Column N.02 – Alcest & Martröð (2016)

 

La settimana trascorsa è stata carica di nuovi buoni brani, tra i quali campeggia una terza anteprima per quello che è a furor popolare uno dei ritorni più attesi dell’anno: il quinto album dei francesi Alcest.
Ora, sicuramente il fatto che un nome così seguito sforni un nuovo disco rappresenta già di per sé una notizia. Se a ciò aggiungiamo il fatto che il duo capitanato da Neige non ha minimamente mascherato l’intenzione di tornare dov’eravamo rimasti con il penultimo disco (facendo inoltre velatamente ammenda per il derivativo e ben poco riuscito ultimo capitolo intitolato “Shelter” di due anni fa), si comprende che le premesse degli estimatori per attendere la release con una certa trepidazione sono fondate.
Ma l’uscita di “Kodama” (30 settembre via Prophecy Productions) è ormai imminente e, conscio di aver convinto con i due primi pezzi rilasciati negli ultimi mesi (“Oiseaux De Proie” e “Je Suis D’Ailleurs”), il duo ha deciso di far ascoltare in anteprima una terza canzone: la title-track e opener “Kodama”.
Influenzato tanto da melodie orientali quanto impregnato del trademark ormai proprio degli Alcest, il brano iniziale si va a ricollegare agli episodi meno violenti di “Les Voyages De L’Âme” ma con rinnovata e ritrovata freschezza compositiva e stilistica. È decisamente il pezzo meno estremo del lotto finora svelato, ma contiene anche alcuni dei suoi elementi più interessanti. Il basso è suonato (come nel resto del disco) da Indria Saray, ormai storico bassista live della band, e troviamo gli arrangiamenti vocali della breve parte femminile a cura di Kathrine Shepard (Sylvaine).

Lo trovate su YouTube.

Tracklist:
1. “Kodama”
2. “Eclosion”
3. “Je Suis D’Ailleurs”
4. “Untouched”
5. “Oiseaux De Proie”
6. “Onyx”
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Una novità che ha attirato più di un’attenzione si può invece trovare nel progetto internazionale Martröð. Il supergruppo, dal monicker islandese ma formato da svariati membri di acclamati pezzi grossi come Blut Aus Nord, Leviathan, Wormlust, Misþyrming e Aosoth, ha rilasciato digitalmente il 20 settembre l’EP di debutto “Transmutation Of Wounds” -composto da due soli pezzi- che verrà stampato in 12” da Terratur Possessions e Fallen Empire Records.
A giudicare dalle premesse non dovrebbe quindi stupire che, ascoltando il primo brano “Draumleiðsla” disponibile fin dall’annuncio del progetto, un nome riecheggi subito e facilmente all’orecchio. È chiaramente quello dei Deathspell Omega e, nella fattispecie, bisbiglia i suoi palesi richiami a “Fas – Ite, Maledicti, In Ignem Aeternum” legandosi a quel filone occulto e disarmonico così in voga in ambito underground da una decina d’anni a questa parte.
Tuttavia il nuovo pezzo uscito nel nel corso della settimana, “Draumleysa”, ci porta a scoprire diversi aspetti più personali e meno forzatamente schizzati del sound della band. Lo scorrere eclettico ma più variegato e multiforme, dove i momenti in cui l’atmosfera è più rarefatta sono malsani ma raffinatamente malinconici, non lo veste -a differenza del precedente- con i panni di un misero clone, rendendolo meritevole di essere assaporato in attesa di una prova più sostanziosa.

Lo trovate su BandCamp.

Tracklist:
1. “Draumleiðsla”
2. “Draumleysa”
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Matteo “Theo” Damiani

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