Column N.22 – Der Weg Einer Freiheit & Auðn (2017)

 

Come di consueto, la Season Of Mist ci delizia con ben tre estratti in anteprima da un loro nuovo disco in uscita. Che la cosa personalmente possa piacere o meno per inclinazione, tocca anche ai tedeschi Der Weg Einer Freiheit che fanno così la loro terza splendente apparizione nelle colonne settimanali della vostra webzine preferita.
Abbiamo dunque già notevolmente anticipato “Finisterre”, il nuovo disco della band teutonica in uscita ufficiale la prossima settimana, e mi perdonerete se lo faccio un’ultima volta ma ora potete ascoltare anche “Aufbruch” che ne sarà il lungo ed eccellente brano d’apertura. Ormai è tempo di attendere gli ultimi giorni prima di ascoltare finalmente il nuovo lavoro dei quattro malinconici di Würzburg nella sua interezza, ma questa ennesima ottima anteprima segna una direzione semplicemente giusta: dopo un breve ma significativo intro, oltre a confermare il trademark del combo, che al solito mischia furia disperata e magniloquenti dosi di spleen, ci porta questa volta ancor più in alto sospinti da cori, scrittura invidiabile, clean vocals e un finale di fronte al cui tormento non vi è più sorpresa nel ritenere la Germania sempre più fruttuoso avamposto di diritto in ambito del più ottimo Black Metal moderno.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Aufbruch”
2. “Ein Letzter Tanz
3. “Skepsis (Part I)”
4. “Skepsis (Part II)”
5. “Finisterre

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Ed è una colonna tutta Season Of Mist Records quella di oggi, ebbene sì. Caso vuole che il secondo brano sia degli islandesi Auðn, debuttanti ormai qualche anno fa con un full-length omonimo in sole 500 copie per Metallic Media. Era il 2014 e si trattava di un quasi canonico e cantilenante Black Metal atmosferico senza particolari spunti distintivi, molto melodico e decisamente più dilatato degli occulti connazionali oggi noti, se non per quelle prime cupe suggestioni nazionali che iniziavano a far capolino e che di lì a pochissimo sarebbero esplose a livello mondiale con i vari fenomeni del calibro di Misþyrming e compagnia, che avrebbero traghettato il nascente fenomeno del Black Metal islandese ad essere oggetto di tardivo culto planetario (quanto trendy?) con conseguente nascita di band e progetti come funghi. L’enorme parte dei quali, neanche a dirlo, dannatamente trascurabili.
Sono passati tre anni e le cose si fanno decisamente diverse per i co-protagonisti della colonna, oggi, con il primo estratto da “Farvegir Fyrndar”, secondo full del gruppo in uscita il prossimo 10 novembre. “Í Hálmstráið Held” chiuderà il disco in nona posizione e ci presenta degli Auðn, desicamente maturati in fatto di scrittura, comporre un gran brano con vocals incredibilmente più sofferte e sentite, un piglio ben più triste pur mantenendo quel taglio epico nella scelta melodica e con una capacità emotiva talmente migliorata da sembrare propria di un’altra band, se confrontata a ciò che si sentiva nel riffing dall’accenno più Taake del debutto. Un’ottima sorpresa.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Veröld Hulin”
2. “Lífvana Jörð
3. “Haldreipi Hugans”
4. “Prísund”
5. “
Ljósaslæður”

6. “Blóðrauð Sól
7. “Eilífar Nætur”
8. “Skuggar”
9. “Í Hálmstráið Held”

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Matteo “Theo” Damiani

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