Column N.09 – Ascension & Deadly Carnage (2018)

 

La scelta dei due pezzi per questa settimana è stata imbarazzantemente facile. Come non può non esserlo nel momento in cui ti ritrovi ad ascoltare nel giro di sette giorni simili anteprime di tale interesse da parte di Ascension e Deadly Carnage. Partiamo dall’èlite tedesca: i nostri rilasceranno un nuovo e terzo full-length intitolato “Under Ether” il prossimo 30 marzo ancora una volta per l’indissolubile partner World Terror Committee, a distanza di quattro anni da “The Dead Of The World”.
Negli scorsi giorni ci hanno fatto assaggiare in anteprima “Dreaming In Death”, stupendo e rimescolando tutte le carte lasciate in tavola dai precedenti due album e creando un brano fortemente diverso, dall’atmosfera terrificante, distopico, pulsante, febbrilmente vivo ed irruente. L’impeto fa sue con estrema naturalezza reminiscenze Death e Thrash (bagaglio non totalmente nuovo nel Black Metal della band ma sicuramente mai veicolato così esplicitamente) reinterpretandole con l’ormai distintivo tocco esoterico e cabalistico immediatamente attribuibile agli Ascension.
In soli quatttro minuti (sarà il brano più breve del platter che ne conterrà altri sei più una introduzione) la band riesce a far esplodere tutta la sua nera magia in un’altra direzione, rinunciando a parte dei vertici atmosferici ma colpendo con grande imprevedibilità.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Garmonbozia”
2. “Ever Staring Eyes”
3. “Dreaming In Death”
4. “
Ecclesia”
5. “Pulsating Nought”

6. “Thalassophobia”
7. “Stars To Dust
8. “Vela Dare”

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Come anticipato, la seconda parte della colonna odierna vede protagonisti i nostrani Deadly Carnage; anche loro ci avevano lasciati proprio nel 2014 con l’ottimo “Manthe” (non esattamente nuovo a chi ci segue fin da quel periodo) trovando in esso la loro maturazione che sviluppava un riuscitissimo connubio di Post-Black Metal incorporante non solo facezie (mai facilonerie, nel loro caso) Post-Rock ma soprattutto della intrigante e teatrale poetica Doom riversata in un peculiare gusto letterario. Torneranno coincidentalmente il 30 marzo (altro simpatico parallelismo – anche loro di nuovo con la sodale ATMF, squadra che vince non si cambia pare di capire) con il quarto full dal titolo “Through The Void, Above The Suns”.
Giocando a trovare le differenze tra le scelte di oggi, ecco spuntare la prima: i Deadly Carnage di anteprime ce ne hanno date ben due, entrambe completamente ascoltabili al bandcamp della label. In particolare la seconda in ordine di tracklist, “Ifene”, ce li riconsegna intenti a sfruttare al meglio il taglio drammatico del “nuovo” vocalist Alexios (già e ancora chitarrista su gran parte della produzione, in realtà, che ha però tirato su anche il microfono dopo l’abbandono di Marcello Cavalli) che si destreggia perfettamente tra urla appassionate e clean vocals che finiscono a buttarla inaspettatatmente, anche se per brevi attimi, persino sul dream-pop. Ma la prova eclettica del nuovo cantante non è l’unica nota di merito: la scrittura altrettanto varia e progressiva è raffnata ed emozionante, il risultato finale dell’interazione dei musicisti è sorprendente in quanto -seppur già bravi- sembrano essere riusciti a creare un amalgama di livello inedito persino nelle precedenti prove, non ultimo per merito del batterismo più ampio e del suo suono molto più organico e naturale.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Quantum”
2. “Matter”
3. “Hyle”
4. “
Cosmi
5. “Lumis”

6. Ifene”
7. “Fractals
8. “Divide”

9. “Entropia”
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Matteo “Theo” Damiani

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