Weekly Playlist N.06 (2019)

 

Porta di casa sprangata, cellulare spento, riserve di cibo e beveraggi per ventiquattro ore e la nuova playlist di Pagan Storm Webzine in rotazione sul vostro PC: voi sì che sapete come passare un San Valentino di classe. Mentre il mondo là fuori perde tempo a celebrare un sentimento fasullo e passeggero, noi sappiamo che le uniche cose degne di ammirazione sono la musica caotica e le sue perverse blasfemie narrative.
Per questo motivo tra gli altri l’annuncio di un nuovo album dei cultisti francesi The Great Old Ones ha portato una ventata di buon umore in redazione, la quale ora vigila in attesa di possibili altri segnali di vita dagli abissi. Nel frattempo, a dare il via alle danze troviamo “Antarctica”, brano tratto dal secondo lavoro dei transalpini uscito nel 2014, Tekeli-Li”, che ci riporta per nove minuti sulle montagne della follia di lovecraftiana memoria.
Mancano invece poche ore all’uscita ufficiale della nuova, attesissima prova in studio dei Saor, i quali hanno però tagliato la testa al toro rendendo disponibile su internet l’intero Forgotten Paths”. Consci dunque del fatto che la conoscerete già a memoria, noi procediamo con la title-track, anche solo per facilitare il passaggio da Francia a Scozia grazie al featuring della garanzia Neige. Ma già un paio di settimane fa il sottoscritto vi aveva esortato a tenere un occhio puntato anche verso l’Estonia, da dove pochi giorni fa i Metsatöll hanno sputato fuori un’altra pachidermica traccia in anteprima intitolata “Ballaad Punastest Paeltest”: l’attesa per il loro ritorno Katk Kutsariks” cresce, ed il 23 febbraio si fa via via più vicino. Anche dal grande nord giungono notizie succulente per gli amanti della musica (nemmeno troppo, almeno in questo caso) estrema; nuove che riguardano in particolare i veterani Helheim. Il 26 aprile vedrà infatti la luce il nuovo album Rignir”, la cui title-track è già stata diffusa e a cui quindi diamo una possibilità adesso.
Sempre in tema di uscite di aprile, un nome che sicuramente ha tenuto banco nell’ultima settimana sulle testate italiane è stato quello, parecchio lungo, dei Darkened Nocturn Slaughtercult. Il quartetto teutonico non solo sarà infatti in Italia il 2 novembre in occasione del Cult Of Parthenope Fest di Caserta, ma ha anche annunciato la pubblicazione del nuovo disco Mardom” in data 12 aprile. Potranno dunque gioire gli amanti della cattiveria musicale più sfrenata, ai quali dedichiamo la “Beneath The Moon Scars Above” proveniente dall’album del 2009 Saldorian Spell”.
Niente male come infarinatura di ciò che ci aspetta nei prossimi mesi, non trovate? E visto che in questo 14 febbraio le belle sorprese sono una tradizione, ritengo sia ora per voi di aprire la scatola di cioccolatini ed assaporarvi le chicche selezionate dalla redazione questa settimana. Non fatevi però illusioni, poiché nei nostri cuori di scribacchini nessuno potrà mai superare la magnificenza del divino Dolk, in qualunque forma egli scelga di manifestarsi ai comuni mortali. Prima di dare vita ad una delle migliori band della scena norvegese, il nostro sfoggiò la sua ancora grezza bravura come polistrumentista nel progetto Mock, apparentemente attivo ancora oggi nonostante il silenzio discografico. I risultati di tale lavoro sono ascoltabili nell’EP Vinterlandet”, uscito nel 1995 e contenente la qui presente “Call Thy Eternal Winter”. Sempre dalla terra dei fiordi scatenano due anni dopo il loro assalto sul mondo i Malignant Eternal, forti di un pezzo muscolare ma avvincente come “The Reaper”, traccia di apertura del full-length del 1997 Far Beneath The Sun”. Dieci anni dopo e parecchi bpm in meno, due ragazzotti del sud della Germania fanno uscire il loro secondo platter, oggi riconosciuto come uno degli apici della loro ancora breve discografia: loro sono gli Imperium Dekadenz, il disco in questione è Dämmerung Der Szenarien” e questa è “The Night Whispers To The Wise”.
In chiusura della playlist abbiamo invece un’accoppiata d’eccezione, capace di immergerci nelle sperdute foreste dell’Europa dell’est per dieci abbondanti minuti: la prima parte con un anniversario riguardante un vero blockbuster del Metal polacco (e ormai mondiale) e ciò che abbiamo usato come una specie di outro appartenente invece ad un controverso progetto russo. Anche se ristampe e retrospettive varie hanno reso giustizia ai pionieristici inizi dei Behemoth, il quarto di secolo appena compiuto dal celebre demo …From The Pagan Vastlands” ci fornisce l’assist per l’ascolto della maestosa “From Hornedlands To Lindisfarne”. L’oscurità più totale cala invece su di noi con la malefica chitarra di “Unfinished Song Of These Woods”, conturbante strumentale presente nell’opus dei Forest Foredooming The Hope For Eternity”, datato 1998.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. The Great Old Ones“Antarctica” (from Tekeli-Li”, Les Acteurs De L’Ombre Productions 2014)

2. Saor“Forgotten Paths” (from Forgotten Paths”, Avantgarde Music 2019)

3. Metsatöll“Ballaad Punastest Paeltest” (from Katk Kutsariks”, Autoprodotto 2019)

4. Darkened Nocturn Slaughtercult“Beneath The Moon Scars Above” (from Saldorian Spell”, War Anthem Records 2009)

5. Helheim“Rignir” (from Rignir”, Dark Essence Records 2019)

6. Mock“Call Thy Eternal Winter” (from Vinterlandet (EP)”, Hammerheart Records 1995)

7. Malignant Eternal“The Reaper” (from Far Beneath The Sun”, Napalm Records 1997)

8. Imperium Dekadenz“The Night Whispers To The Wise” (from Dämmerung Der Szenarien”, Perverted Taste Records 2007)

9. Behemoth“From Hornedlands To Lindisfarne” (from …From The Pagan Vastlands (Demo)”, Pagan Records 1994)

10. Forest“Unfinished Song Of These Woods” (from Foredooming The Hope For Eternity”, Autoprodotto 1998)

Michele “Ordog” Finelli

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