Column N.11 – Slagmaur & M8l8th (2017)

 

Abbiamo avuto modo di parlare di “Thill Smitts Terror” citandolo, proprio ieri, tra i nostri dischi preferiti di marzo in quanto uscito ufficialmente sugli scaffali tre giorni fa per una rediviva Osmose Productions, accompagnato anche dallo streaming integrale tramite diverse piattaforme online. Il nuovo disco dei norvegesi Slagmaur, il terzo, che giunge a distanza di ben otto anni dal precedente e promettente “Von Rov Shelter”, conserva la loro impostazione avanguardistica risaltando tutto il carattere allucinato dello strambo combo proveniente da Trondheim: di certo non andato perduto negli anni, bensì arricchito da connotati ancora più industriali e luridi ad impreziosire una proposta originale e finemente pittorica. “Werewolf”, terza traccia (secondo vero e proprio brano) del platter, mostra tutta la squisitezza melodica di tastiere ed elettronica nelle nuove composizioni, sotterrata da un oprimente muro sonoro gestito con gain asfissianti di chitarre disarmoniche Black Metal e reiterazioni ossessive adagiate su cadenzate ed ipnotiche ritmiche mid-tempo. Metriche orecchiabili, in contrasto con il carattere inestricabile e da incubo della proposta, forniscono la giusta dose di fruizione per rendere il tutto immediatamente accattivante nonostante il profondo malessere delle vicende musicalmente narrate.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Innferd”
2. “The Drummer Of Tedworth”
3. “Werewolf”
4. “Bestemor Sang Djevelord”
5. “Hekseskritt Og Djevelritt”
6. “Hansel Unt Gretel”
7. “Ja Vi Elsker Dette Landet”
8. “Utferd”
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Tra profusione di magliette, felpe, custodie per pugnali, un nuovo set fotografico, un teaser del nuovo set fotografico, una visita in palestra ed una al comizio di turno, i russi M8l8th sembrano lavorare (estremamente lentamente e senza più eccessiva convinzione) anche a del nuovo materiale musicale. Oltre ad avere, in occasione dell’uscita del nuovo singolo “L.A.H. (Luciferian Aesthetics Of Herrschaft)” qualche giorno fa, annunciato che un nuovo e quarto full-length non meglio specificato uscirà entro la fine dell’anno, il militante combo russo pare essere intenzionato ad alzare l’asticella della sua proposta musicale e del Black Metal di stampo slavo (in particolare nazionale) verso discretamente nuovi orizzonti. Se già il buon “The Black March Saga” del 2013 aveva mostrato un allontanamento della band dal Black atmosferico e grezzo tipico della regione geografica e dei precedenti lavori, a favore di incursioni esterne più accattivanti, varie e fresche, era stato un convincente singolo dell’anno scorso (“Storm Over Azov”) a dimostrare un’avvenuta maturazione melodica con tanto di inediti e pregevoli inserimenti folkloristici (occhi strizzati ai Temnozor a non finire). Il nuovo brano si presenta senz’altro più combattivo e per molti versi ulteriormente ricercato per struttura e fattezze di ciò che l’ha preceduto un anno fa: repentini cambi di registro e tempo, accostati a diverse novità stilistiche intrecciate tra loro, lo rendono se non altro un pezzo particolare e d’interesse all’interno della produzione della divisione M8l8th.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “L.A.H. (Luciferian Aesthetics Of Herrschaft)”
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Matteo “Theo” Damiani

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