Column N.05 – Goatmoon & Rebirth Of Nefast (2017)

 

Torna per la seconda volta sulle nostre colonne virtuali la corazzata Goatmoon con un altro brano da quel che sarà il nuovo “Stella Polaris”, quinto full-length del collettivo guidato da BlackGoat Gravedesecrator, in uscita tramite la partner in crime Werewolf Records la prossima settimana (in data 24 febbraio).
A dirla tutta, l’attesissimo disco -dopo ben tre singole anteprime sciorinate nel notevole arco temporale di un anno- è da questa settimana disponibile all’ascolto integrale in streaming tramite il canale youtube ufficiale della label con tanto di Bonus Track riservata all’edizione in vinile (ipotesi non confermata, attribuita unicamente all’assenza della suddetta nelle tracklist ufficiali rilasciate – anche sullo stesso BandCamp). Tuttavia, nonostante prima “Kansojen Hävittäjä”, poi “Stella Polaris” e “Wolf Night”, siano state date in pasto all’affamato pubblico, oggi spetta a me l’ingrato compito di scegliere un quarto brano per farvi assaporare un’inedita parte del disco. Se avete una mezz’oretta, a questo punto, non posso che consigliarvi caldamente di concederla al lavoro nella sua interezza, ma la minacciosa maestosità della conclusiva “Overlord” riuscirà a conquistarvi anche da sola. Tastiere dal trionfante sapore freddo e magico, debordanti e presenti come non mai nell’economia sonora dell’act, unite ad un finale che riporta inaspettatamente l’ascoltatore alle soluzioni impiegate nella Terra Dei Mille Laghi durante il primo lustro ’00, vi lasceranno con la curiosità di scoprire cos’altro il quinto capitolo discografico dei Goatmoon possa celare per voi.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Intro”
2. “Stella Polaris”
3. “Kansojen Hävittäjä”
4. “Wolf Night”
5. “Sonderkommando Nord”
6. “Warrior”
7. “Conqueror”
8. “Overlord”
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Dopo ben undici anni di (in)attività, con praticamente un solo demo all’attivo (l’apprezzato “Only Death” del 2006 che può finanche vantare una prima tiratura su nastro da parte di una neonata Debemur Morti Productions), l’irlandese polistrumentista Wann (oggi residente in Islanda, dove collabora anche con Sinmara e Wormlust) giungerà finalmente al traguardo del suo primo full-length per il progetto personale Rebirth Of Nefast, il prossimo 24 marzo, grazie all’appoggio della ben più che stimata Norma Evangelium Diaboli.
Un suono lento e opprimente, quello della one-man band che questa settimana ci ha proposto un primo e gustoso estratto dal debutto “Tabernaculum”, nei panni dei dodici minuti di opener che prendono il nome di “The Lifting Of The Veil”. L’inizio cadenzato, cupo, a tratti Doom, dopo una discreta introduzione tra il tribale e l’atmosferico lascia spazio alle letali trame Black Metal di stampo occulto e dichiaramente Orthodox, dall’esoteriche fattezze tanto care ai fan della progenie Deathspell Omega -e primi Ondskapt– quanto alle proposte della NoEvDia stessa. Suono nocivo, costruzione ed esperimenti interessanti gettano delle solide basi su cui iniziare a tessere qualche premessa e un’invitante curiosità nei confronti di “Tabernaculum”.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “The Lifting Of The Veil”
2. “The First Born Of The Dead”
3. “Alignment Divine”
4. “Carrion Is A Golden Throne”
5. “Magna – Mater – Menses”
6. “Dead The Age Of Hollow Vessels”
7. “La Fin Du Monde”
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Matteo “Theo” Damiani

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