Column N.23 – Marduk & Mantar (2018)

 

Dunque, “Viktoria” è finalmente uscito ed è ora ascoltabile nella sua interezza sulla vostra piattaforma preferita (e/o qui). L’avete già fatto? Avremo modo, prestissimo (contate tre giornia partire da oggi, non uno in più), di parlarne tutti insieme più approfonditamente, ma questo giovedì un terzo singolo è stato ufficialmente rilasciato (con trascurabile ma evocativo videoclip dall’adeguato, anche se prevedibile nei modi, taglio bellico e marziale) e si tratta della sua implacabile title-track. Come avrete modo di scoprire il disco rivela più d’una sorpresa ai fan della band, ma il brano che regala il nome a “Viktoria”, al contrario, è -pur privo di ripetizioni- quanto di più Marduk uno possa aspettarsi: rasoiate fulminee ed ardenti, polvere da sparo, polvere nell’aria e polvere nell’animo di chi ascolta. Se cercavate velocità, trincee inestricabili, altra velocità, intelligenza nel riffing e furia inarrestabile condotta da un cantante superlativo siete nel posto giusto. Preparatevi a scandire il ritornello, perché i tre minuti di “Viktoria” fanno morti ma non prigionieri in piena celebrazione di una delle corazzate più inflessibili di tutti i tempi.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Werwolf”
2. “June 44”
3. “Equestrian Bloodlust”
4. “Tiger I”
5. “Narva”

6. “The Last Fallen”
7. “Viktoria”
8. “The Devil’s Song”
9. “Silent Night”

/
/
/
/
/
/
/

Per il secondo brano di oggi rimaniamo sul caro vecchio YouTube, perché anche i tedeschi Mantar ci hanno offerto qualcosa di nuovo. E di molto buono. Si tratta della prima anteprima completa da quel che sarà il loro terzo full-length, “The Modern Art Of Setting Ablaze”, in arrivo a fine agosto per Nuclear Blast.
Qualcuno tra chi ci segue da diverso tempo li ricorderà senz’altro per via del convincente secondo album, “Ode To The Flame”, che valse al duo di Amburgo nel 2016 diverse nomine tra i migliori dischi dell’anno a parere della vostra amata redazione (qui). Quel che troviamo questa volta è però un pezzo dai tratti stilistici sicuramente più Black Metal di quanto non sperimentato abitualmente dai Mantar in passato, dagli esordi in un non lontanissimo 2014 sempre intrisi di nera miscela a cavallo tra il Doom, il Punk più cattivo (qualcuno disse Sludge) e per l’appunto annerimenti continui come mantello, tanto da dar loro in generale tutto un nuovo feeling nei quasi quattro minuti che anticipano l’album grazie a “Age Of The Absurd”. Qualcuno poteva ipotizzarlo già dal breve trailer del pezzo che mamma Nuclear confezionò per loro qualche settimana fa (il trailer d’anteprima di un pezzo che deve servire come anteprima? Un po’ inception ma sì), e qualcuno l’ha fatto, ma quel che sarà la seconda traccia del disco si rivela una mazzata di pesantezza non indifferente tra ritmiche devastanti, immediateza d’approccio, irresistibili melodie oscure e un ritornello da vomitare a squarciagola.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “The Knowing”
2. “Age Of The Absurd”
3. “Seek + Forget”
4. “Taurus”

5. “Midgard Serpent (Seasons Of Failure)”

6. “Dinasty Of Nails”
7. “Eternal Return”
8. “Obey The Obscene”
9. “Anti Eternia”
10. “The Formation Of Night”
11. “Teeth Of The Sea”
12. “The Funeral”

/
/
/

Matteo “Theo” Damiani

Precedente Pagan Storm News: 22/06 - 28/06 Successivo I Concerti della Settimana: 02/07 - 08/07