Weekly Playlist N.15 (2019)

 

C’è poco da fare, ormai ogni giovedì è una nuova occasione per ribadire quanto in realtà siamo fortunati ad essere spettatori di questo 2019 e di tutte le meraviglie sonore che ne stanno neanche troppo piano venendo fuori. Ovviamente il sottoscritto e la sua rubrica non hanno la pretesa di essere gli unici ambasciatori di tali buone novelle, tanto che ad aprire le ostilità troviamo in rapida successione due autentiche fucilate possibilmente già udite da qualcuno nella colonna di domenica scorsa, e provenienti dai sensibili grilletti di Kampfar e Sühnopfer. I norvegesi si sono riconfermati le solite macchine da guerra, annichilendo ogni forma vivente con la carica deflagrante di “Syndefall”, mentre la one-man band d’Oltralpe ci ha deliziato con l’ardita “Je Vivroie Liement”, un continuo divampare d’ispiratissime chitarre che non sarebbe stato fuori luogo come sottofondo alle immagini arrivate da Parigi questo lunedì. Mentre vi godete  l’allettante scenario non scordatevi che i rispettivi full-length Ofidians Manifest” e Hic Regnant Borbonii Manes” arriveranno nella chie… nel negozio di dischi più vicino a voi il 3 e il 10 di maggio. Sempre per il 10 maggio è fissata l’uscita dell’esordio dell’asse iberico-svedese LiceWoe Betide You”, di cui possiamo sentire oggi il nuovo singolo “Roadkill”: e sono di nuovo le sei corde, stavolta pizzicate dal fantomatico ma talentuoso Kirill, a garantire la buona riuscita del pezzo in questione. Il quinto mese si preannuncia dunque zeppo di tanta bella roba, esattamente come si sta per dimostrare il quarto, e non diversamente dall’ormai defunto marzo. Una decina di giorni fa la redazione si è a tal proposito riunita e ha deliberato riguardo il meglio di quei trentuno giorni, e ad uscire vincitore di copertina da questa royal rumble è stato Naas Alcameth con il suo progetto Aoratos. Le tonalità marroncine dell’inquietante artwork però fanno attualmente capolino più volte nella nostra home page, dal momento che il debutto dell’oracolo del Colorado Gods Without Name” è ora non più solo disco del mese ma anche disco della settimana con tanto di recensione: in parole povere, un’ottima scusa per farvi ascoltare questa volta l’infernale title-track. Marzo ha inoltre visto altre due “prime volte” ottenere riscontri positivi tra i loschi figuri di Pagan Storm Webzine, più precisamente quelle degli svizzeri Aara e degli italiani Flamen; gli elvetici hanno davvero lasciato il segno con la musica graffiante, e cacofonica quanto basta, contenuta in So Fallen Alle Tempel” e ben riassunta nella semi-omonima “Aare”, mentre i nostri connazionali con il loro Furor Lunae” sono riusciti a stendere un drappo nero sulla Penisola, trascinandola indietro ai suoi secoli più bui grazie a brani evocativi come “II”. A seguire a ruota troviamo i belgi Drawn Into Descent, il cui nuovo album The Endless Endeavour” a quanto pare è piaciuto solo a me e ad un non troppo convinto Kirves: quindi tocca a voi ora provare a dare un ascolto alla bella “…Embrace Me” e dirci chi ha effettivamente ragione. Il sempre sul pezzo Feanor è stato invece l’unico a segnalare in chiusura Ériú’s Wheel”, ultimo lavoro degli irlandesi del nord Waylander da cui, per far tornare il sorriso ai fan delle proposte più folkloristiche, abbiamo estratto oggi “As Samhain Comes”.
Ed ecco che, come nulla fosse, ben otto posizioni su dieci sono state occupate da uscite di quest’anno e persino anteprime, un risultato soddisfacente prima di tutto per noi ma anche (ci auguriamo) per chiunque spenda ancora un minimo del suo tempo alla ricerca di nuova musica di cui beneficiare; tuttavia anche il passato ha innegabilmente il suo fascino e sempre quest’anno stiamo inevitabilmente assistendo a una carrellata di anniversari di altissimo livello. Questo giovedì da un passato nemmeno troppo remoto: dai verdi prati d’Irlanda (quella più a sud) proviene White Tomb”, primo parto maledetto ed importantissimo dei compianti Altar Of Plagues di cui “festeggiamo” (obbligatorie le virgolette) il decennale mandando in onda le sabbie mobili sonore dipinte in “Through The Collapse: Watchers Restrained”. E anche se raramente nella vita di tutti i giorni assistiamo ai cosiddetti happy ending, stavolta la redazione ha fatto uno strappo alla regola, e dopo una tale oppressione portata dal primo anniversario ne ha scelto un secondo dai toni più vittoriosi ponendo sui titoli di coda di playlist l’esaltazione guerriera degli Ensiferum, del loro meraviglioso ed ormai quindicenne Iron” e dell’intensa “Into Battle”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Kampfar“Syndefall” (from Ofidians Manifest”, Indie Recordings 2019)

2. Sühnopfer“Je Vivroie Liement” (from Hic Regnant Borbonii Manes”, Debemur Morti Productions 2019)

3. Lice“Roadkill” (from Woe Betide You”, Season Of Mist Records 2019)

4. Aoratos“Gods Without Name” (from Gods Without Name”, Debemur Morti Productions 2019)

5. Altar Of Plagues“Through The Collapse: Watchers Restrained” (from White Tomb”, Profound Lore Records 2009)

6. Drawn Into Descent“…Embrace Me” (from The Endless Endeavour”, Avantgarde Music 2019)

7. Aara“Aare” (from So Fallen Alle Tempel”, Naturmacht Productions 2019)

8. Waylander“As Samhain Comes” (from Ériú’s Wheel”, Listenable Records 2019)

9. Flamen“II” (from Furor Lunae”, Wolfspell Records 2019)

10. Ensiferum“Into Battle” (from Iron”, Spinefarm Records 2004)

Michele “Ordog” Finelli

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