Column N.18 – Wolfhetan & Fellwarden (2017)

 

Temevamo di averli persi per strada. Cinque anni di silenzio interrotto da qualche vago e sporadico aggiornamento su dei fantomatici lavori in corso ma poi mai nulla di tangibile, informazioni e annunci dati e poi finiti nell’oblio. Perdere una manifestazione artistica della caratura dei Wolfhetan sarebbe stato un peccato incredibile, specie dopo il fantastico “Was Der Tag Night Ahnt”.
Invece, quando ormai solo la recente intervista ai corregionali Mosaic sembrava poterci dare una piccola speranza sulle condizioni di salute del progetto alto-turìngio, giunge all’improvviso un estratto dal terzo (e pronto!) full-length intitolato “Vor Uns Das Feuer… Über Uns Der Himmel” (in uscita nelle prossime settimane senza data precisa, si suppone nuovamente autoprodotto, a sentir dire la band). I tedeschi ci deliziano e ripagano della lunga attesa con i quasi nove minuti di “Über Uns Der Himmel”, che riprende il discorso interrotto con il precedente album e lo amplia in sensazioni e delicata catarsi sprigionata in musica. Crudele Black Metal germanico tra splendide melodie e raffinati accorgimenti di elegante sensibilità, grandioso riffing, cambi repentini e una seconda parte da rarissimi brividi di giubilo che vi lascio tutta da scoprire. Si può tornare ad attendere con entusiasmo l’uscita di “Vor Uns Das Feuer… Über Uns Der Himmel”, sperando non ci voglia ancora troppo, ma ora certi che si sono solo presi il tempo evidentemente necessario.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Über Uns Der Himmel”
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È un graditissimo ritorno quello dei Fellwarden in questa colonna settimanale, in quanto già protagonisti con la loro “Guardian Unbound” di quella di due settimane fa.
Il nuovo progetto parallelo di The Watcher dei Fen (trovate ogni informazione al riguardo a questo link) si ripropone in vista dell’imminente uscita del debutto “Oathbearer” (16 giugno per Eisenwald Tonschmiede) anticipandolo questa settimana con un secondo brano intitolato “Wayfarer Eternal”.
Atmosfere ampie, voluttuose, ancor più dispiegate ed eteree di quelle di colui che l’ha preceduto permeano il lungo brano ricco di variazioni ma dall’intreccio narrativo solido e performante. La direzione è chiara e decisa, ma il sound è fresco ed interessante: cori, esibizione di grandezza dal piglio soavemente orchestrale sul finale e vastità straziante dei paesaggi naturali d’Albione, ci trasportano per dieci minuti di ottima scrittura dall’approccio cinematografico in un mondo distante in cui tristezza ed eterna pace interiore duellano sul teso filo del rasoio di valorose nazioni insanguinate ma -nonostante il triste fardello- ancora battagliere e lente a piegarsi.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Guardian Unbound”
2. “Sun Of Ending
3. “In Death, Valiant”
4. “Wayfarer Eternal”
5. “A Cairn-Keepers’s Lament

6. “Sorrowborn”

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Matteo “Theo” Damiani

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