Weekly Playlist N.11 (2019)

 

Con i primi raggi di sole che tornano timidamente a farsi vedere, è tempo di acchiappare la vostra agenda per annotare gli appuntamenti live che non intendete assolutamente perdervi. Come se non ci fosse già un certo imbarazzo della scelta nella programmazione primavera/estate della penisola, questa settimana due pesi massimi delle lande nordiche hanno annunciato il loro passaggio in Italia dopo considerevoli lassi di tempo. Se siete parte dei disgraziati che hanno sbuffato quando, qualche tempo fa, vi abbiamo consigliato per il 26 aprile l’appuntamento con l’ottantaduesima volta che avreste già dovuto aver visto i Marduk, o peggio non vi piacciono, la fortuna potrebbe aver tirato al caso vostro: in tal caso fate invece una corsa verso la ridente Marcallo Con Casone in provincia della meno ridente Milano per l’annuale Insubria Festival, dove, tra bancarelle di prodotti celtici di dubbio gusto e famigliole disfunzionali ignare di cosa stia accadendo sul palco, potrete gustarvi l’atteso ritorno nella penisola dei Finntroll. Averli magari già incrociati quattro anni fa (!) al defunto Fosch Fest non è una scusa valida per non esserci, tenendo conto dell’ingresso gratuito (lo so, suona strano anche a me) e della bellezza di brani come “Skövlarens Död”, solo per restare sull’ultimo Blodsvept” del 2013, che abbiamo inserito in playlist. Vi abbiamo detto da qualche parte che tra le altre cose la band sta finalmente lavorando ad un nuovo album? In ogni caso, i quattro anni di assenza dei troll finlandesi sono una bazzecola in confronto ai ventitré che ci hanno messo gli In The Woods… per oltrepassare di nuovo la parte centrale del continente e poi le Alpi. Qualche album e scioglimento più tardi i norvegesi hanno finalmente confermato due date a luglio, il 19 a Roma ed il 20 (quasi) a Milano. Nell’attesa di questo inaspettato ritorno in Italia dei norvegesi, ci riascoltiamo in chiusura della puntata la meravigliosa “The Divinity Of Wisdom” dal debutto Heart Of The Ages” del 1995.
Ora, prima di procedere con il consueto resoconto delle uscite su full-length, torniamo a spendere qualche parola su quella bomba chiamata Forgotten Paths”disco della settimana sulla Webzine di cui questo martedì avete potuto (o avreste potuto) leggere di tutto e di più nella nuova recensione per “La Gente Deve Sapere”. Avendo aggiunto questa nuova onorificenza nel palmarès dell’ultima prova degli scozzesi Saor, dopo la nomina anche tra i migliori lavori di febbraio, appare cosa buona e giusta l’inclusione della sublime “Monadh” nella selezione di oggi.
Avendo già parlato in apertura di ritorni illustri nel circuito concertistico, spostiamo adesso l’attenzione su chi ha invece deciso di tornare in studio per rispolverare il suo pregevole progetto solista, esattamente come ha fatto l’ormai ex-Peste Noire Ardraos che dovreste già conoscere non solo per questo. Se nel 2014 (o anche dopo, non c’è fretta) avevate perso la testa per il da-noi-apprezzatissimo Offertoire”, a quest’ora sarete già galvanizzati dai dieci minuti al fulmicotone di “L’Hoirie De Mes Ancestres”: nuovo singolo dei francesi Sühnopfer. Il terzo album da cui è stato estratto, il venturo Hic Regnant Borbonii Manes”, potremo ascoltarlo tutto solo dal 10 maggio ma un’anteprima così non può non essere una validissima opener per questa playlist. Ma anche dalla vicina Germania è tornata a farsi sentire una vecchia conoscenza di Pagan Storm Webzine, uscita dalla cava per portarci un nuovo forziere ricolmo di ardesia; grazie a queste metafore minerarie abbastanza banali ma sempre efficaci, i lettori più attenti staranno già gongolando all’idea di un nuovo parto dei Dauþuz, freschi di annuncio del prossimo Monvmentvm” in arrivo il 13 aprile. Non avendo sotto mano anticipazioni rilevanti (ne riparliamo settimana prossima), non resta che andarsi a riscoprire un altro lavoro ben riverito da queste parti, ossia l’esordio del 2016 In Fintrer Teufe” e l’inclusa “Alter Mann”. Sempre ad aprile poi, più precisamente il 5, irromperà sul mercato anche l’esordio dell’ormai anticipata Waste Of Space Orchestra, attesa da tutti gli amanti delle sonorità psichedeliche, delle stramberie più strambe e dei videoclip girati da cannabinomani. Mentre aspettiamo Syntheosis”, il progetto finlandese ha rilasciato il nuovo singolo “Wake Up The Possessor”, che se avete fatto partire la playlist prima di iniziare a leggere state probabilmente ascoltando ora. Se invece possedute voci femminili e sonorità cosmiche hanno messo fin troppo in dubbio il vostro essere veri blackster, allora avrete già premuto skip per ritrovarvi di fronte ai francesi Drastus e al loro ultimo full-length fresco di giornata. Fuori da inizio marzo, Le Croix De Sang” sembra avere raccolto un certo riscontro tra gli ascoltatori più smaliziati, quindi anche noi facciamo la nostra parte oggi facendovi ascoltare “Crawling Fire”.
In mezzo a questo marasma di grandi novità, è legittimo anche fermarsi a contemplare ciò che ci si è lasciati dietro; ed è con questo proposito che nel lotto di pezzi di questo giovedì troviamo una tripletta di chicche provenienti dal Grande Nord, costituita da un gioiellino che qualcuno di voi probabilmente già conoscerà e da due anniversari di un certo spessore. Ammettiamolo, tutti noi ad un certo punto ci siamo divertiti a tracciare un’ipotetica formazione all star con tutto il meglio che il Black Metal poteva offrire. Quel che non sapevamo era che in Norvegia ci aveva già pensato un certo Blackheart, il quale nel 1998 radunò gente qualsiasi come Sverd, Hellhammer e gli allora Dimmu Borgir Nagash ed Astennu. Il risultato di questo dream team vide la luce sotto il nome di Nexus Polaris”, secondo album dei Covenant (poi The Kovenant, sai mai che Trey Azagthoth voglia portarti in tribunale per plagio), da cui lo staff vi fa ascoltare “Dragonheart”.
Avanziamo ora di un altro annetto concludendo con i due anniversari della settimana, rimanendo però nella terra dei fiordi per parlare innanzitutto di uno dei suoi tesori più nascosti: il debutto neo-ventenne dei Manes Under Ein Blodraud Maane”. Se siete a conoscenza solamente dell’operato più recente di questa peculiare entità, il cui ultimo e diversissimo parto non ha mancato di comparire in alcune delle nostre top 20 del 2018, potreste rimanere decisamente colpiti dalla proposta più ortodossa (aka Black Metal) ma non per questo manieristica di tale opera prima, sintetizzata nella particolare caligine di “Maanes Natt”. Sempre al marzo del 1999 risale il sophomore record degli svedesi Thyrfing, quel Valdr Galga” che con la sua carica strabordante fece capire la reale portata di Patrik Lindgren e compagni, e che omaggiamo oggi con la doverosa riproposizione in playlist della title-track.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Sühnopfer“L’Hoirie De Mes Ancestres” (from Hic Regnant Borbonii Manes”, Debemur Morti Productions 2019)

2. Saor“Monadh” (from Forgotten Paths”, Avantgarde Music 2019)

3. Manes“Maanes Natt” (from Under Ein Blodraud Maane”, Hammerheart Records 1999)

4. Dauþuz“Alter Mann” (from In Finstrer Teufe”, Stunde Des Ideals Produktionen 2016)

5. Thyrfing“Valdr Galga” (from Valdr Galga”, Hammerheart Records 1999)

6. Finntroll“Skövlarens Död” (from Blodsvept”, Century Media Records 2013)

7. Waste Of Space Orchestra“Wake Up The Possessor” (from Syntheosis”, Svart Records 2019)

8. Drastus“Crawling Fire” (from Le Croix De Sang”, Norma Evangelium Diaboli 2019)

9. Covenant“Dragonheart” (from Nexus Polaris”, Nuclear Blast Records 1998)

10. In The Woods…“The Divinity Of Wisdom” (from Heart Of The Ages”, Misanthropy Records 1995)

Michele “Ordog” Finelli

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