Tardigrada – “Emotionale Ödnis” (2016)

Artist: Tardigrada
Title: Emotionale Ödnis
Label: Eisenwald Tonschmiede
Year: 2016
Genre: Atmospheric Black Metal
Country: Svizzera

Tracklist:
1. “I”

2. “E Sturm Zieht Uf”
3. “II”
4. “Die Wand”
5. “III”
6. “Erschöpft”
7. “IV”
8. “Emotionale Ödnis”
9. “V”
10. “Verfall”

“Emotionale Ödnis” si può sommariamente tradurre in italiano con “deserto emotivo”. Un titolo, per un debutto su full-length, tanto azzeccato -proposta considerata- quanto talentuoso dimostra di essere il giovane il terzetto che l’ha composto.

Il logo della band
Il logo della band

I Tardigrada provengono dalla Svizzera tedesca, più precisamente dalla grande Zurigo, e si formano ufficialmente nel 2010. Non si può dire vi siano certo ingenti quantità di informazioni su di essi e ai più questo primo album giungerà come una sorpresa totale, anche se in realtà il trio elvetico ha già rilasciato un discreto demo intitolato “Widrstand” nel 2012, in sole cento copie su nastro, tramite Fallen Empire Records.
La stessa label si occuperà di stampare a breve in versione vinilica il full-length di cui ci apprestiamo a parlare in questa sede, tuttavia in definitiva l’album è prodotto dalla tedesca Eisenwald Tonschmiede. Le lusinghe della label mitteleuropea non dovrebbero suonare strane ad orecchio attento: il Black Metal atmosferico e pregno di carica emotiva dei Tardigrada è perfettamente ascrivibile a quella che da tempo è l’estetica musicale dell’etichetta.

La band

Due brani sono stati rilasciati in anteprima durante gli scorsi mesi, svelanti insieme già gran parte del sound variegato, atipico nel suo genere, ma incredibilmente focale dei Tardigrada di “Emotionale Ödnis”, ponendosi come ottime premesse per un debutto coi fiocchi. Inutile girarci attorno più di tanto: il primo full-length degli svizzeri è effettivamente un debut-album di notevole fattura e corroborato da una maturità difficilmente riscontrabile (non solo) in un esordio.
Il disco, che sfora l’ora di durata complessiva tradendo grande consapevolezza delle proprie grandi potenzialità – e quasi pretenziosità da parte dei tre (ripagata invero dall’ottimo risultato), si compone di dieci tracce delle quali solo cinque sono effettivi brani. Il resto sono brevi intermezzi acustici numerati (e una introduzione) che -contrariamente a ciò che solitamente accade in questi casi- arricchiscono la dolorosa atmosfera del disco oltre a spezzare l’ascolto dei lunghi effettivi brani, donando varietà al platter e respiro all’ascoltatore che, grazie al riuscito espediente, non accennerà la minima punta di noia durante l’impegnativo ascolto di pezzi vari e complessi come “Die Wand” o la conclusiva “Verfall”.
Stilisticamente, i Tardigrada mescolano vari aspetti più o meno conosciuti degli stilemi Black Metal: abbiamo una componente sicuramente atmosferica alla base delle composizioni (spesso sfociante in lidi più tendenti all’universo Depressive, senza però mai prendere parte al carosello né rimanerne imbrigliata per cliché o effettivo stile), uno spiccato gusto melodico (pur senza suonare mai Melodic Black, rifuggendo scale e vezzi acustici inframezzati) e senza mancare di lasciarsi andare in parti più concitate e dirette dal gustoso piglio Black ‘N’ Roll (“Erschöpft” con la sua incredibile dinamicità è perfetto esempio di limbo tra personalità e tradizione, nonché dei continui cambi di umore di cui vive l’opera). In aggiunta, il sound scelto è volutamente rumoroso: grandi riverberi di batteria su cassa e rullante donano all’ascoltatore un suono magnificamente caldo ed avvolgente, potente nelle parti più veloci ed incisivo nell’incedere di camaleontiche ritmiche stuzzicantemente varie.
Le componenti percussionistiche non sono gli unici strumenti riverberati e suonati decisamente “loud”; anche le rifrazioni degli accordi aperti costituiscono un tappeto sempre presente su cui stendere le emotive (è il caso di dirlo!) e ottime melodie, aggirando e andando ad escludere, in questo modo, l’utilizzo del basso in studio. Infine, arrangiamenti molto curati e composizione dal taglio drammatico fanno sì che epiche e apocalittiche rifiniture di synth sopraggiungano nei momenti più opportuni per innalzare ulteriormente il livello del disco e cesellare il tutto.

Inutile fare nomi specifici per spiegare e banalizzare a parole ulteriormente la proposta di “Emotionale Ödnis”; i Tardigrada godono di un sound incredibilmente personale e già unico nonostante si tratti solo di un debut-album, in cui -come sempre più spesso accade- la differenza la fa proprio la grande capacità di scrivere ottime canzoni.
Se siete appassionati delle sonorità accennate, o anche solo di buona musica in generale, l’intensità e la profondità d’intenti di una delle band debuttanti più sorprendenti dell’anno in corso farà sicuramente al caso vostro.

Matteo “Theo” Damiani

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