Column N.38 – Rauhnåcht & Nasheim (2018)

 

Seconda apparizione in una colonna della domenica per gli austriaci Rauhnåcht, che hanno rilasciato giusto venerdì il loro nuovo album “Unterm Gipfelthron” tramite Debemur Morti Productions.
Di loro avevamo già parlato in qualche occasione ultimamente, riscoprendo proprio settimana scorsa in playlist il precedente “Urzeitgeist”, nonché nell’appuntamento domenicale per quello che un mesetto fa o poco più fu il singolo d’anteprima (“Zwischen Den Jahren”), quindi grandi presentazioni ad oggi non ne servono più.
Nonostante la curiosità suscitata dalla svolta più matura e variegata che la one-man band sembrava già inforcare con l’opener donata in anteprima, non era poi così scontato che il terzo full-length fosse quello dell’effettiva maturazione o del salto del lavoro di Stefan Traunmüller a nome Rauhnåcht. Si sa, una rondine non fa primavera, una montagna non fa Alpi e via dicendo, tuttavia questa volta è andata anche meglio del previsto e le promesse in “Unterm Gipfelthron” sono state più che mantenute grazie ad un approccio raffinato molto spesso inedito, arrangiamenti grandiosi e una varietà realizzativa che pesca a piene mani dal bagaglio folkloristico del nostro (anche, ma non affatto solo, degli Sturmpercht) reinterpretandolo in chiave di Black Metal misterioso ma gentile, dal grande gusto montano.
Come in ogni bel viaggio che si rispetti la capacità d’astrazione è al centro del lavoro e ogni brano del disco fa pertanto a sé, tra passaggi più cattivi ed altri più sognanti spesso innalzati dai picchi di cori maschili dalla forte magniloquenza; di conseguenza non è molto semplice sceglierne solo uno dal suo complesso per farvelo ascoltare tra i due pezzi della settimana – ma è anche vero che forse, in buona parte, i dieci minuti abbondanti di “Ein Raunen Aus Vergess’ner Zeit” per via della loro completezza che vola in un baleno potrebbero essere la cartina tornasole più adeguata per cominciare a introdurvelo in questa sede.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Zwischen Den Jahren”
2. “Unterm Gipfelthron”
3. “Gebirgsbachreise”
4. “Ein Raunen Aus Vergess’Ner Zeit”
5. “Winter Zieht Übers Land”
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La seconda parte della colonna di oggi è un po’ atipica, ma lo si conceda innanzitutto perché ad esserne protagonista sono gli svedesi Nasheim. E poi perché oltre sei minuti di musica valgono almeno concettualmente il tempo di un pezzo, no?
Come un fulmine a ciel sereno il progetto da Erik Grahn tornerà finalmente nel 2019 (verso fine febbraio, il 22 per l’esattezza) con un secondo full-length tramite Northern Silence Productions dopo il magnifico “Solens Vemod” che dal 2014 continua a far sognare il sottoscritto e buona parte dello staff in redazione. Il suo successore s’intitolerà “Jord Och Aska” e si preannuncia un’altra portata principale per chi dal suo Black Metal atmosferico chiede qualcosa di più di un buon sottofondo con cui leggere o fare altro.
Non era adatta a tal scopo la profondità di “Solens Vemod” e sembra non lo saranno nemmeno i tre lunghi brani che comporranno “Jord Och Aska” (uno dei quali, da solo, supera i venti minuti di durata) e che saranno impreziositi dalla batteria di D. Ekevärn, dal violoncello di R. Shakespeare e dal violino di E. Harper. Nonché dai sei minuti abbondanti dell’anteprima che band e label hanno scelto di donarci.
Lo so, non è un vero brano, non è intero, e spero si perdonerà al sottoscritto la mancanza di un secondo effettivo pezzo in colonna per questa settimana, ma è impossibile non rimanere interessati e affascinati da questa versione per così dire single-edit che ci è stata concessa per pregustare e avere l’acquilina nell’attesa dell’intero brano (“Att Sväva Över Vidderna”) che con i suoi venti minuti aprirà il disco.
I sei concessi non bastano per farsi un’idea o per giudicare nulla, si dà per scontato, se non pregustare l’enorme eleganza con cui il nostro ancora una volta sembra aver creato le progressioni della sua impalpabile musica; ma bastano per attendere con trepidazione quello che potrebbe tranquillamente essere un nuovo successo annunciato.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Att Sväva Över Vidderna” (Single Edit)
2. “Grå De Bittert Sådda Skogar”
3. “Sänk Mig I Tystnad”
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Matteo “Theo” Damiani

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