Weekly Playlist N.46 (2018)

 

Converrete che stavolta la nostra redazione ha tirato fuori dal cilindro una collezione di nomi davvero da intenditori, dividendo (con modalità in realtà nemmeno così inusuali) la playlist tra chicche del passato e agitatori dell’underground contemporaneo. Ma data la loro assenza nel nostro scorso appuntamento, iniziamo con l’augurare un buon compleanno all’unico anniversario di oggi: “Des Alten Kriegers Seelenruh'” ci ricorda infatti i venti anni appena compiuti di “Herbstleyd”, il primissimo full-length di Kanwulf (ribattezzatosi poi Ash) e dei tedeschi Nargaroth; ma per ogni inizio vi è anche una fine, e il disco della settimana recensito in occasione de “La Gente Deve Sapere” (lo scritto è qui o in home) ci porta a conoscere proprio l’ultimo lascito dei finlandesi Cosmic Church, quel “Täyttymys” uscito a maggio da cui ci ascoltiamo l’emozionante title-track conclusiva. Ma sembra che anche senza il buon Luxixul Sumering Auter il carrozzone della nostra musica preferita continuerà ad andare avanti, trainato come sempre dal basso da nuove leve tra le quali sta spiccando ultimamente una sorta di alter-ego proprio dei Cosmic Church: parliamo infatti di un’altra one-man band e proveniente sempre dalla terra dei mille laghi chiamata Vargrav. Per ora decisamente meno personale e ancora discretamente affascinato dagli Emperor di “In The Nightside Eclipse”, dopo il considerevole riscontro di pubblico ottenuto a inizio anno col debutto “Netherstorm”, il mastermind V-KhaoZ sembra tuttavia maturato e intenzionato a procedere a vele spiegate verso un seguito che si intitolerà “Reign In Supreme Darkness”. Il disco uscirà presumibilmente ad inizio 2019 e nell’attesa ci ascoltiamo l’anteprima “As The Shadows Grow Silent”.
Mettiamo ora da parte pianole e altri orpelli (ma non l’atmosfera) per un po’ di devianza neozelandese. Con “Depression (Part II)”, proveniente dall’unico full-length del 2000 “Suicidal Emotions”, Shane Rout ci ricorda che i suoi Abyssic Hate realizzeranno uno split album di sole due cover con i compagni di merende tedeschi Absurd; quindi se qualcuno di voi non riusciva a dormire la notte fantasticando su come sarebbero suonate “Welcome To The Machine” e “Anarchy In The U.K.” in versione (NS?)BM, eccolo accontentato. Qualcosa di lievemente più atteso in arrivo, almeno da queste parti, proviene invece dall’Austria e porta il monicker di un’altra one-man band: dopo averci dato in pasto un singolo (ascoltabile qui), i Rauhnåcht hanno pubblicato un medley contenente spezzoni del paio di brani finali della loro prossima fatica “Unterm Gipfelthron” (qui). Nell’attesa di qualcosa di un po’ più sostanzioso (magari l’album intero, ufficialmente in uscita il 7 dicembre), noi ci recuperiamo “Urzeitgeist” del 2014 e la sua diabolica title-track.
Ora che abbiamo un’idea di ciò che ci riserveranno i prossimi mesi, facciamo un passo indietro tornando al presente con qualche novità che potreste esservi persi: la Francia si è riconfermata terra eccezionalmente fertile per la musica oscura (qualora ve ne fosse necessità), sputando fuori il quinto disco dei Sacrificia Mortuorum, intitolato “Possède La Bête” e qui rappresentato da “La Gamelle Du Diable”. Dall’Ucraina è giunto invece “When The Night Falls…”, quarto full-length del solitario ma instancabile Severoth che ne piazza uno all’anno e di cui oggi potete sentire “As Pale Moon Across Mists Wandered”.
Dodici minuti sono troppi per voi? Allora non potete immaginare che goduria sia spedirvene in piena faccia quasi venti, grazie al primo pezzo selezionato dalla carrelllata di ascolti quotidiani del nostro staff che vi separa dalla fine dell’articolo: ad aprire la playlist e le danze troviamo infatti la devianza dei celebrati Deathspell Omega con il loro EP di una sola traccia “Mass Grave Aesthetics”, anno del signore 2008 (spegnerà dieci candeline proprio il mese prossimo). Dopo il malessere sonoro propinatoci dai francesi, ci spostiamo in terra norvegese e torniamo alla metà degli anni Novanta, quando i davvero misconosciuti Inflabitan di Sigmund Hansen, “ora” negli Strid, mettono su un romantico progetto omonimo realizzando un paio di demo con lo stacanovista Aggressor (Aura Noir e soprattutto ex-Ved Buens Ende ed ex-Dødheimsgard) alla batteria. Dall’ottima raccolta del 2010 “Wanderer Of Grief”, compilation delle suddette demo più due inediti mai pubblicati altrove (tutto il materiale prodotto dal monicker come da tradizione Kyrck Productions), ascoltiamo dunque l’opener “Endovern”. L’ultima presentazione della playlist di oggi spetta all’ennesima one-man band, ossia ai tedeschi Luror e al loro primo album “The Iron Hand Of Blackest Terror”; da questo debutto sulla lunghissima distanza (uscito nel 2003 a quasi dieci anni dall’inizio del progetto) viene rispolverata “Among The Hill War Is Raging”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Deathspell Omega“Mass Grave Aesthetics” (from Mass Grave Aesthetics (EP)”, Norma Evangelium Diaboli 2008)

2. Sacrificia Mortuorum“La Gamelle Du Diable” (from Possède La Bête”, Drakkar Productions 2018)

3. Vargrav“As The Shadows Grow Silent” (from Reign In Supreme Darkness”, Werewolf Records 2019)

4. Inflabitan“Endovern” (from Wanderer Of Grief”, Kyrck Productions 2010)

5. Abyssic Hate“Depression (Part II)” (from Suicidal Emotions”, No Colours Records 2000)

6. Rauhnåcht“Urzeitgeist” (from Urzeitgeist”, Hammerheart Records 2014)

7. Luror“Among The Hills War Is Raging” (from The Iron Hand Of Blackest Terror”, Blut & Eisen Productions 2003)

8. Nargaroth“Des Alten Kriegers Seelenruh'” (from Herbstleyd”, No Colours Records 1998)

9. Severoth“As Pale Moon Across Mists Wandered” (from When The Night Falls…”, Werewolf Promotion 2018)

10. Cosmic Church“Täyttymys” (from Täyttymys”, Kuunpalvelus Records 2018)

Michele “Ordog” Finelli

 

Precedente Cosmic Church - "Täyttymys" (2018) Successivo Pagan Storm News: 23/11 - 29/11