Column N.10 – Alghazanth & Prag 83 (2018)

 

È un ritorno particolarmente apprezzato nonché auspicato quello della seconda volta nelle colonne settimanali per i finlandesi Alghazanth, che avevano dcisamente lasciato il segno un  po’ di settimane fa con il loro primo estratto dal nuovo (e finale) disco “Eight Coffin Nails”. La novità più importante è che “Facing The North” ce li ha presentati per la prima volta accompagnati da una grandiosa addizione alla line-up nei panni delle tastiere di Henri Sorvali, che se vi (ri)trovate a leggere queste parole in questo preciso momento, con ogni probabilità, non necessitate vi venga presentato. Non dovreste, almeno. Ma ciò che poteva essere solamente sperato in quella occasione è ora puntualmente e deliziosamente confermato, perché i nostri rilasciano in settimana un secondo brano in anteprima, tramite la loro fida label connazionale Woodcut Records (stregui ed autoimposti esuli fino alla fine, loro, dal variopinto mondo social), intitolato “The Foe Of Many Masks”, che se possibile mette ancora meglio in chiaro la botta di enorme ispirazione da cui la band è stata investita in occasione della scrittura del suo capitolo conclusivo, prima di sigillare dunque con la parola fine un viaggio durato più di vent’anni. Non ci discostiamo enormemente dal primo estratto, sul piano stilistico, ma ci muoviamo per l’occasione in acque che in diversi tratti sono ben più maestosamente malinconiche che non solo epiche, in cui l’apporto a volte sinfonico e a volte più delicato (Burzum?) dell’ingresso tastieristico del talento di Sorvali sugli arpeggiati di chitarra è ancor maggiormente caratterizzante, facendo raggiungere alla composizione degli Alghazanth picchi ad oggi totalmente inediti. Piccola anticipazione: potrete, tra non molto, constatare facilmente e felicemente anche voi quanto questa realtà sia una piacevole costante in tutta la restante parte del disco, completato dalla sua ottima varietà di fondo. Preparatevi a sentirne delle belle il 31 marzo dal ricco e raffinato Black melodico degli Alghazanth. Persino di migliori. Nel frattempo…

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Self-Exiled”
2. “Facing The North”
3. “Aureate Water”
4. “
The Upright Road”
5. “At Their Table”
6. “The Foe Of Many Masks”

7. “Twice Eleven”
8. “Pohjoinen”
9. “To Flames The Flesh”
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La seconda parte dello scritto di oggi ci porta in territori che difficilmente vengono bazzicati in questo tipo di nostre pubblicazioni. Quelli, pur trattati, della delicatezza sublime di act come Tenhi, Musk-Ox e di altri splendidi cantautori e non che del Folk acustico fanno infallibile arma per addentrarsi nei meandri dell’anima. Non c’è stato modo, oltre alle playlist, di proporvi il nuovo ottimo disco dei Rome (spostandoci un attimo ma non troppo), ma possiamo rimediare con i tedeschi Prag 83 (anch’essi precedentemente già protagonisti di una playlist settimanale) che qualche giorno fa hanno rilasciato -rendendolo interamente ascoltabile- il nuovo album “Fragments Of Silence” per Nordvis Produktion.
Alfieri di un Folk oscuro ma lontano dall’essere apocalittico, delicatissimo ma lontano dalla neoclassicità in composizione, probabilmente più vicino ad un certo approccio minimalista e lo-fi ma impreziosito da silenzi e vocals che portano alla mente facilmente persino i Katatonia più morbidi, tuttavia come se avessero avuto un figlio con la scrittura del Nick Drake più scarno e semplicistico. Vi sembra un po’ azzardato? Se l’avete pensato, vi basti sapere che oltre a questo i nostri pagano tributo (visivamente e liricamente) al grigio concettualismo dell’assurdo di Kafka. La terza parte di “Animae”, nei suoi soli tre minuti scarsi di pezzo, potrà difficilmente chiarire ogni aspetto evidenziato, motivo per cui se andate cercando un ascolto rilassante ed estraniante ma lontanissimo dalla banalità la nuova prova dei tedeschi farà totalmente per voi.
Perché c’è qualcosa di poetico in una vecchia foto sgranata dal tempo. Così come c’è qualcosa di poetico nella musica dei Prag 83.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Animae”

2. “Passers-By”
3. “The Silent Earth”
4. “
Animae (Part II)”

5. “A Dream”
6. “Roads”
7. “The Silent Earth (Part II)”
8. “Animae (Part III)”
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Matteo “Theo” Damiani

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