ci stanno facendo prolungare la quarantena nel miglior modo possibile, tenendoci incollati a loro e spingendoci a condividere in questa sede “The Ruins Of What Once Was”, in modo da convincere anche voi a rimandare le vostre uscite a lungo pianificate. Gli amanti delle proposte d’atmosfera potranno quindi anche togliere la proverbiale X rossa dalla casella del 30 maggio e fiondarsi quindi su Youtube (o Bandcamp),  ma prima di farlo si ricordino di marchiare a fuoco sul calendario anche il 26 giugno, giornata in cui altri due progetti di primissima scelta saranno nuovamente sul mercato con nuovi full-length appena sfornati: i beneamati svizzeri Paysage D’Hiver sono in rampa di lancio con Im Wald”, preceduto da un misterioso singolo previsto per fine mese di cui è già stata preparata la diretta streaming (e poi dicono che i gruppi Metal non sappiano utilizzare il web…!), mentre i britannici Fellwarden si fanno trovare ancora più pronti e hanno già disponibile la succosa anteprima “An Elder Reckoning” a lasciarci nelle narici l’odore di muschio che uscirà a frotte dall’imminente Wreathed In Mourncloud”; insomma tutta roba per cui la quarantena ci avrebbe fatto assai comodo, nevvero?
Il presumibile minor tempo a disposizione per l’ascolto quotidiano di musica pesante però non ci dissuade né dal tenerci aggiornati sulle novità né dall’andarci a ripescare qualche lavoro già rilasciato ma sfuggito ai radar, come nel caso dell’esordio dei Sinistral King intitolato Serpent Uncoiling”. L’inavvicinabile trio con membri sparsi un po’ per tutta Europa sembra avere nel proprio arco parecchie frecce immerse nel veleno di rettile, a cominciare dalle invocazioni (di chissà cosa) udibili in “Isheth Zenunim” e contorniate da una violenza esecutiva encomiabile.
Hanno invece i piedi saldamente piantati nel loro amato terreno turingio i Dauþuz, il cui intento di pubblicare almeno una release ogni anno non viene meno nemmeno in questo turbolento 2020; il nuovo EP Grubenfall 1727″ non ha ancora una data di uscita ufficiale ma sarà quantomeno accolto a braccia aperte dalla redazione, proprio come facemmo dal 2016 con In Finstrer Teufe” sentendo un pezzo di nome “Der Unsichtbare Tod”. L’ultimo nome tra novità e breaking news odierne parla invece con un forte accento americano ed è ancora in fase di registrazione: tra una take in studio ed una manifestazione contro il lockdown, i redivivi Nachtmystium di Blake Judd sono non solo sul punto di dare un seguito al buon mini di ripartenza dell’anno scorso, ma più crucialmente a proseguire il discorso “Black Meddle” con il suo terzo capitolo in saga, e magari anche a replicare il successo qualitativo di The World We Left Behind”, album con il quale nel 2014 ci avevano lasciati (apparentemente per sempre) parecchio bene grazie a “Tear You Down” e tante altre cose carine.
Si conclude dunque qui la metà di playlist dedicata alle notizie dal fronte, e si apre invece un tris di recuperi dalle mensole redazionali perfetti per chi soffre di sindrome della tana, e possibilmente predilige anche il suono integerrimo dei monti teutonici: per oggi i giochi iniziano infatti con “Herkünfte Schatten”, rocciosa quanto mutevole traccia contenuta nel secondo e ad oggi ultimo disco dei Graupel Am Pranger…”, mentre meno sulfurei ma cattivi alla stessa maniera sono gli altrettanto dispersi Menhir in “Valhalla”, estratta dal grande Ziuwari”. La furia di questi prodi figli del nord non teme certo confronti, ma ecco che dal Mediterraneo si alza in tutta risposta il canto di guerra degli Achei orchestrato dal misticismo rallentato dei Nocternity con “Harps Of The Ancient Temples”, title-track dell’ultimo lavoro in studio omonimo datato 2015.
Esaurite quindi anche le proposte caldeggiate da noi amministratori senza particolare ragione che non sia un recente ascolto personale o la mera bontà delle stesse, non resta che un breve trip down memory lane (per dirla all’ammeregana) in compagnia di due autentiche glorie della Scandinavia ’95 a cominciare dal nostro svedesone di quartiere Shamaatae con i suoi Arckanum e col fresco venticinquenne Fran Marder”, omaggiato per il suo compleanno in settimana tramite l’inclusione di “Svinna”. E quella di questo giovedì potrà non essere infine la raccolta con più pollici in su della nostra storia, per via della posizione lontana dal mainstream della quasi totalità di nomi coinvolti e, di conseguenza, per la presumibile poca voglia di alcuni di confrontarsi con ciò che non è ancora canonizzato; ma del resto il loro silenzio parla benissimo, come ha ben detto uno dei migliori interpreti del metallo nero nostrano giusto un paio di giorni fa, proprio mentre l’autentica incarnazione di tale attitudine su CD tagliava il traguardo delle due decadi e mezzo: contro tutto e contro tutti, contro le innovazioni un tanto al chilo e contro il Black Metal per gente con gli occhiali servito ad arte al Roadburn, Battles In The North” degli Immortal rimane il non plus ultra concettuale di questa musica, l’unica porta d’accesso per i “Grim And Frostbitten Kingdoms” che vi aspettano in playlist e che solo chi non è degno di varcare ha la faccia tosta di rinnegare.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Graupel“Herkünfte Schatten” (from Am Pranger…”, Ván Records 2010)

2. October Falls“The Ruins Of What Once Was” (from A Fall Of An Epoch”, Purity Through Fire Records 2020)

3. Immortal“Grim And Frostbitten Kingdoms” (from Battles In The North”, Osmose Productions 1995)

4. Fellwarden“An Elder Reckoning” (from Wreathed In Mourncloud”, Eisenwald Tonschmiede 2020)

5. Menhir“Valhalla” (from Ziuwari”, Skaldic Art Productions 2001)

6. Arckanum“Svinna” (from Fran Marder”, Necropolis Records 1995)

7. Nocternity“Harps Of The Ancient Temples” (from Harps Of The Ancient Temples”, Necroshrine Records 2015)

8. Sinistral King“Isheth Zenunim” (from Serpent Uncoiling”, Vendetta Records 2020)

9. Dauþuz“Der Unsichtbare Tod” (from In Finstrer Teufe”, Stunde Des Ideals Produktionen 2016)

10. Nachtmystium“Tear You Down” (from The World We Left Behind”, Century Media Records 2014)

Michele “Ordog” Finelli

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