Column N.08 – Abigor & Nachtmystium (2017)

 

Una settimana piatta, quella appena trascorsa. Nonostante la mancanza pressoché totale di effettivi nuovi brani interessanti, una colonna anomala, quantomeno rispetto alle coordinate del solito appuntamento settimanale, vi porta oggi a scoprire ed ascoltare -come di consueto- due pezzi rilasciati negli ultimi sette giorni ma questa volta con un paio di specifiche: nel primo caso parliamo di un ottimo pezzo rivisitato degli austriaci Abigor, quel magnifico “Kingdom Of Darkness” originariamente composto nel 1993, rilasciato prima su demo (“Lux Devicta Est”) e successivamente sul più noto debutto “Verwüstung – Invoke The Dark Age” (Napalm Records, 1994).
Il pezzo è stato ri-registrato l’anno scorso per un 7″ esclusivo allegato all’uscita di Imohtep Zine ad opera della Nuclear War Now! Productions, affiancato da un paio di tracce strumentali in versione rehearsal. Da ieri l’EP è finalmente disponibile per chiunque nella sua nuova versione digitale, anche all’ascolto in streaming integrale, con tanto di una terza traccia rehearsal aggiuntiva rispetto alla limitata versione fisica dell’anno scorso. “Kingdom Of Darkness” suona incredibilmente fresco, aggiornato pur non stravolto. Un’operazione che solitamente lascia insoddisfatti, praticamente sempre il tempo che trova, vede invece qui un ottimo pezzo farsi ancora più dinamico, interessante ed emozionante grazie al calibratissimo mélange di vecchio e nuovo, dove la composizione che trasuda -ancora- tutta la sua fiera appartenenza ai gloriosi anni ’90 incontra il raffinato stile attuale degli Abigor, con tanto di maestosi arrangiamenti ed accorgimenti stilistici cari alla band al giorno d’oggi, in una prova magistralmente riuscita.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Kingdom Of Darkness (2016)”
2. “Severance (Instrumental Rehearsal 1994)
3. “Celestial (Instrumental Rehearsal 1996)
4. “Eerie Constellation (Instrumental Rehearsal 1995)

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La seconda specifica riguarda una band che sinceramente non credevo sarebbe mai più passata su queste pagine, tantomeno con un nuovo pezzo e in una colonna. Dopo la débâcle del 2014, a seguito di quello che -per motivi soprattutto personali- doveva essere l’ultimo album degli americani Nachtmystium, sembrava non ci fosse più alcuna possibilità di sentire un seguito o almeno gli sviluppi dei semi gettati dalla direzione intrapresa con “The World We Left Behind” (Century Media Records).
Così non è stato: il controverso Blake Judd sembra essersi rialzato e rimesso in pista più motivato che mai, rilasciando proprio ieri una primissima versione (fortemente) demo e unicamente strumentale di “Voidless”, brano che ha annunciato farà parte del nuovo full-length in lavorazione della rinnovata formazione americana. Le novità non terminano qui, dato che il Nostro si è detto anche in procinto di rilasciare innanzitutto un nuovo EP già pronto ed intitolato “Resilient” tramite Earache Records, previsto invece per settembre.
Sicuro è che questa piccola anteprima non sveli granché sulla direzione intrapresa o sullo stato di salute della band e del travagliato compositore, se non che il brano suona molto prossimo all’approccio più diretto prediletto proprio nell’ultimo full-length, piuttosto che alle derive psichedeliche e sperimentali dei precedenti dischi. Certo è anche che poter riniziare ad ascoltare materiale inedito di un act imprevedibile come i Nachtmystium sia cosa già decisamente interessante di per sé.

Lo trovate su SoundCloud.

Tracklist:
1. “Voidless (Instrumental Demo)”
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Matteo “Theo” Damiani

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