Column N.28 – Summoning & Evilfeast (2017)

 

Tempi antichi riversati in musica e con essa rivissuti a piacimento, questa settimana come in questa colonna. E con una frase del genere chi per primo può venirvi in mente se non gli alfieri austriaci Summoning? Chi ci segue saprà già bene che il duo Silenius-Protector sta per tornare con un nuovo denso capitolo del suo peregrinare discografico: “With Doom We Come” è il titolo dell’ottavo full-length della band che uscirà ad inizio 2018 (precisamente il 5 gennaio) per l’ormai sodale e connazionale Napalm Records.
Proprio ieri i Nostri, dopo aver scatenato i primi interessi coi soliti vedo-non-vedo promozionali di rito, hanno rilasciato un intero nuovo brano; l’ultima delle otto nuove tracce che comporranno il disco, negli undici minuti di “With Doom I Come”, ci riconferma la band nella sua calibrata e morigerata evoluzione che ha portato alla composizione di “Old Mornings Dawn” con l’inserimento di pretesti acustici a volte tradenti una chiara ammirazione per la musica medio-orientale e fascinazione per un certo (fino ad allora esterno) taglio world music.
Il nuovo brano, però, in un tripudio di arpe, cordofoni sintetici e non per soluzioni nuovamente epiche e magniloquenti, pur tenenendo stretti i colori emotivi del precedente lavoro, si distingue per un nuovo cantato a cavallo tra il solito sporco intelleggibile e un pulito graffiato finalmente più sinergico e coinvolgente su cui basare l’intera composizione, seguendo le variazioni armoniche degli strati di sintetizzatori e non quelli delle più palpabili chitarre ora in primo piano. Sono proprio le apparentemente immobili scelte stilistiche dei Summoning, di cui produzione vanagloriosamente lo-fi e corroboranti imperfezioni melodiche fanno totalmente parte in quanto impiegate come primario vettore per sensazioni arcane d’altri tempi e d’altri luoghi, a rivendicare il diritto alla loro intrinseca originalità che da oltre vent’anni fa scuola, scegliendo così coraggiosamente di non adeguarsi a facili imposizioni di sorta che non siano quelle dell’ispirazione artistica interiore.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Tar-Calion”
2. “Silvertine”
3. “Carcharoth”
4. “Herumor”
5. “
Barrow-Downs”
6. “Night Fell Behind”
7. “Mirklands”
8. “With Doom I Come”

/
/
/
/

/
/
/
/
/
/

Anche i polacchi Evilfeast a vivere nel caotico e frettoloso presente non sembrano essere minimamente intenzionati. One-man band attiva fin dal 1998, ma con uscite databili unicamente superate le porte del nuovo millennio, l’output compositivo di GrimSpirit annnuncia l’uscita di un nuovo full-length (il quinto in solitaria carriera) intitolato “Elegies Of The Stellar Wind” e previsto per il prossimo 15 dicembre per la sempre stimata Eisenwald Tonschmiede. Il mastering del disco è curato dall’ottimo Greg Chandler presso i suoi Priory Recording Studios, mentre il delizioso artwork di copertina è un dipinto del romantico Johann Gottfried Edmund Koken.
Erano sei anni che il cantore non componeva una nuova completa prova in studio, ma si erano testimoniate alcune tracce -seppur minori- nella cover inclusa ne “In Mordor Where The Shadows Are” (tributo della Wolfspell Records destinato proprio alle gesta dei Summoning) e soprattutto nella promo tape del 2015 (autoprodotta tramite Funeral Sound Productions) in cui vi era il nuovo brano “A Cenotaph Below The Cursed Moon”. Lo ritroveremo anche nel nuovo full, sicuramente in versione ben più curata e probabilmente anche diversa rispetto a questa demo che possiamo ora ascoltare, ma una gustosa anteprima in oltre dieci minuti di chitarre abrasive, atmosfere gelide e stridenti ma assolutamente melodiche, canti di pericoli ed oscuri incantesimi, vi aspetta sotto il chiarore pallido e invernale della Luna.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “The Second Baptism… Shores In Fire And Ice”
2. “Winter Descent’s Eve… I Become The Journey”
3. “Lunar Rites… Beholding The Towers Of Barad-Dur”

4. “From The Northern Wallachian Forest… Tyranny Returns”
5. “Archaic Magic… A Cenotaph Below The Cursed Moon”
6
. “Inclinata Resurgit… Rebirth Of My Noble Dark Kingdom”
/
/
/

Matteo “Theo” Damiani

Precedente Pagan Storm News: 13/10 - 19/10 Successivo I Concerti della Settimana: 23/10 - 29/10