Weekly Playlist N.33 (2018)

 

Lunedì, quindi giusto tre giorni fa, è piombato nella home del vostro sito preferito un articolone di recap eccezionalmente bimensile con il meglio di agosto ma anche del bypassato luglio (se ve lo siete persi è ancora lì o qui). Quindi quale occasione migliore per fare oggi uno speciale in playlist e riempirla di musica uscita solo tra luglio e agosto? Esattamente, quello che è il meglio delle uscite (non solo in formato full-length questa volta) degli ultimi due mesi, a nostro umilissimo parere, è racchiuso in questi dieci dischi da cui abbiamo estratto i dieci brani.
Qualcuno lo conoscerete già: a partire dai Mantar campioni di agosto e dai Dauþuz vincitori morali del mese per aver pubblicato un EP così sostanzioso e curato da essere in definitiva (un bel po’) più bello di tutti i full-length usciti negli ultimi sessanta giorni, finendo con la follia a marchio Imperial Triumphant di “Vile Luxury” e le suggestioni tedesche dei Firtan di “Okeanos”, per non tacere poi del nuovo Immortal, se avete seguito anche solo distrattamente la webzine negli ultimi mesetti non ci dovrebbe essere ormai bisogno di troppe presentazioni.
Andando in ordine, chi va invece presentato è sicuramente il disco dei tedeschi Essenz, intitolato “Manes Impetuum” ed uscito in agosto per la sempre interessante Amor Fati. Da lui ci ascoltiamo “Peeled & Released”. Un’altra uscita che potrebbe esservi sfuggita in agosto sono i Mare dalla Norvegia, ad opera di Terratur Possessions. Dopo molti (?) anni di militanza (?) nell’underground più ground ed uscite minori non troppo calcolate da queste parti hanno rilasciato il loro debutto “Ebony Tower” da cui abbiamo pescato l’opener “Flaming Black Zenith”. Sempre dalla Norvegia, i Manes dovreste conoscerli (perché se non conoscete “Under Ein Blodraud Maane” vi tocca davvero correre a rimediare)… Ma è pur sempre vero che molti di voi potrebbero averli persi di vista dopo il debutto; “Slow Motion Death Sequence” (agosto, Debemur Morti) forse non vi farà cambiare totalmente idea in tal caso, ma per chi scrive e non solo riporta un po’ di feeling oscuro e riuscita sperimentazione latitata nelle ultime uscite. “Night Vision” ve ne darà un assaggio.
Ci sono anche gli Ill Omen dall’Australia, progetto solitario dell’ex-Austere che qui ci propone qualcosa di ben più marcione. Non di solito: l’ultimo full del 2016 era ad esempio un buon concentrato di Doom dilatato e orrorifico con Black Metal, mentre nel nuovo EP da cui abbiamo pescato “The Ruinous Drear” (“The Grande Usurper”, Iron Bonehead) i più casinari troveranno sicuramente pane per i loro denti. Ultimissimi, ma non per nome o importanza storica, sono gli svedesi Unanimated (ormai un po’ distanti in tutti i sensi dal loro apice “Ancient God Of Evil”, com’è anche normale che sia) con il loro -secondo- ritorno intitolato “Annihilation”, non brevissimo EP fuori per niente popò-di-meno-ché Century Media e dai cui sentirete in fondo alla playlist “From A Throne Below”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Dauþuz“Steinhammer” (from Des Zwerges Fluch (EP)”, Naturmacht Productions 2018)

2. Essenz“Peeled & Released” (from Manes Impetuum”, Amor Fati Productions 2018)

3. Mare“Flaming Black Zenith” (from Ebony Tower”, Terratur Possessions 2018)

4. Firtan“Siebente, Letze Einsamkeit” (from Okeanos”, Art Of Propaganda Records 2018)

5. Manes“Night Vision” (from Slow Motion Death Sequence”, Debemur Morti Productions 2018)

6. Imperial Triumphant“Cosmopolis” (from Vile Luxury”, Gilead Media 2018)

7. Immortal“Where Mountains Rise” (from Northern Chaos Gods”, Nuclear Blast Records 2018)

8. Ill Omen“The Ruinous Drear” (from The Grande Usurper”, Iron Bonehead Productions 2018)

9. Mantar“Dinasty Of Nails” (from The Modern Art Of Setting Ablaze”, Nuclear Blast Records 2018)

10. Unanimated“From A Throne Below” (from Annihilation (EP)”, Century Media Records 2018)

Matteo “Theo” Damiani

 

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