Column N.03 – Primordial & Manii (2018)

 

Va tutto bene. Ma quando tornano i Primordial va meglio.
Poche parole che non siano già state spese in tutti questi anni rimangono per la formazione irlandese, che tornerà con il suo nono full-length il prossimo 30 marzo per la sodale Metal Blade Records. “Exile Amongst The Ruins” è stato prodotto insieme a Ola Ersfjord a Dublino nei Camelot Studios, che scopriamo essere giusto accanto alla storica sala prove della formazione. Il disco si comporrà di otto pezzi, di cui sette decisamente lunghi, per un totale di oltre un’ora di durata. La band, in un comunicato del suo carismatico leader, Alan Averill, promette tutto ciò che c’è sempre stato all’interno dell’economia del loro suono. Ma anche sorprese.
Una di queste è “Stolen Years”, il singolo apripista con cui qualche giorno fa hanno volutamente scelto di rompere gli schemi, per loro stessa delibera ed ammissione, osando un bel po’. E in tutta semplicità.
Parole non dette. Sincerità tradita. Promesse non mantenute. Vuota retorica. Rimorsi che bruciano. Silenzi carichi di momenti che non torneranno mai più. Passano gli anni e chi scrive si trova sempre più in difficoltà ad esprimere asetticamente ciò che si trova nella musica dei Primordial. Starò invecchiando.
Il respiro si ferma. L’oscurità si fa stretta attorno a noi. Ma non scioglie il nostro dolore.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Nail Their Tongues”
2. “To Hell Or The Hangman”
3. “Where Lie The Gods”
4. “
Exile Amongst The Ruins”
5. “Upon Our Spiritual Deathbed”

6. “Stolen Years”
7. “Sunken Lungs”
8. “Last Call”

/
/
/

/
/
/
/

Era nell’aria e atteso da un po’. La seconda parte della colonna di oggi ci porta a scoprire una nuova anteprima da “Sinnets Irrganger”, inizialmente concepito come il nuovo e secondo full-length dei Manii ma non troppo tempo fa ridotto di tre (pronosticati) brani alle fattezze di un EP. Uscirà per Terratur Possessions, che già ci aveva fatto ascoltare “Dødmands Ben” qualche mese fa. L’uscita è stata però posticipata ancora una volta per un tentativo di release a marzo, nel frattempo, per farsi perdonare, ci hanno fornito un secondo ottimo antipasto nelle vesti di “Da Har De Sænket Mig Ned I Jord”, che aprirà il disco e che già vi abbiamo proposto non appena uscita, a metà settimana, nell’ultima playlist.
Lugubre, spettrale, i Manii non certo sono mai stati particolarmente friendly nei confronti dell’ascoltatore, non nel debut “Kollaps” (Avantgarde Music 2013) e forse ancor meno nel successivo EP di due anni fa (“Skuggeheimen”, Debemur Morti Productions), ma in questi sei minuti gelano il sangue nelle vene dopo aver letteralmente assestato una palata in pieno viso all’ascoltatore.

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Da Har De Sænket Mig Ned I Jord”
2. “Dødmands Ben”
3. “Gravsang”
4. “
Hundre Gonger Hengd”
5. “Sinnets Irrganger”

/
/
/
/

/
/
/
/
/
/

Matteo “Theo” Damiani

Precedente Pagan Storm News: 12/01 - 18/01 Successivo I Concerti della Settimana: 22/01 - 28/01