Column N.08 – Cultes Des Ghoules & The Great Old Ones (2016)

 

Totalmente a sorpresa, alla loro solita maniera preceduti dal più totale silenzio, giungono due settimane fa tutti i dettagli sul nuovo full-length dei polacchi Cultes Des Ghoules. Titolo, tracklist, copertina: tutto. La notizia è finanche invitantemente accompagnata da un’ottima anteprima, un sample di quattro minuti in cui si può udire una breve e maligna parte dell’opener del doppio disco.
Sì, “Coven, Or Evil Ways Instead Of Love” sarà un doppio e ricchissimo disco dalla pretenziosa durata di un’ora e mezza (già ascoltabile nella sua interezza qui) ed uscirà ufficialmente il prossimo 25 novembre tramite Under The Sign Of Garazel Productions, distribuito da Hell’s Headbangers Records, esattamente come l’ultimo album “Henbane”, l’EP dell’anno scorso (“The Rise Of Lucifer”) e tutte le atre uscite discografiche dei misteriosi polacchi devoti alle arti occulte.
I primi due lunghissimi brani sono stati regalati ai fan come anteprime, tutti e cinque si susseguono classificati e numerati come atti operistici. Il motivo è palese fin dai primi ventidue minuti di stregoneria che aprono l’opera: l’ambizione è chiaramente distinguibile, l’interesse scaturito ampio e ricolmo di malizia, “Devell, The Devell He Is, I Swear God… (Scene I)” è teatrale come nemmeno i Cultes Des Ghoules sono mai stati.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
(CD 1)
1. “The Prophecy (Prologue) – Devell, The Devell He Is, I Swear God… (Scene I)”
2. “Mischief, Mischief, The Devilry Is At Toil… (Scene II)”
3. “Strange Day, See The Clash Of Heart And Reason… (Scene III)”
4. “Storm Is Coming, Come The Blessed Madness… (Scene IV)”

(CD 2)
5. “Satan, Father, Savior, Hear My Prayer… (Scene V)”
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Lo confesso, ad onor di cronaca è uscito qualche giorno prima dell’inizio di questa settimana… Ma il nuovo pezzo dei francesi The Great Old Ones è semplicemente troppo interessante per non meritarsi una colonna di ascolto settimanale.
Freschi di approdo al rinomato roster della connazionale Season Of Mist Records, i nostri indagatori degli abissi orrorifici umani rendono disponibile al mondo un primo brano dalla loro nuova e terza offerta su full-length: “EOD – A Tale Of Dark Legacy”, in uscita il prossimo 27 gennaio 2017. Durante la nostra intervista, condotta all’intera band due estati fa, i transalpini avevano tradito l’intenzione di voler usare il loro originalissimo approccio per andare ancora più a fondo, portare la composizione ed il risultato ad un livello superiore persino rispetto a quanto fatto in “Tekeli-Li” e “Al Azif”.
Ci saranno riusciti? Dobbiamo aspettare ancora qualche mese per scoprirlo con certezza, ma le premesse gettate da “The Shadow Over Innsmouth” (i testi saranno per la prima volta in inglese) forniscono una mezza risposta. Il sound è ancora più opprimente di quanto sperimentato nell’ottimo “Tekeli-Li”, l’aggressione è una delle più furenti mai realizzate dai TGOO fino ad oggi, rendendolo in definitiva il loro brano più estremo mai composto, e la produzione è curata al parossismo permettendo al vortice di layer -ormai caratterizzante la musica del quintetto- di gorgogliare in un maelstrom angosciantemente riuscito.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Searching For R. Olmstead (Introduction)”
2. The Shadow Over Innsmouth
3. When The Stars Align
4. “The Ritual”
5. “Wanderings”
6. “In Screams And Flames”
7. “Mare Infinitum”
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Matteo “Theo” Damiani

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