Weekly Playlist N.15 (2018)

 

Solo novità e musica assolutamente recente nella selezione di oggi. Marzo è da poco finito e la settimana scorsa abbiamo pubblicato il nostro consueto recap con tutto il suo meglio e quel che abbiamo preferito (se l’avete perso lo trovate ancora in home o qui), dunque incominciamo riprendendo proprio due titoli che sono astati appena rilasciati e che vi hanno fatto la loro illustre apparizione. Caso fortuito vuole che “Exile Amongst The Ruins” dei Primordial non sia solo il disco del mese sulla webzine ma anche quello della settimana per LGDS, per questo motivo insieme ai Deadly Carnage di “Through The Void, Above The Suns” (da cui abbiamo estratto questa volta “Ifene”) troverete “Upon Our Spiritual Deathbed”. I nuovi brani dal 2018 non si estinguono qui però, perché da marzo e freschi di uscita arrivano anche gli spagnoli Balmog. Dal loro terzo full-length uscito per War Anthem Records ci andiamo ad ascoltare “Eating The Descendant”, mentre dal nuovissimo e ambizioso “Intra Naos” dei nostrani Altar Of Perversion -fuori da soli quattro giorni per Norma Evangelium Diaboli– peschiamo la già presentata “She Weaves Abyssal Riddles And Eorthean Gates”. L’ultimo, anzi il primo, pezzo targato 2018 è in realtà anche il più nuovo della raccolta, perché si tratta di “The Cosmic Sphere Falls” degli svedesi Craft, in anteprima dal loro quinto full (“White Noise And Black Metal”, già in colonna da domenica) che arriverà a fine giugno per Season Of Mist. Ripercorrendo a ritroso cronologico la selezione troviamo anche una delicatezza da parte dei tedeschi Mosaic, “Schlaf Und Tod”, estratta dalla compilation su tape celebrativa dell’annuale Samhain Celebration dello scorso anno (caratteristico festival curato dallo stesso mastermind del gruppo, qualche curiosità in più al riguardo la trovate qui). Passando al 2016 e spostandoci nel nuovo continente abbiamo invece i Vukari da “Divination – secondo disco del gruppo rilasciato per Bindrune da cui abbiamo preso “Invictus Maneo”. Il 2015 lo timbrano invece i greci Macabre Omen con quello che fu uno degli highlight di una grande annata, “Gods Of War – At Wat” (Ván Records) e la sua title-track. Vi piacerà. Gli ultimi due vengono dal 2014 e 2012: Finlandia rappresentata dai noti Satanic Warmaster di “Fimbulwinter” (“Dragon’s Egg” può andare), mentre proseguiamo la nostra esplorazione inizialmente involontaria della Transilvania, cominciata nelle ultime puntate, con i Dordeduh. Spin-off di due terzi del famoso scisma Negură Bunget e con ogni probabilità anche una delle manifestazioni sonore più pregevoli mai uscite dai suoi confini territoriali, ci gustiamo la loro splendida “Flăcărarii” tratta dal debut (e, ad oggi, sfortunatamente unico album) che s’intitola “Dar De Duh”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

 

 

1. Craft“The Cosmic Sphere Falls” (from White Noise And Black Metal”, Season Of Mist Records 2018)

2. Dordeduh“Flăcărarii” (from Dar De Duh”, Prophecy Productions 2012)

3. Balmog“Eating The Descendant” (from Vacvvm”, War Anthem Records 2018)

4. Primordial“Upon Our Spiritual Deathbed” (from Exile Amongst The Ruins”, Metal Blade Records 2018)

5. Macabre Omen“Gods Of War” (from Gods Of War – At War”, Ván Records 2015)

6. Mosaic“Schlaf Und Tod” (from Samhain Celebration MMXVII”, Heimat Musik 2017)

7. Deadly Carnage“Ifene” (from Through The Void, Above The Suns”, Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum 2018)

8. Vukari“Invictus Maneo” (from “Divination”, Bindrune Recordings 2016)

9. Satanic Warmaster“Dragon’s Egg” (from “Fimbulwinter”, Werewolf Records 2014)

10. Altar Of Perversion“She Weaves Abyssal Riddles And Eorthean Gates” (from “Intra Naos”, Norma Evangelium Diaboli 2018)

Matteo “Theo” Damiani

 

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