Weekly Playlist N.14 (2018)

 

Anche questa settimana abbiamo poche e mirate novità in playlist, accompagnate da un solo anniversario ma anche da diversi ascolti recenti dello staff, alcuni dei quali legati a delle ottime notizie degli ultimi giorni. Partendo proprio da queste, “Blood Is Thicker Than Water” degli Impaled Nazarene ci permette di rallegrarci riguardo l’annuncio di una data italiana speciale in cui suoneranno per intero il leggendario “Suomi Finland Perkele” del 1994 (maggiori informazioni qui), mentre parlando di segnalazioni riguardanti band nostrane abbiamo i Selvans che, ormai nel mezzo delle registrazioni del loro secondo full-length, hanno diramato sui loro social un po’ di video d’anteprima delle stesse. Quindi ci riascoltiamo “Hirpi Sorani” da “Lupercalia” del 2015 per ingannare l’attesa di ulteriori e più concreti aggiornamenti. Anche perché nuova musica non ne manca e la coppia AscensionAlghazanth è qui a ricordarvelo se proprio servisse. Entrambi protagonisti dell’ultima colonna di domenica (avendo entrambi rilasciato settimana scorsa i loro nuovi album “Under Ether” e “Eight Coffin Nails”, e potete stare certi che troverete tutti e due nell’articolo mensile sui migliori di marzo che uscirà sabato), vi riproponiamo “Stars To Dust” dei tedeschi e cambiamo invece per quanto riguarda i finnici, aprendo la selezione con “Aureate Water”. L’anniversario accennato ci fa restare in Finlandia e dal capo opposto della playlist ci fa trovare la malinconica “Svart Djup” dei Finntroll dato che l’EP crocevia “Visor Om Slutet” ha compiuto in settimana quindici anni esatti. Ora si torna però indietro di un altro lustro (e poco più) per riscoprire un po’ di ottima musica della seconda metà 90s: innanzitutto i Kvist da “For Kunsten Maa Vi Evig Vike” (Avantgarde Music 1996), da cui abbiamo preso “Svartedal”, ma anche due perle dall’eccellenza del catalogo Misanthropy Records con In The Woods… e Monumentum. Per i norvegesi troviamo l’opener di “Omnio” (1997), mentre per la band nostrana “From These Wounds” dal debutto “In Absentia Christi” (1995). Non rimane che presentare gli ultimi due brani inclusi oggi, e tra gli ascolti recenti di qualcuno di noi hanno figurato ad esempio gli ungheresi Sear Bliss con “Two Worlds Collide” da “Glory And Perdition” del 2004 (Red Stream). Infine, dato che due settimane fa abbiamo festeggiato l’arrivo della primavera con un omaggio dovuto ai Negură Bunget, questa volta ci andiamo a riscoprire il progetto di un musicista che ha gravitato in diversi modi attorno alla storia della band transilvana per diversi anni. Stiamo parlando di Alin Drimuș che con i suoi Marțolea nel 2010 si autoprodusse quello che ad oggi è l’unico album del progetto, “Noaptea Dihăniilor”, da cui abbiamo estratto “Spaima” per la playlist.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Alghazanth“Aureate Water” (from Eight Coffing Nails”, Woodcut Records 2018)

2. In The Woods…“299 796 km/s” (from Omnio”, Misanthropy Records 1997)

3. Marțolea“Spaima” (from Noaptea Dihăniilor”, Autoprodotto 2010)

4. Kvist“Svartedal” (from For Kunsten Maa Vi Evig Vike”, Avantgarde Music 1996)

5. Ascension“Stars To Dust” (from Under Ether”, World Terror Committee 2018)

6. Sear Bliss“Two Worlds Collide” (from Glory And Perdition”, Red Stream, Inc. 2004)

7. Monumentum“From These Wounds” (from In Absentia Christi”, Misanthropy Records 1995)

8. Selvans“Hirpi Sorani” (from Lupercalia”, Avantgarde Music 2015)

9. Impaled Nazarene“Blood Is Thicker Than Water” (from “Suomi Finland Perkele”, Osmose Productions 1994)

10. Finntroll“Svart Djup” (from “Visor Om Slutet (EP)”, Spikefarm Records 2003)

Matteo “Theo” Damiani

 

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