Column N.01 – Shining & Nortt (2018)

 

L’anno nuovo è iniziato questa settimana e bisogna partire col piede giusto. La prima colonna settimanale del 2018 mette quello destro (o il sinistro, dipende da come iniziate a camminare solitamente) direttamente nella tomba, in attesa del suo compare. Se questo sia un buon modo o meno lo lascio decidere a voi che state leggendo, ad ogni modo gli svedesi Shining si aggiudicano il titolo di primi che ci e vi fanno ascoltare il loro nuovo disco nella sua interezza per l’anno 2018. “X – Varg Utan Flock”, nuovo e decimo capitolo discografico della band, è uscito sugli scafalli ufficialmente l’altro ieri via Season Of Mist Records ed è pronto a sorprendevi con la sua alta qualità (ci torneremo sopra più approfonditamente abbastanza presto) qui.
Ma se sono inclusi nell’appuntamento odierno significa che voglio farvi ascoltare un pezzo in particolare, questo weekend, e questo è senz’altro il conclusivo “Mot Aokigahara”. Sia che lo spettacolo naturale della omonima foresta di Aokigahara (o Jukai, il “mare di alberi” alle pendici del celebre Monte Fuji) e più in particolare il suo macabro mito vi siano noti o meno, il brano è un lungo gioiello di composizione fine ed elegante, di digressione acustica in parte in linea con quella raffinatezza di stile a cui gli Shining spesso hanno abituato, in parte no.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Svart Ostoppbar Eld”
2. “Gyllene Portanas Bro”
3. “Jag Är Din Fiende’”
4. “
Han Som Lurar Inom”
5. “Tolvtusenfyrtioett”

6. “Mot Aokigahara”
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La seconda parte di questa prima colonna del 2018 è invece atta a farvi riprendere qualcosa dall’anno ormai trascorso (e lo saranno anche alcune parti di qualcuna delle prossime, perché è rimasta tanta bella roba ancora da recuperare). Cambiamo ritmo, ci spostiamo giusto un pelo più a Sud geograficamente, ma non ci allontaniamo granché di sensazioni. Come ormai saprete, o quantomeno dovreste sapere, il danese eremita Nortt è tornato dopo dieci anni di silenzio ed oblio con un nuovo album intitolato “Endeligt”, che ci è piaciuto così tanto da diventare disco della settimana prima della sua uscita, da essere nominato tra i migliori di dicembre (praticamente IL migliore ex aequo) e anche dalla quasi totalità di noi tra i very best dell’intero 2017. Il motivo vi dovrebbe essere chiaro solo ascoltandolo tutto o leggendo qualcuna delle nostre descrizioni ai rispettivi articoli, non ultima l’apposita recensione. Comunque il disco è uscito ufficialmente settimana scorsa ed è ora interamente ascoltabile per la gioia (?) di tutti voi. Avendone l’occasione, ho però scelto di farvi sofferemare questo fine settimana sulla splendida “Afdø”: probabilmente uno dei picchi qualitativi dell’intero disco, che mostra anche parte delle caratteristiche più intime del lavoro, anche se a conti fatti potrebbe essere una scelta abbastanza infelice estrapolarvi dal contesto un solo pezzo (dal momento che il lavoro è molto breve e in realtà da sentire più che ascoltare).
Ma la musica dei Nortt non è che sia particolarmente felice, del resto. Quindi.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Andægtigt Dødsfald”
2. “Lovsang Til Mørket”
3. “Kisteglad”
4. “Fra Hæld Til Intet”
5. “Eftermæle”
6. “Afdø”
7. “Gravrøst”
8. “Støv For Vinden”
9. “Endeligt”
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Matteo “Theo” Damiani

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