Column N.04 – Horna & Frozen Graves (2018)

 

Una delle prime uscite del 2018 che un paio di settimane fa si è guadagnata un appunto nel taccuino per essere presto o tardi proposta in un appuntamento di Columns è il nuovo EP dei finlandesi Horna, “Kuolleiden Kuu”, rilasciato ufficialmente (e abbastanza a sorpresa) ad inizio anno per World Terror Committee. La band, nello stesso giorno, ha pubblicato ben due prove di entità minore accoppiando al mini-album appena menzionato anche uno split con gli svizzeri Pure. Non c’è dubbio che nessuna delle due release passerà alla storia per il suo contributo fondamentale di alcun tipo, ma è innegabile che tra questa sequela di nuovi pezzi uno spicchi in particolare facendo brillare quasi da solo di grande luce propria l’EP che lo contiene: “Uskonpauhu”, incredibilmente ed inspiegabilmente uno scarto dalle sessioni di registrazione dell’ultimo full-length “Hengen Tulet” (WTC 2015), così come le altre canzoni incluse nell’uscita (una strumentale, una cover e un altro inedito conclusivo), ci offre una prestazione esageratamente lanciata e riuscita da parte della band finlandese, con un piglio francamente introvabile nelle discontinue uscite più recenti della formazione. Scanzonato, catchy, irrefrenabilmente energetico, rumoroso ed incredibilmente metal nel senso più ottimamente pestone del termine, senza mai perdere comunque di atmosfera, si è beccato anche un mastering aggiuntivo da parte di TT degli Abigor.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Uskonpauhu”
2. “Kuolleiden Kuu”
3. “Tähdet Tähdet”
4. “
Viattomien Silvi”
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Come anticipato nella prima colonna dell’anno, il finire del 2017 si è tenuto con sé qualche perla da riscoprire nonostante fosse ormai concluso, ponendo il sottoscritto nella condizione di dover usare parte di questi prossimi appuntamenti come meritato recupero. Poco male, quello di oggi (che rende la colonna di questa settimana totalmente finnica) sono i Frozen Graves, nascostissimo progetto parallelo di Luxixul Sumering Auter dei Cosmic Church che qui suona tastiere e batteria col suo stile oramai inconfondibile a tutti gli appassionati della band principale, la quale, sfortunatamente, come saprete volge il suo viaggio alle sue battute finali.
Una piccola presentazione vi è stata fornita già la settimana scorsa in occasione della playlist che conteneva “Eaters Of Flesh”, ma non troppo tempo fa è stato caricato sul SoundCloud della Kuunpalvelus (che con la vecchia partner Grievantee, peraltro di un non nuovo Shatraug degli Horna, si occupa da sempre della produzione e piccola distribuzione del catalogo Cosmic Church e dei progetti affiliati di zone Tampere e Jyväskylä) anche il terzo brano del disco di debutto omonimo uscito sul finire dell’anno trascorso, per ora solo in vinile.
“Eye On The Flame” offre un buono spaccato sulla fattura dell’album del trio (il più noto polistrumentista è qui accompagnato dal compagno Vandra negli Asimmetry, in veste di chitarrista, e dal cantante dei francesi Nécropole), fautore di grandissima atmosfera – seppur molto più semplice ed immediata di quella dell’apprezzato progetto principale. Suoni ruvidissimi e risultato decisamente under-prodotto, tempi mai troppo sostenuti che prediligono preziosi mid-tempo ricchi di pathos, reiterazioni corpose e “pounding pounding” sono tutti ingredienti della ricetta che offre in definitiva soluzioni di grande interesse e gusto.

Lo trovate su SoundCloud.

Tracklist:
1. “Introduction”

2. “Sea Crypt”
3. “Eye On The Flame”
4. “
Eaters Of Flesh”

5. “Enter The Brotherhood”
6. “Stillwork”
7. “A Dying Pujari”
8. “Burial Silence”

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Matteo “Theo” Damiani

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