Weekly Playlist N.11 (2021)

 

In uno scenario come quello attuale è quantomeno importante saper dare il giusto valore alle piccole cose, come il primo germogliare degli alberi ed il profumo dei nascenti fiori primaverili. Pagan Storm Webzine però è popolata da derelitti che, come vi sarete accorti durante gli eoni ormai passati se siete fortunati a seguirci, respirano i tossici fumi della musica del pandemonio con o senza mascherina sanitaria, motivo per cui è da venerdì scorso che qui ci si sollazza con nelle cuffie “Döp Dem I Eld”, obbligatorio punto di partenza nella tabella di marcia odierna; se siete dalla parte giusta della barricata non dovreste aver bisogno di ricapitolazioni: Vanagandr”, in pubblicazione il 27 agosto, sarà non solo il disco dell’estate a mani basse ma pure la rinascita dei Thyrfing dopo una gestazione durata quasi otto anni, i quali ci avranno anche (forse?) portato via il meraviglioso logo con spadone incorporato i copertina (del singolo) ma non l’olezzo di sangue rappreso che gli svedesi si portano dietro. Poche novità oggi ma selezionatissime, e visto che abbiamo iniziato con un gruppo fattosi parecchio desiderare conviene allora proseguire con qualcuno di attualmente meno prezioso, tipo il buon Wintherr per dirne uno: ormai in redazione è un continuo chiudere e riaprire la casella mail per controllare che non sia arrivato il promo di Geister”, venturo full-length dell’ormai popolarissimo progetto svizzero Paysage D’Hiver il cui patron ha appena sganciato il secondo assaggio nella forma di “Äschä”; sarà quindi un aprile tumultuoso specie sulle Alpi, scosse anche dagli insolitamente taciturni Ungfell e persino da un funesto album Ambient firmato Rauhnåcht. E se durante i quattro minuti di durata del brano, però, tutto ciò che riuscite a fare è tornare a maledire mentalmente quei meschini dei Thyrfing per la release date ancora lontana, allora cercate di non farvi prendere bene dal primo singolo rilasciato dai tedeschi Gràb, per quanto sia difficile tenere il collo rigido di fronte alla cadenzata “Nachtkrapp”. Il duo bavarese debutterà infatti il primo di ottobre con Zeitlang”, raggiunti a quanto si mormora in studio da gentaglia proveniente da Empyrium, Abigor e altri nomi sufficienti a far annotare il disco un po’ da chiunque.
Questa settimana abbiamo optato per un programma maggiormente variegato rispetto all’overdose di aggiornamenti e novità uscita fuori la volta scorsa, riservandoci dunque anche posto per un tris di ascolti consigliati dalle mensole dello staff senza troppi complimenti: si comincia dal fondo nel segno della defunta Solistitium Records, etichetta teutonica nel cui catalogo albergano alcune squisitezze scelte dai vostri stimati sommelier del metallo nero: risale al 2003 Onyx”, seconda fatica dei greci Nocternity non proprio sconosciuta qui da noi ma tributata nuovamente tramite uso massiccio di title-track, mentre subito prima troviamo la chicca norvegese Perished con l’esordio del 1998 Kark”, suggeritovi dalle tastiere che costellano l’ottima “På Nattens Vintervinger”. Qualora vi prendeste la briga poi di arrivare fino al 1997, sappiate che a precedere la carrellata di dovuti anniversari ci oggi sono gli svedesi Noctes debuttanti con Pandemonic Requiem”; non ci vuole troppo ad immaginare che cosa si possa trovare in un lavoro dalle simili coordinate storico-geografiche, ma perdersi “Twilight Elysium” quando si ha passato la settimana a fare (correttamente) salotto sotto certi post griffati Darkest Past vuol dire meritarsi il disprezzo a prescindere.
Giusto a proposito di ricorrenze, prima di tornare a discutere beatamente di Svezia e No Fashion Records la direzione raccomanda un giretto nelle rimpinguate sezioni inerenti al 2011 e 2006, sempre che per lor signori non sia troppo faticoso o socialmente sconveniente schiodarsi dalle annate più in. Ad attendervi nel primo e più recente dei gironi infernali quest’anno celebrati ecco perciò i rami adunchi di Ygg”, opera prima della creatura ucraina capace di irretire nelle spire di “Wyrd, Verdandi, Skuld” anche quelli che se lo ascoltano in loop da un decennio buono; i sopravvissuti alle insidie di quell’irresistibile outro saranno comunque falciati dalle smitragliate di Pro Patria Finlandia”, col quale gli Impaled Nazarene hanno messo ieri come oggi in riga la concorrenza facendo detonare il ritornello di “One Dead Nation Under Dead God”. Il popolo del web è però tristemente inamovibile: improvvisarsi archeologi del Black Metal va bene solo quando ad essere riportate alla luce sono creazioni con almeno un ventennio sulle spalle, se no poi a taggare gli amici che non conoscono altro ci si fa brutta figura. Gli album musicali non sono del resto come le tipe e apprezzarne uno particolarmente giovane non vi comporterà una denuncia; tuttavia anche a noi come a molti altri ogni tanto attizza un giro in compagnia di qualche esemplare più attempato e ciononostante immutato nel fascino, perché è pur vero che le vere bellezze non invecchiano mai, motivo per cui si è reso necessario spendere le doverose parole di riguardo per due totem della Svezia a.D. 1996 anticipata qui sopra proprio dai Noctes: signore e signori, usciti a due settimane di distanza durante gli inizi della rigida primavera svedese, gli spiazzanti esordi di Vinterland e Setherial esercitano un magnetismo glaciale catturato fin dagli splendidi artwork ed imperversante oggi come venticinque inverni or sono. Il panegirico “I’m An Other In The Night” tenta quindi di rendere giustizia al fantastico Welcome My Last Chapter”, mentre il quarto d’ora da lode e bacio accademico di “Över Det Blodtäckta Nord” cessa per il momento le ostilità e resta senza dubbio il non plus ultra della poetica espressa da Nord…”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Thyrfing“Döp Dem I Eld” (from Vanagandr”, Despotz Records 2021)

2. Noctes“Twilight Elysium” (from Pandemonic Requiem”, No Fashion Records 1997)

3. Ygg“Wyrd, Verdandi, Skuld” (from Ygg”, Oriana Music 2011)

4. Impaled Nazarene“One Dead Nation Under Dead God” (from Pro Patria Finlandia”, Osmose Productions 2006)

5. Paysage D’Hiver“Äschä” (from Geister”, Kunsthall Produktionen 2021)

6. Gràb“Nachtkrapp” (from Zeitlang”, Trollmusic Records 2021)

7. Vinterland“I’m An Other In The Night” (from Welcome My Last Chapter”, No Fashion Records 1996)

8. Perished“På Nattens Vintervinger” (from Kark”, Solistitium Records 1998)

9. Nocternity“Onyx” (from Onyx”, Solistitium Records 2003)

10. Setherial“Över Det Blodtäckta Nord” (from Nord…”, Napalm Records 1996)

Michele “Ordog” Finelli

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