Column N.01 – Saor & Tardigrada (2016)

 

Il primo nuovo pezzo che più mi ha colpito durante questa settimana (come molti si aspetteranno e con cui, sono abbastanza certo, converranno) è sicuramente “The Declaration” degli scozzesi Saor. Il progetto di Andy Marshall, arricchito da sempre più numerose collaborazioni e a breve in arrivo al traguardo del terzo album in studio (più qualcuno, se si considerano episodi pre-Saor come gli Askival di “Eternity”), non penso necessiti di grandi presentazioni. Questa scelta è quindi assolutamente popolare e forse scontata, ma quel che conta è non lo sia il pezzo. Giusto?
Il primo estratto da quello che sarà “Guardians” (in uscita il prossimo 11 novembre, a distanza di due anni da “Aura”, tramite Northern Silence Productions) si presenta solido e ben all’altezza delle aspettative. Si potrebbe azzardare a dire che le intuizioni strumentali e gli arrangiamenti siano addirittura migliorati, ma per questo aspetteremo il disco. Certo è che il distintivo blend di Black Metal atmosferico infarcito di elementi tradizionali ed intenso folklore (autodefinitosi) celtico (o diciamo pittico?) colpisce dimostrando incisività anche questa volta. Su “The Declaration” troviamo come ospiti Reni McDonald Hill al Bodhrán e John Becker al violino. Sebbene la voce del Nostro rimanga probabilmente un punto debole nella proposta, per via della sua staticità e assenza di variazioni o miglioramenti, di pari passo sembra rimanere costante ed inossidabile anche la qualità consegnata al pubblico finora.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Guardians”
2. “The Declaration”
3. “Autumn Rain”
4. “Hearth”
5. “Tears Of A Nation”
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Gli svizzeri Tardigrada ai miei occhi (e soprattutto alle mie orecchie) sono invece un’assoluta novità. Provenienti dal profondo del web, ma -geograficamente- da un paese che in fatto di Metal estremo è dagli anni ’80 a non aver bisogno di raccomandazioni di sorta (parliamo di Hellhammer, Celtic Frost, Coroner e Samael, passando ai più attuali Darkspace, Triptykon e Paysage D’Hiver), debutteranno ufficialmente su full-length il prossimo 28 ottobre tramite la vicina Eisenwald Tonschmiede.
Parafrasando un celebre motto: nessun singolo. Nessun EP. Nessuno split. Nessun divertimento.
Non che qualcuno avesse veramente bisogno dell’ennesimo split.
Ma, se non altro, i poco noti elvetici hanno almeno dalla loro un demo datato 2012 (intitolato “Widrstand” ed ascoltabile qui). Inoltre, band ed etichetta paiono essere stati comunque abbastanza accorti e non troppo pretenziosi, presentando una lunga anteprima del lavoro con “Die Wand”. Quello che sarà il quarto pezzo di “Emotionale Ödnis” (il disco si intitolerà così, ve l’avevo detto?) si snoda tra ritmiche varie e un atmosferico andamento in lenta e grigia progressione, ipnotico quando serve, impreziosito da ottime melodie e chimeriche harsh-vocals care all’universo Depressive Black Metal – pur senza fortunatamente ricalcarne i cliché né ritrovarcisi limitatamente imbrigliato.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “I”
2. “E Sturm Zieht Uf”
3. “II”
4. “Die Wand”
5. “III”
6. “Erschöpft”
7. “IV”
8. “Emotionale Ödnis”
9. “V”
10. “Verfall”
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Matteo “Theo” Damiani

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